Il Lab è aperto!

Lo stato della qualità - Una sintesi


#1

Lo stato della qualità

Il Post che conobbi io aveva un livello medio dei commenti proposti enormemente superiore a quello attuale di Hookii, perché? Perché i gestori non facevano parte anche dei commentatori. 2
“Senza contenuti di qualità i commentatori di qualità andranno a sparire. E per quanto sia lodevole l’idea che la pluralità di opinioni sia da ricercare, io trovo che questa pluralità vada messa nella giusta prospettiva.” I commenti che non si sanno argomentare sono inutili se non dannosi. I commentatori ne Ilpost “erano selezionati dai contenuti”. 1 Inoltre “c’erano molte molte più persone. Persone che lì non potevano creare rapporti d’amicizia o cazzeggiare”. 2
Però il passo verso il FQ è molto breve:
“Ci dobbiamo chiedere se vogliamo che Hookii sia veramente aperto a tutti: anche a chi non ha niente di interessante da dire, o magari - senza volerlo - inquina la discussione portandola su binari banali.” 3 “Tutto è diventato opinione e tutto si ritiene giustificabile” 7
L’altra faccia della medaglia è che potrebbe esserci troppa omologazione.
Qui però la discussione si rimanda a quanto funzionano bene i sistemi per allontanare le persone che non aggiungono nulla. Rimanendo in questo ambito due sono le opzioni:

  • Buone segnalazioni: i buoni commentatori che, in quanto community, si ha bisogno, vengono con buoni articoli. Una redazione che curi una selezione di segnalazioni sarebbe opportuna, magari centrata su argomenti specifici.
  • Buon esempio: “La cosa migliore per orientare la comunità secondo me è dare il buon esempio: se chi arriva da fuori ci vede flammare, si adeguerà e come dicevo prima eccederà pure per farsi notare.” 4

Dr.terrible riporta un aspetto delle segnalazioni attuali: “Da quello che vedo io, le segnalazioni interessanti™ sono state sostituite da segnalazioni faziose™, cioè segnalazioni volutamente atte a scatenare flame, drama, e conflittualità tra gli utenti” […] “L’effetto immediato è che Hookii, anziché crescere come comunità, si frammenta in tanti gruppetti, ognuno dei quali porta avanti rivalità e rancori personali.” 5
E si ritorna al problema: “Il punto è che la dinamica di comunità che un tempo favoriva l’inclusione di utenti con ‘cose da dire’ oggi respinge nettamente questa utenza e attira invece un’utenza diversa, fatta di persone che non hanno alcun interesse a commentare nel merito.” Forse è proprio il piacere dello stare assieme che è venuto meno, e questo un visitatore lo nota immediatamente. Forse è proprio la community che così com’è adesso è un po’ inceppata. 6

Vigente riporta anche un peggioramento del modo in cui ci si approccia all’articolo: “I commentatori dovrebbero inoltre sforzarsi di leggere bene prima di commentatore. La superficialità iniziale da parte degli interni ha portato ad una escalation nella quale si è passati in pochi mesi dall’eccellenza, alla mediocrità, alla volgarità.” E indica anche una causa: “a causa della confidenza acquisita tra gli utenti, si è quasi del tutto assopito il controllo sociale,” 7
Propone una soluzione: uno strumento di “segnalazione pubblica” discusso nel thread “gli strumenti di moderazione”.

PiGTr ricapitola: “Se il nostro scopo deve essere trovare il modo di migliorare la qualità delle segnalazioni, dalle quale assumiamo dipenda poi quella dei commenti e dei commentatori, non possiamo non partire dal fatto che il tempo che dedica il mhookii medio a hookii è oggi occupato dal bar in misura sproporzionata e, stando a Pinaz, in crescita.”

Buone segnalazioni: prima che si discuta di una redazione, nel frattempo va migliorato il form di segnalazione. Fare segnalazioni richiede tempo da chi le invia e chi le riceve. “Devo dire che la versione estesa, che è stata messa nell’ “anticamera” sperando che la gente la legga prima di passare alla pagina dopo, forse è un po’ troppo lunga e ottiene l’effetto contrario…” 9 Per rtq: “per me gli articoli sono troppi.” Purtroppo per altri mucchi sono pochi, o almeno sono pochi quelli “buoni”.

