Il Lab è aperto!

Gli strumenti di moderazione


#50

Chiedo scusa ai coordinatori, non so se è la posizione giusta. Non trovo il commento in cui qualcuno mi chiedeva l’altro giorno qualche dato statistico sulle segnalazioni.

Ovviamente non esiste nessuna statistica simile, e posso solo riportare la mia esperienza.

In generale lo strumento della segnalazione è percepito dagli utenti come “estrema ratio”.
Alcuni non reagiscono alle provocazioni e lasciano correre, altri preferiscono “farsi giustizia da soli”.

A volte, in un turno di due settimane, mi è capitato di non riceverne nessuna, in queste ultime settimane come potete immaginare, qualcuna in più.
Ma in rapporto al numero di commenti che i più considerano aggressivi o offensivi riceviamo poche segnalazioni. Come sapete questo è un problema visto che da regolamento ci siamo detti che i moderatori possono agire solo su segnalazioni, e di porre attenzione in caso di offese, che la segnalazione arrivi dalla persona offesa.

Poche cose mi sono risultate più frustranti del vedere lamentele sulla moderazione “assente”, magari al bar, e contemporaneamente, sull’altra scheda aperta, vedere la casella “Posta in arrivo” vuota nell’account di posta del moderatore.

Attualmente, sono il primo ad ammetterlo, io segnalo molto poco. Ma spesso mi verrebbe da segnalare atteggiamenti e offese che non sono rivolte a me, e quindi lascio perdere. Evito anche di fare segnalazioni col mio normale nome utente quando sono uno dei moderatori in carica, per quella che mi sembra una forma di correttezza.

Ovviamente maggiori segnalazioni creerebbero una serie di reazioni a catena: più segnalazioni vuol dire più lavoro da sbrigare e questo vuol dire che sarà necessario poter procedere per diretta o per direttissima, con decisione arbitraria e sommaria di solo uno o due moderatori, anziché aspettare il parere di tutti e 3 in carica.

E qui torna in campo la fiducia nella moderazione: siamo pronti ad accettare che un commento venga cancellato d’ufficio da qualcuno?
O re-iniziamo a seminare sospetti, sfiducia, accuse di agire per simpatie?


#51

Non condivido il modo in cui avete separato l’argomento moderazione, ma visto che così stanno le cose pubblico qui sperando di aver azzeccato il luogo che chi ha fatto queste suddivisioni ritiene più adatto per questo mio commento.

