Trasparenza dei provvedimenti
Sono presenti pareri sia in favore di un mantenimento delle procedure attuali, con una comunicazione dei provvedimenti al solo diretto interessato (1 e 2), sia in favore della pubblicazione integrale di segnalazioni e interventi (3). Degna di nota è la proposta di un sistema che differenzi il grado di trasparenza dell’attività di moderazione a seconda dell’entità delle azioni e dei relativi provvedimenti (4), oltre a ipotizzare la pubblicazione di statistiche generali sul numero di segnalazioni e sui provvedimenti presi. Argomento, quello dei dati statistici, considerato utile (così come l’ipotesi di una testimonianza dei moderatori in carica sul lab) anche ai fini della discussione in atto (5), di modo che gli utenti possano esprimersi con maggiore cognizione di causa.
Intervento pubblico dei moderatori##
Con l’entrare nel vivo, la discussione si è concentrata, più che sul grado di trasparenza dei singoli provvedimenti di moderazione, sulla visibilità dei moderatori stessi: a tal proposito, vi sono proposte perché l’attività dei moderatori sia manifesta all’interno delle discussioni, sia per scongiurare sul nascere il deragliamento delle discussioni facendo “sentire” la propria presenza (6, 7 e 8) sia per garantire una maggiore trasparenza della propria attività e indirizzare i propri interventi sui commenti anziché sugli utenti (9). In obiezione a tali proposte, alcuni ritengono che il compito di garantire l’ordine delle discussioni, in un ambiente automoderato, dovrebbe competere agli utenti e non ai moderatori (10 e 11).
Discussione pubblica degli (e sugli) interventi
A partire da alcune considerazioni generali sul clima generalizzato di fiducia/sfiducia nei confronti dei moderatori e della loro attività* (12 e 13), la discussione si sposta sull’opportunità di sollevare, da parte dei diretti interessati, discussioni pubbliche nel bar di hookii riguardo a provvedimenti specifici che li riguardano. Alcuni stigmatizzano l’abitudine (14, 15, 16), altri la difendono (17 e 18). Proprio da questo tema, così come da quello sulla fiducia nei moderatori, prende spunto una discussione sulla necessità di un’attività di moderazione che sia più alla luce del sole, allo scopo di garantire una maggiore vigilanza della community (19) e anche allo scopo di non frustrare le necessità della stessa di discutere e criticare i i provvedimenti. Non mancano le obiezioni alle proposte di trasparenza sui casi specifici, che si richiamano alla necessità di difendere autorità e autonomia dei moderatori (20) anche allo scopo di incentivare lo spirito di automoderazione (21).
*Il tema della fiducia nei confronti dei moderatori merita probabilmente una discussione a parte. Appare essere un tema molto sentito sia dal moderatore che è intervenuto, sia da alcuni degli utenti che hanno preso parte alla discussione. Tanto che sulla questione della fiducia, in questo thread come negli altri, si sono andati sviluppando dibattiti che non riporto per ovvie ragioni di sintesi, e anche perché, al di là dell’importanza della tematica, gli interventi non mi paiono al momento traducibili in proposte concrete.