Qual’è quindi il profilo di hookii? "E’ un luogo aperto a tutti, o è il circolo dei dotti? " Direi che, da quanto, si è riassunto è una domanda posta male. Hookii è un luogo dove si argomenta, e si fanno domande. Non serve essere dotti per fare domande, ma se si fanno delle affermazioni bisogna rispettare una certa “prassi”, di leggere almeno gli articoli ed il commento (tutto) a cui si risponde. Chi risponde deve avere in mente una argomentazione, che magari si dimostrerà sbagliata, ma deve essere pronto ad averla ed a perderla. L’atteggiamento con cui ci si pone nei commenti faceva di questa community una eccezione (o così amavamo dirci).

SemiOT: piccolo scorcio di dietro le quinte 8


#2

Leggo con piacere questo quadro che riassume bene lo stato dell’arte di Hookii, nonostante risalga a quasi un anno e mezzo. Mi pare che nel frattempo la situazione non sia affatto migliorata. Peraltro la sintesi riporta diverse osservazioni assolutamente centrate.
Penso che i contenuti a rischio banalità e flame siano abbastanza individuabili. Senza la pretesa di essre esaustivo: gli articoli impresentabili e apertamente falsi o faziosi (esempio, lo scritto di Paolo Barnard comparso ieri), poi quelli troppo legati all’attualità, nell’immediatezza del fatto, quelli realtivi a temi etici, ma anche politici, quando non trattino l’argomento da un punto di vista molto tecnico.
Scrivo questo dopo essermi reso conto di avere più volte commentato con delle cretinate ed averne analizzato i motivi (l’ultimo oggi, nell’articolo su Lega e legittima difesa)
Certo, la proposta mi ha fatto venire in mente la parola “censura”, e questo non mi piace - e penso nemmeno a voi - ma facciamo in modo di non parlare agli istinti, ma al cervello. Detto questo, mi rendo conto che non sia facile selezionare gli argomenti senza il rischio di essere parziali o di lasciarsi influenzare dalle proprie preferenze ed inclinazioni.
Si potrebbe provare ad emanare delle linee guida per le segnalazioni molto più incisive e perentorie, nello spirito dell’automoderazione?
Non so. A mio personalissimo avviso, meglio un hookii un tantino noioso che una copia del FQ perdipiù con velleità intellettuali (perdonate quest’ultima banalizzazione, è solo per intendersi).


#3

Lo scritto di Barnard è passato per un errore di gestione di noi editor.
Per il resto concordo anche con te, il problema è che:
A) è molto difficile riuscire a fare delle linee guida condivise su cosa “vada bene” e cosa no (mi si passi la banalizzazione)
B) è onestamente poco carino che a periodi alterni vengano fuori “lamentele” (o forse sarebbe meglio dire “insinuazioni”) sulla buona fede degli editor. Che già non fanno affatto piacere oggi, figuriamoci un domani con linee guida più restrittive.

Se si può trovare una soluzione però sarebbe sicuramente un passo avanti…
Per il resto concordo con te:


#4

Mi scuso enormemente, ma ti assicuro che ho fatto riferimento al FQ pensando ad alcuni commenti ed utenti. Rileggendo il mio scritto però capisco che l’equivoco ci sta tutto.
In ogni caso, potrei al massimo pensare a qualche cedimento da parte della redazione, dovuto alla volontà di intervenire solo in extrema ratio sulle dinamiche del sito, non certo a malafede o a incapacità di discernimento.
Le eventuali linee guida devono per forza di cose oscillare fra il rischio “genericità e inapplicabilità” - una sorta di dichiarazione di intenti - e quello di scontentare qualcuno - possibilmente pochi.
Non ho certo la soluzione pronta, ma mi sposterei leggermente sulla seconda ipotesi.
Continuerò a leggere il lab.


#5

I commenti sono (anche) figli degli articoli che si commentano. Per cui la tua considerazione, che sia sugli articoli o sui commenti, è comunque pertinente. :slight_smile:
Colgo l’occasione per sottolineare che a riguardo del punto B non era un riferimento a questa nostra discussione, mi è venuto il dubbio che non fosse chiaro :wink:


#6

Io sono ancora dell’idea che delle discussioni interessanti possano nascere anche, se non soprattutto, da segnalazioni di articoli mediocri o faziosi. Però è chiaro che questi invitano il sempre troppo frequenti tiro al piattello contro gli autori o i commenti inutili in cui ci si limita, quando va bene, a fare la battuta per sbertucciare le tesi esposte, quando va male, semplicemente a insultarle.