La mia proposta è quella di non avere dei moderatori, ma dei Responsabili della moderazione. Mi spiego, a mio avviso la moderazione dall’alto, anche se potrebbe evitare alcune dinamiche irritanti, contraddice in toto la stessa anima di hookii. Almeno per come l’ho intesa io (in altri commenti sempre qui ho spiegato più diffusamente questo concetto).
Ad ogni modo Hookii potrebbe a mio avviso sperimentare una nuova forma di automoderazione. Queste le modalità:
a. La segnalazione di un commento o di uno scambio di commenti è sempre pubblica, nominativa e contenente una sommaria esposizione dei fatti per i quali l’utente ha ritenuto di effettuare la segnalazione.
b. I motivi per i quali può essere effettuata la segnalazione sono a discrezione dell’utente che segnala (anche se la presenza di una guida – tipo quella che già c’è – può essere utile per la sensibilizzazione ad una segnalazione responsabile). I commenti a contenuto offensivo verso un determinato utente potranno essere segnalati solo dall’utente in questione.
c. La segnalazione pubblica dovrebbe essere ben visibile (tipo con un bollino o altro strumento a seconda delle concrete possibilità che si hanno) nel thread, sul commento oggetto della segnalazione e in uno spazio apposito separato, che può essere tipo hookii Lab, con un avviso di nuova segnalazione sul margine destro della pagina di hookii.
d. In tale spazio apposito gli utenti certificati (ossia che frequentano hookii da tot tempo e di cui sia certa l’identità virtuale) possono esprimersi sul merito della segnalazione indicando le motivazioni.
e. Tale spazio sarà gestito da un collegio di responsabili e dal suo presidente. Che faranno da coordinatori e che dopo tot tempo procederanno a raggruppare le opinioni simili.
e-bis I membri del collegio sono nominati tra i volontari nel numero di …, se i candidati sono superiori a tale numero i membri del collegio saranno scelti con un criterio oggettivo (dovrà essere individuato, oppure su votazione). Il collegio così formato nomina un suo presidente.
f. Nel giro di poco tempo si passa alla votazione nominativa alla quale possono partecipare anche i membri del collegio dei responsabili, ma non il suo presidente, al seguito della quale viene emesso un dispositivo (segnalazione appropriata, non appropriata, etc) al quale segue la motivazione estesa da uno dei responsabili della moderazione scelto dal presidente che dovrà tener conto delle posizioni da questi espresse.
g. Il provvedimento adottato dovrà essere ben visibile nel thread, sul commento oggetto della segnalazione, con avviso di pubblicazione a margine del sito hookii. Tutti potranno leggere in apposita pagina il provvedimenti ed i precedenti provvedimenti.
h. Il commento in oggetto se qualificato come inappropriato non potrà più essere commentabile e l’utente non potrà più commentare nel thread, se si tratta del Bar vi sarà una sospensione giornaliera per l’utente.
i. l’utente che per tot volte verrà colpito da un provvedimento negativo di moderazione può essere bannato a seguito di una procedura simile a quella del punto f.
j. nel caso in cui l’utente che sia già stato ritenuto responsabile di commento inappropriato tiene una nuova condotta manifestamente simile a quella già censurata allo stesso (in termini di contenuto e modalità espressive), i responsabili della moderazione autonomamente o su segnalazione possono de plano (ossia senza la procedura di cui al punto f), censurare il commento inappropriato con gli stessi effetti di cui ai punti g, h, i; la censura dovrà contenere una motivazione sintetica.
j-bis. contro questa censura l’utente potrà fare opposizione, il presidente del collegio laddove non ritenga manifestamente inammissibile l’opposizione (ad es. il contenuto del nuovo commento è palesemente simile a quello già censurato), indice una votazione con la procedura di cui al punto f, altrimenti respinge con provvedimento succintamente motivato e pubblico.

Questa è l’ultima volta che espongo questa idea, se da nessuno condivisa passero oltre, ma perdete un’occasione :smile:


#52

Quello che descrivi è più o meno la pagina utenti problematici di Wikipedia (o quello che era un po’ di anni fa). Ci ho visto succedere melodrammi infiniti e insopportabili, io eviterei…


#53

Come promesso, provo a dire la mia su questa idea.
Pensandola all’interno di Disqus con il sito cosi’ com’e’, è inapplicabile: non c’e’ modo che io conosca né di segnalare i commenti incriminati (se ne puo’ portare in evidenza uno, si’, ma solo uno alla volta, tralasciando il fatto che portare in evidenza un commento potenzialmente offensivo non mi piace come principio, ed in ogni caso possono farlo solo i moderatori, non basta una segnalazione o un flag) né di avere commentatori verificati.
Ma visto che nessuno è legato a vita a Disqus, anzi il progetto è proprio quello di avere un sistema di commenti diverso, personalizzato per le nostre esigenze, faccio l’ipotesi che non ci siano problemi tecnici di implementazione del tuo sistema.

