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Segnalazioni rapide. Hanno ancora senso?


#1

Le rapide erano nate per permettere una discussione su un argomento interessante che rischiava di invecchiare in attesa dei tempi di segnalazioni standard.
Oggi sono diventate il cavallo di Troia per far passare temi utili solo per scatenare flame o per portare avanti una certa visione politico culturale, le testate degli articoli sono spesso le solite. Palese è il tentativo di evitare ogni controllo di qualità o di contestualizzazione. A volte segnalano articoli coperti da paywall perché tanto si sa che basterà il titolo a scatenare l’animosità.


#2

Concordo, ma vorrei capire nello specifico cosa faremmo. Queste sono le ultime dieci rapide:

Non pubblichiamo più di questi argomenti? O pubblichiamo solo articoli lunghi di commento che non si riferiscono ad un caso spefico di cronaca?

edit: queste sono le ultime 10 pubblicate, al netto di quelle «promosse» perché articoli più da standard e meritano un’introduzione/esposizione migliore e quelle eliminate perché ripetute (perché manca un link non a pagamento, etc.).


#3

Aspetta, io avevo sempre inteso le rapide come segnalazioni particolarmente veloci nel senso che necessitavano di così poco rimaneggiamento da parte delle marmotte che potevano essere pubblicate praticamente subito, ma non perchè l’argomento fosse a rischio di invecchiamento


#4

Personalmente ho sempre considerato che la prima caratteristica di una rapida sia l’attualità. Lo si vede anche nello schemino quando si fa una segnalazione.


#5

DI queste 10 le uniche che in un futuro dovrebbero rimanere come rapide sono
Banana
Archeologia
Kappa
CSM
Le altre sarebbero da passare in standard chiedendo pertanto al segnalatore di contestualizzare di più. Lo so che è un lavoro infame e a grosso rischio di errori (per esempio la vicenda Road Dahl è diventata in seguito oggetto di dibattito ovunque quindi ha avuto senso che sia rimasta rapida) ma a mio avviso è la strada da intraprendere. Poi lo so che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, fuor di metafora il tempo delle marmotte.


#6

Le sei rimanenti scartate:

  1. nucleare, avvocato dell’atomo
  2. sanità da lavoce.info
  3. spotify su HDblog
  4. Stato di emergenza in El Salvador
  5. commento su superbonus, il Foglio
  6. Roald Dahl

Ora, seguendo il tuo ragionamento del, la 1., la 2. e la 5. sono «cavalli di Troia» (commenti, che se valgono la pena dovrebbero finire in una standard). Però la 3., la 4. e la 6. sono notizie attuali senza commento (una presa da Reuters, l’altra dal Guardian).

Da un punto di vista di chi segnala, che regole concrete diamo? «Non segnalate articoli di opinione nelle rapide, solo cronaca»? Chiudiamo noi la porta quando pensiamo un tema sia “tendenzioso”?

Non è un «non sono d’accordo», solo capire dove andiamo a parare.

edit: in ogni caso si potrebbero provare «nuove regole» per mazo e poi sentire la comunità che ne pensa.


#7

C’è un punto su cui sono molto d’accordo con te, uno su cui sono molto in disaccordo, e uno a metà.
Penso anch’io che le rapide siano diventate un po’ un modo per avere in fretta una segnalazione, su temi che però non sono d’attualità. E’ un po’ un effetto del fatto che noi marmotte abbiamo spesso una coda molto lunga, e quindi quando si fa una segnalazione spesso sarà pubblicata dopo un bel pezzo. D’altra parte, già adesso c’è un po’ di selezione da parte delle marmotte (alcune rapide in realtà diventano standard, e può succedere perfino il contrario): per me va bene rendere più stringenti questi criteri.

Riguardo alla flammosità delle segnalazioni: eh, io sono anche d’accordo, però è difficile stabilire una maniera oggettiva per limitarle. Cosa facciamo, mettiamo una moratoria sulle discussioni riguardo ai trans? E con che base, dato che poi alla fine gli utenti sono interessati a quello? Ogni tanto cerchiamo di bilanciare le segnalazioni per dosare un po’ alcuni temi, però è difficile (per esempio, avevamo provato a distanziare le due segnalazioni sulla Rowling, poi è arrivato il Post a romperci le uova nel paniere…).

Riguardo al “cavallo di Troia per portare avanti una certa visione politico culturale”, rispondo come avevo già risposto a chi criticava Ned per parlare “sempre dei soliti temi”: non c’è una linea editoriale, e si pubblica tutto ciò che arriva, superata una soglia minima di qualità (diciamo, giusto niente articoli sponsorizzati o giù di lì). Se pensate che ci sia un’egemonia culturale che non vi piace, mandate segnalazioni di un altro tipo. Che poi comunque, per restare sulle ultime rapide, non mi sembra che quella sul nucleare e quella sui magistrati portino avanti la stessa visione politico culturale di quella sulla sanità regionale, o sulla politica e la guerra.


#8

Sono d’accordo con @Qwerty.

Una “certa visione politico culturale” la porta avanti chiunque segnali qualcosa, compreso il Post di cui ospitiamo il feed. L’alternativa, chiedere agli autori di fare una rassegna dei vari punti di vista espressi su una questione, mi sembrerebbe troppo impegnativa e purtroppo anche inutile, visto che è prassi vantarsi di non leggere gli articoli linkati. Idem confinare le rapide alle sole “breaking news”, anche considerati i tempi di pubblicazione delle segnalazioni standard.

Capisco e in parte condivido il timore di @cocom, cioè che le rapide vengano usate per “flammare” e che certi titoli e relative introduzioni siano scritti in quell’ottica, ma dubito esista un rimedio alla cosa, anche perché alla fine a decidere il tono e la qualità della discussione sono gli utenti, non l’autore della segnalazione.

Una proposta in tema di rapide (e magari anche di altre segnalazioni): se il nome dell’autore è palesemente falso o comunque non riconducibile a un utente di uki, si potrebbe evitare di pubblicarlo perché non aggiunge nulla e anzi, anche quando non è provocatorio, rimanda (almeno a @MeCheScriveSulLab) un’idea di sciatteria e trollaggio.


#9

Le rapide erano nate per intervenire in caso di avvenimenti urgenti per i quali la discussione preme ma il Post non ha ancora messo articoli.
Poi si sono estese a quelle introduzioni fatte già bene.
Ma la vera domanda che mi faccio è: cosa ne faccio di quelle rapide da 200 o 300 commenti che ci sono ora? Le sposto in home? le lascio lì? introduzione a quella dell’atomo non c’è, e metterla ora mi sembra fuori luogo.


#10

La mia strategia è usare lo stesso meccanismo delle standard (questa è la mia soluzione a tutto, procrastinare), nel senso, a meno di chiara attualità, io aspetterei un paio di giorni per quelle meno chiaramente “rapide”, magari il post viene in soccorso oppure si capisce meglio quanto l’argomento sia di attualità. Alla fine Roal Dahl è stata molto probabilmente una marketing stunt (anche se ci sono cascati tutti).


#11

Io penso che in realtà i nick anonimi, per le segnalazioni, possano avere senso. Però ci sta come soluzione d’emergenza, per scoraggiare la gente a mandare troppe rapide.


#12

Momento «colora tu»:


#13

Ma era passato come notizia del Post mi sembra.