Ora, siccome siamo un sito di commenti e non un aggregatore di notizie, l’ideale sarebbe che gli articoli mediocri o faziosi diventassero l’occasione per presentare una vesione più corretta, complessa e interessante della storia o dei fatti che raccontano. O anche per degli OT validi, che più volte mi è capitato di incontrare.

Questo non vuol dire che non ci sia bisogno di una selezione (già gli editor la fanno, e sulle loro difficoltà a gestire il carico di lavoro, magari diranno qualcosa @pinaz81, @nessuno o uno degli editor), ma resto dell’opinione che debba essere tenuta al minimo. L’ideale, qui, sarebbe presentare gli articoli più di parte con un’introduzione che contestualizzi la posizione dell’autore rispetto all’opinione più diffusa e magari con altri articoli di idea diversa sul tema. Ma questo al momento, non posiamo nemmeno lontanamente chiederlo ai nostri pochi, benché meritevoli, editor.

Un’ultima cosa: e vero che molte delle questioni di questo post, ormai vecchi di un anno e mezzo sono sul tavolo ancora oggi, però è altrettanto vero che almeno a una domanda abbiamo dato risposta: cosa vuole essere hookii oggi è scritto nello statuto dell’associazione, dove ci diamo delle finalità precise. Quindi ecco, qualche passo avanti è stato fatto.


#7

Che però sembra proprio il compito di chi gestisce un aggregatore di notizie, no? Del resto l’ho scritto dal primo minuto che l’articolo segnalato poteva anche avere senso se fosse stato inserito in una narrativa (= introduzione ben curata) più ampia, con collegamenti ad altri articoli e dati. O, in altre parole “presentare gli articoli più di parte con un’introduzione che contestualizzi la posizione dell’autore rispetto all’opinione più diffusa e magari con altri articoli di idea diversa sul tema”. Il problema purtroppo è quanto scrivi subito dopo …


#9

Però come si concilia quanto detto ora e quanto detto prima da PigTr con l’articolo che svetta adesso in home?
Un pezzo sulla porcata di una pagina fb di simpatizzanti a 5 stelle, non è neanche da rapida è un intervento al bar collante, invece ora si trova in prima pagina. Che razza di commenti interessanti possono venire vuori se non Ho-ne-stà!1!, w i ragazzi meravigliosi, e via dicendo. Battute da bar appunto.
Non c’è neppure una contestualizzazione sulla viralità delle fake news e sulla proprietà intellettuale dei video.


#10

Si concilia con il fatto che le mie affermazioni, e quelle di PiGTr, sono esempi di periodo ipotetico del secondo tipo: “sono ancora dell’idea che delle discussioni interessanti possano nascere” (PiGTr), “l’articolo segnalato poteva anche avere senso se etc.” (Rehdon). In parole molto povere: non dobbiamo certo sdoganare l’articolo complottardo o quello M5S-bashing o altro di scarsa consistenza per forza, ogni articolo di questo tipo deve essere considerato caso a parte e giudicato in base alla possibilità che sviluppi un confronto interessante sui temi che discute o ai quali in qualche modo è collegato.

Per quel che può valere, dato che non sono uno degli editor, io sarei molto restrittivo e ci penserei non due ma anche tre o quattro volte prima di pubblicare articoli del genere.


#11

A mio avviso, se posso permettermi,visto che nell’ultimo periodo per vari motivi sono usciti in home due-tre articoli che oggettivamente non meritavano, (sviste, eccessivo carico di lavoro, segnalazioni volutamente trollanti) dovreste un attimo alzare la soglia di qualità degli articoli che vengono pubblicati.
Giusto per evitare il rischio, che per quanto mi riguarda per ora è remotissimo visto che parliamo di eccezioni e che al momento in home ci sono moltissimi articoli interessanti, di un progressivo potenziale scadimento della qualità media dei post.
Alzate l’asticella insomma. Sempre che abbiate sufficienti segnalazioni di qualità dagli utenti per poterlo fare.


#12

Alzate l’asticella insomma. Sempre che abbiate sufficienti segnalazioni di qualità dagli utenti per poterlo fare-.

Credo che sia un problema reale e non indifferente, nel senso che non è limitato a pochi casi. Val la pena approfondire e cercare di capire il perché certe segnalazioni non passano, o vengano scartare, o perché l’ “utente di qualità” smette di fare segnalazioni interessanti; così da avere un quadro completo del problema, e da lì tentare di migliorare l’esperienza di Hookii con critiche costruttive utili per il segnalatore.

Fare il contrario mi sembra parecchio illogico, perché si tenta di migliore Hookii con soluzioni scelte più per caso che per reale utilità.