Faccio fatica a capire quale sarebbe il guadagno del tuo sistema rispetto all’attuale.
L’unica differenza reale che vedo sono i messaggi incriminati con il bollino rosso di fronte a tutti (messaggi ipoteticamente da moderare, non messaggi condannati).
Ampliare il giudizio a tutta la platea dei presenti significa favorire le lungaggini e la faziosità: se XXX sta antipatico a tutti, una buona fetta voterà contro anche solo per toglierselo di torno, col pensiero che il suo voto tanto non sara’ fondamentale, nel mucchio. I tre mod, avendo la responsabilità della decisione, sono anche molto piu’ cauti nel decidere.
Inoltre, una sorta di parlamento per ogni decisione porterebbe ad un allungamento biblico dei tempi decisionali: se gia’ si lamentano perche’ devono decidere in tre… quanto tempo ci vorrà a radunare i voti di chissa’ quanti? E quanti dovrebbero essere gli utenti VIP a votare, per dichiarare valido il verdetto?

Insomma, da quel che ho letto (magari non ho capito e allora prova a rispiegarmelo) vedo molte lungaggini e complicazioni a fronte di scarsi o nulli vantaggi.


#54

Ecco…
è un ottimo metodo, ma onestamente, no.
Mi pare molto macchinoso, in primis e mi pare che veramente manchi di “leggerezza”.
Non solo dal punto di vista pratico ma è un sistema che prova a tener conto di tutto e che si basa sull’idea che l’utente di hookii e chi ci commenta siano o possano essere potenzialmente in mala fede (su questo ha ragione il moderatore).

Un sistema per punti H, J, J-bis, il collegio, il lascia passare A-38…manca solo il notaio e la marca da bollo.
E tutto questo per tutelarci da utenti che non sanno automoderarsi?
Ma allora, tutto questo posto, che senso ha?

Io queste rogne ce le ho già al lavoro, vorrei venire su hookii per rilassarmi, non per prendere una laurea in procedure burocratiche.

E non è corretto che se qualcuno non sa stare alle regole costringa tutti gli altri a questo esercizio di iper-democrazia che hai appena descritto.
Ineccepibile dal punto di vista formale.
Ma di fatto a me non frega niente di mettere in piedi telenovele, commenti autoreferenziali (“ma lui mi detto”, “poi io gli ho scritto”, “e allora poi ha risposto 2 ore dopo dicendo”) e processi con procedure iper tutelanti per…
pensiamoci ragazzi.

perchè c’è qualcuno che non sa evitare di mandarsi a fanculo nei commenti di un sito di news, frequentato si e no da 300 utenti.
Neanche si decidessero i destini del mondo


#55

Mi riallaccio alle proposte del bigio, che condivido in toto, per allargare il discorso in base a quanto è stato detto negli ultimi due tre giorni.

5 Regole chiare e condivise
Da un lato c’è bisogno di precisare meglio i contenuti, in modo da lasciare meno margini di ambiguità possibile e facilitare il lavoro dei moderatori. Dall’altro dev’essere chiaro che se si entra in Hookii automaticamente si accettano le suddette regole:

  • questo, in primis, significa accettare l’automoderazione, perché sono d’accordo con chi ha scritto (sempre il bigio?) che non è accettabile lo sdoganamento del “NO AUTOMODERAZIONE”: questa dovrebbe essere la prima e la più importante norma di comportamento degli utenti, se tutti si attenessero a questa non ci sarebbe bisogno d’altro;

  • e significa anche accettare il principio d’autorità: i moderatori sono autorevoli perché sì, se uno non è d’accordo può tranquillamente migrare verso altri lidi perché questo è un a priori.

Il secondo punto implica anche che è vietato discutere di moderazione in pubblico, per lo meno da parte dei diretti interessati. Una costante che ho visto in vari forum ai quali ho partecipato (MMORPG … ho visto cose che voi umani… :smile: ) è che se il moderatore è rispettato perché agisce con buon senso meglio, ma l’importante è (anche) che agisca con decisione e in maniera prevedibile (= forte deterrente a violare le regole).

6 Strumenti di moderazione
Tra le varie proposte mi sono piaciute queste in particolare:

  • intervenire sul commento, non (solo) sul commentatore: se qualcuno posta un pensiero o un’immagine razzista, ad esempio, il mod dovrebbe rimuoverlo all’istante, oltre ad avvertire il commentatore;

  • nel caso di infrazioni ripetute (NB: più infrazioni dello stesso tipo nello stesso thread per me dovrebbero corrispondere a un unico episodio contestabile) subito dopo un numero n (comunque piccolo) di avvertimenti si dovrebbe passare alla premoderazione (è possibile con Disqus?): questo da solo dovrebbe garantire calma e tranquillità, e riportare al buon senso il commentatore senza doverlo sbattere fuori da Hookii;

  • il ban eterno e definitivo secondo me dovrebbe essere una cosa rarissima, riservata a chi entra in Hookii con lo scopo preciso di trollare o comunque disturbare gli altri utenti.

Sì, concordo con chi dice che tutto questo fra adulti di buon senso non dovrebbe essere necessario, purtroppo non sempre l’età implica maturità … ecco perché siamo qui.


#56

Grazie della risposta @Yoda . A mio avviso è stato dato troppo risalto all’elemento burocratico (che in realtà è minimo), causa probabilmente della mia noiosa prosa (hookii è una cura, ma mi serve più tempo).
Quanto al sistema dei commenti, in realtà non conosco le potenzialità di disqus né di altre piattaforme, ingenuamente credevo che non fosse difficile poter segnalare un commento e rendere visibile tale segnalazione (tipo quando scrivi sul Post e ti esce “commento sottoposto a moderazione”, solo che questo sarebbe visibile a tutti).
Le lungaggini in realtà ci sono solo all’apparenza perché dipende tutto dai tempi che si stabiliscono. Tipo Tizio segnala il commento X scritto da Caio, immediatamente si apre la procedura nello spazio apposito (eventualmente si può dare ai Moderatori la possibilità di applicare provvedimenti immediati temporanei, laddove ne ravvedono la necessità o sia evidente la violazione) dopo due ore si passa alla votazione motivata e quindi al provvedimento finale. (quali sono i tempi di reazione oggi?).
Anche la faziosità è ridotta all’osso, perché chi vuole partecipare alla votazione deve motivare la sua scelta e per quanto si possano utilizzare sofismi vari gli altri se ne accorgono.
Alla procedura partecipa solamente chi vuole, se nessuno partecipa il collegio dei Moderatori decide ugualmente sulla base dei loro voti.
Quanto ai commentatori verificati: chi gestisce il sito non ha uno storico dei profili disqus che hanno interagito su hookii? A quel punto basta un criterio di selezione ed un foglio excel.
Inoltre, nei successivi procedimenti verso lo stesso utente se il comportamento risulta simile i moderatori potranno decidere immediatamente senza alcuna procedura, con il solo obbligo di una breve motivazione.

Con il sistema attuale non c’entra assolutamente nulla. Nel sistema attuale i tre Mod non hanno alcuna responsabilità nella decisione, in quanto non risultando all’esterno gli elementi sui quali hanno deciso è impossibile controllarne l’operato tanto quello omissivo che quello attivo. Quindi in realtà sono tecnicamente irresponsabili.

La pubblicità serve, tra le altre cose, per ricreare in modo artificiale quel controllo diffuso che prima si esisteva in modo naturale. Ossia quella capacità della comunità di isolare, senza alcun rimedio verticale “gli elementi incapaci di argomentare senza battute, nomignioli, straw-man, vittimismi o complottismi vari. Farli stancare, ignorarli. E’ stato così, all’inzio, quando hookii era un sito di commenti. Oggi non funziona più in questo modo, mi pare evidente” (Cit. Vittu). In altre parole ricreare quel circolo virtuoso che rendeva quasi tutti i commenti interessanti e con cognizione di causa.

Ultima considerazione, per me la moderazione può anche non esserci, personalmente trovo infantili le persone che se la prendono per gli insulti, mentre capisco coloro che non trovando più commenti di qualità evitano di “sprecare” tempo sul sito.
Però la moderazione c’è e, per quanto possa funzionare bene, nella sua forma attuale è una moderazione assolutamente non democratica, irresponsabile e dittatoriale, una monarchia che si spera illuminata. Per tali motivi a me non piace per partito preso, perché i miei principi non cedono di fronte alla poca importanza delle questioni (evidente mia limitazione personale).
Ovviamente tra il mio metodo e quello in vigore ci sono molte vie di mezzo, però mi sono divertito a pensare ad un sistema che potesse essere quanto più di democratico, trasparente ed efficiente possibile (nella testa mia claro).


#57

Si, però siamo in 3 apposta.
E un anno fa avevamo deciso che 3 era il numero corretto per fare in modo che uno agisse di testa sua o in maniera insindacabile e fuori dalle regole.

Ora stiamo alzando l’asticella e state dicendo che il parere di 3 persone non basta, che tutto deve essere pubblico.
Allora vedete che non ci basta mai?
A uno che propone una cosa simile mi viene da chiedere: ma ti fidi dei mod?

Io non posso che rifiutare con forza le accuse che fai.
Non democratica? Irresponsabile? Dittatoriale?

Ma noi cerchiamo di lavorare secondo le regole che ci siamo dati, e secondo le segnalazioni che arrivano!
Se alcuni utenti vengono segnalati e altri no, che colpa ne abbiamo?
È proprio l’opposto: saremmo dittatoriali e non democratici se decidessimo con la nostra testa di usare cartellini, moderare, bannare.
Se cominciassimo a dare sanzioni sulla base del nostro sentire, diresti lo stesso, e avresti ragione. Agiamo solo su chiamata, senza potere discrezionale.

Quale sarebbe l’atto dittatoriale che abbiamo commesso?
Te lo chiedo perchè magari sbagliamo anche noi, ma alle volte regolamento alla mano, siamo costretti a fare anche delle scelte sofferte.

Ma io star qua a prendermi accuse di irresponsabilità e dittatorialità non ci sto. Non ci sto perchè con questo metodo di 3 moderatori a rotazione non è banalmente possibile. Semmai abbiamo il problema opposto e stiamo morendo di troppa democrazia.


#58

Probabilmente tutta la questione diverrà inutile, perché comunque il tuo resta un sistema che necessita di una forte interazione con la piattaforma di commento, quindi parlarne senza sapere quali sono i limiti e le possibilità della piattaforma (non intendo Disqus, ma qualunque sia anche in futuro) diventa un pochino sterile.
Però per amor di riflessione provo a fare un esempio quale stress test del tuo sistema.

Tizio ce l’ha con Caio.
Tizio riesce a metter su n amici, considerati “utenti certificati” e quindi con diritto di voto, e li convince che Caio debba essere messo a tacere
Alle 3 di notte, quando sul sito non c’e’ nessuno e i referenti di moderazione dormono, Tizio segnala un post di Caio e nel giro di un’ora questa segnalazione raccoglie il parere di tutti i suoi n amici, in numero sufficiente a cancellare il post di Caio e far scattare una sanzione.
Alle 4 di notte il post di Caio che difendeva una posizione contraria a Tizio non c’e’ piu’.

Come si puo’ evitare una situazione del genere col tuo sistema?


#59

Scusatemi, faccio un passo indietro, dato che ormai ci sono tanti messaggi sulla moderazione e temo che alcuni siano partiti a caldo, senza analizzare a dovere la situazione attuale.

In questo senso trovo preziosi gli interventi di @unodeimoderatori . Ci hanno offerto un quadro più completo e talvolta inaspettato delle dinamiche della nostra community

Di quali strumenti disponiamo oggi su hookii per segnalare un utente?

  1. La bandierina disqus di “Segnala come inappropriato”
  2. L’e-mail ai mod

I primi tempi ho usato spesso l’opzione n.1, finché un bel giorno mi é stato rivelato che non funziona e che il metodo più efficace fosse quello di mandare l’e-mail. Da quel momento ho fatto pochissime segnalazioni; tutte quelle inviate riguardavano palesi troll (ne abbiamo uno che ogni tanto ritorna).

E sarei stata probabilmente più produttiva se il primo metodo funzionasse, perché non mi avrebbe obbligato ad aprire un account gmail per hookii e perché cliccare su una bandierina richiede meno tempo che inviare un’e-mail con l’url del commento.

Siamo dunque sicuri che gli utenti non segnalino? E se molti segnalassero con disqus?

Credo che gli strumenti attualmente disponibili non facilitino il processo.
Se prendiamo, ad esempio, discourse, la stessa bandierina permette con un click di specificare se si tratti di un OT, di spam, di commento inappropriato o di altro. Un click.

Altro strumento che uso su disqus é il downvote, non perché abbia un impatto sulla reputazione dell’utente (lo farei pure per quello se hookii sposasse il concetto), ma perché permette di posizionare un commento in fondo alla gerarchia nella modalità di visualizzazione dal migliore.

Reitero l’appoggio incondizionato alla proposta di @Piwakkio (formulata in un altro thread) di far ricorso alla reputazione per le questioni di moderazione. Potremmo testarla in un primo momento, spiegando a tutti i mhookiis che

  • si tratta una valutazione temporanea
  • i voti (up & down) contribuiscono ad abbassare o alzare il ranking di un utente
  • il downvote non sarebbe soltanto un orifizio per il plugin di chrome, ma aiuterebbe i moderatori a fare una scelta supportata da tutta la community disqus

Infatti gli algo di reputazione disqus tengono conto di tutti i commenti inseriti su disqus, altri siti come il FQ compresi, e sono sicura che gli sviluppatori di questa funzionalità si siano già scervellati per individuare quando due si azzannano e quando un utente si trasforma in stalker.


#60

non vorrei apparire scortese, ma io non ho scritto assolutamente nulla, ma nulla nulla, di quanto tu stai contestando.
Le mie non sono accuse sono costatazioni della forma attuale del sistema di moderazione. Il monarca assoluto (in questo caso triumvirato) può essere il più buono, giusto e amato dei sovrani, ma ciò non toglie che il sistema in cui agisce sia non democratico, irresponsabile (politicamente) e dittatoriale.

In particolare per poter controllare l’operato di un giudice, di qualunque tipo esso sia e su qualunque materia esso sia chiamato a giudicare, è necessario conoscere gli elementi sottoposti al suo giudizio (in primis, in questo caso, i commenti segnalati) nonché i motivi che giustificano la sua decisione.
Per tale ragione tutti i provvedimenti giurisdizionali devono contenere gli elementi di fatto e di diritto sui quali il giudice ha esercitato il potere discrezionale a lui attribuito, ed i motivi che giustificano l’uso di tale potere discrezionale. Ovviamente tale provvedimento contente questi requisiti minimi deve essere pubblico, in modo da permettere il controllo della collettività (in gergo si chiama controllo extra-processuale).

La fiducia deve essere riposta nelle garanzie che assicura il sistema, non nella particolare irreprensibilità e morigeratezza del singolo soggetto. La fiducia è un sentimento che non ha nulla a che vedere con la democrazia e la responsabilità.

Mi dispiace se ti sei sentito accusato, ma sono sicuro che rileggendo ti accorgerai che non potrai trovarvi nel mio commento alcun attacco alla gestione del potere che vi è stato attribuito (anche perché, sempre per la storia del difetto di conoscenza, non ne ho le possibilità).


#65

Non mi offendo, ma mi innervosisco quando sono costretto a rispiegare un concetto già espresso per la superficialità con cui il mio interlocutore ha letto i miei commenti. E’ un problema mio, devo cercare di essere più paziente, ci sto provando ma non è facile.
E’ inutile che continui a dire che siete in tre, in teoria se siete d’accordo avete un potere assoluto visto che nessuno può controllare che rimaniate all’interno dei paletti posti e se sbagliate nessuno può sapere se avete sbagliato o meno. Per me va anche bene, ma non mi si venga a dire che è un metodo garantista.


#66

In realtà lo strumento di controllo c’è: l’attività di moderazione (e con essa le comunicazioni intercorse tra moderatori e utenti, come all’interno del collegio dei moderatori) è agli atti, e gli interventi di moderazione (e persino i mancati interventi) sono messi a verbale. C’è uno storico delle segnalazioni, c’è uno storico degli interventi, c’è uno storico delle sanzioni e c’è un verbale esteso che riassume l’intera attività di ogni singolo collegio. I tre moderatori non si conoscono tra loro, i collegi non sono a composizione fissa (c’è rotazione nella composizione dei collegi), e soprattutto chiunque, se vuole, può diventare moderatore e avere pieno accesso all’intera verbalistica, sin dagli albori di hookii. E non esistono decisioni irrevocabili.

Poi, a margine: la moderazione (giudizio mio) non deve essere democratica, altrimenti non è moderazione. La moderazione deve applicare le regole, sono le regole a dover essere democratiche. Stesso discorso vale per il garantismo, che non dipende dai metodi di moderazione, ma dalle regole (e le regole di hookii, per come sono concepite, sono probabilmente fin troppo garantiste).


#67

Possibile OT, mod non odiarmi.

Penso che potrebbe essere utile, per quanto molto impopolare, impostare un pop-up con un riassunto delle regole fondamentali di hookii (automoderazione, come si segnala, chi sono i mod) in modo che i nuovi utenti non intervengano prima di sapere le regole della casa. Magari facendolo in modo che valga come memento anche per i vecchi. E che preveda quindi una sottoscrizione di quelle regole.

che dite?


#68

[Nota del coordinatore]

@Vigente
@unodeimoderatori
@martina

Vi prego di evitare, nei limiti del possibile, gli scambi ravvicinati sui singoli dettagli.
Capisco che le discussioni, visto il tema, possano farsi appassionate, ma ricordatevi che in questo spazio esporre criticità, idee e soluzioni è infinitamente più importante che “tenere il punto” :smile:
Grazie per la collaborazione!


#69

Bigio, scusa la pedanteria, però quella che c’è è la possibilità di un controllo ex post sull’operato del collegio. Che peraltro è demandato non alla collettività, ma al nuovo collegio. Nuovo collegio che dovrebbe rileggersi i verbali e che ha distanza temporale dal fatto dovrebbe valutare la legittimità degli interventi del collegio precedente. (Che io sappia al momento non c’è possibilità per il quivis de populo di accedere a questi atti, o sbaglio?) Quindi non mi pare che il sistema assicuri garanzie effettuali né che si possa parlare di un vero e proprio controllo. Più che altro si tratta di una eventuale ratifica discrezionale, la cui effettività è limita dalla lontananza del fatto. Il controllo, invece, per essere effettivo dovrebbe essere concomitante o immediatamente successivo all’attività.

Quanto alla tua nota a margine, non comprendo il sillogismo tra “democraticità della moderazione” e " esistenza della moderazione". Per come la vedo io, un sistema fluido di regole, ossia decise democraticamente sul momento è quello che, in teoria, più di ogni altro può avvicinarsi ad una giustizia di tipo sostanziale, in quanto la regola deriverebbe dal caso specifico e non viceversa. Nel mondo reale è difficilissimo (impossibile) sostenere questo modello, nonché pericolosissimo, perché non siamo in una società tra pari (da intendere in tutte le sue accezioni). Per tale motivo il sistema migliore nel mondo reale è quello in cui la legge è generale, precettiva, astratta e irretroattiva e l’attività giurisdizionale soggetta a pubblicità e dunque a controllo della collettività.
Qui su hookii, invece, questo modello, sebbene dovrebbe comunque correre su dei binari procedurali, potrebbe resistere per l’omogeneità di massima del livello degli utenti che vi fanno parte (e quelli che non sono all’altezza verrebbero ad essere influenzati dal circolo virtuoso messo in moto). Senza contare che, a protezione ultima, nel caso (secondo me per il momento remoto) di rovinosa caduta della civiltà hookiiana, resterebbe l’intervento del divino (Ale per adesso o la s.r.l. poi), che potrebbe impedire la messa al rogo delle streghe.
Infine, se in un sistema, come quello attuale, dove già non si conosce come viene svolta l’attività dei giudici (se non, solo eventualmente, ex post) e dove non c’è motivazione dei provvedimenti adottati togli pure il garantismo delle regole, non rimane praticamente nulla se non la fiducia nei mod. Che peraltro resta una fiducia senza possibilità di verifica (se non ex post).

E con questo chiudo il momento fantapolitica. Non ci ritorno più.


#70

Ma no, figurati, siamo qui apposta per discuterne.
Io mi limito a far notare che questo sistema, con tutti i suoi limiti (legati più che altro alle difficoltà nell’applicazione pratica delle regole, dal momento che l’attitudine dei moderatori, almeno fin qui, è sempre stata improntata alla massima collegialità e al massimo garantismo possibile), rimane una felice eccezione in termini di democraticità. Di solito, negli spazi di discussione pubblica, la moderazione non solo decide con pugno di ferro, ma lo fa secondo procedure interne non divulgate né divulgabili, quasi sempre su iniziativa autonoma del singolo moderatore, senza dare comunicazione dei provvedimenti presi e delle ragioni degli stessi neppure al diretto interessato. E se qualcuno si azzarda soltanto a discutere pubblicamente l’operato di un moderatore, di solito, si vede aumentata quella sanzione. E soprattutto: i frequentatori, di solito, non hanno la minima possibilità di partecipare in prima persona all’attività di moderazione.

Su hookii le regole sono state sottoposte ad approvazione pubblica, così come le linee guida interne della moderazione. Persino gli aspetti più strettamente procedurali, definiti in corso d’opera e sulla base dell’esperienza diretta dei primi moderatori, sono consultabili e discutibili pubblicamente da chiunque (ad eccezione, probabilmente, delle semplici prassi burocratiche, che non interessano nessuno se non chi è chiamato ad applicarle). E solo nel caso di contenuti penalmente rilevanti (o di trolling manifesto) si concede al singolo moderatore quell’autonomia d’azione che altrove è la norma, e alla quale fin qui si è comunque fatto ricorso col contagocce. Per cui, per quella che è la mia personale opinione, va bene dire che la moderazione potrebbe essere più democratica e più garantista di così (quale sistema, del resto, non potrebbe?). Ma dire che non è democratica né garantista, sinceramente, a me pare una forzatura.


#71

Condivido la tua fotografia e il relativo giudizio su hookii in termini relativistici, ossia avendo come paragone altri ambienti a discussione pubblica (in realtà conosco solo quelli main stream, ma mi fido della vostra esperienza), ma ovviamente tale giudizio non ha alcuna correlazione con il sottodiscorso al quale il tuo commento replica. Nei confronti del quale ha la stessa valenza argomentativa di un “allora le Foibe?”.

Anche il secondo tema, quello sul metodo democratico con il quale sono state scelte le regole ha poco senso nell’economia del sottodiscorso. Sia perché la democrazia da sola considerata è indice muto sulle garanzie apportate dal sistema per evitare distorsioni (democraticamente si può scegliere che per un anno a decidere le questioni sia il polpo Paul), sia perché il tempo in cui furono prese quelle decisioni è, in percentuale rispetto all’esistenza di hookii, letteralmente una vita fa (se ho capito bene le avete elaborate l’anno scorso).
Riprendendo le file si può dire che il sistema attuale di moderazione è nato democraticamente ed oggi agisce secondo una democrazia limitata a tre persone. Tre persone che sono responsabili verso loro stesse e che sono ignifughe al controllo esterno. Purtuttavia è attualmente nel mondo degli spazi a discussione pubblica la forma di moderazione più garantista e democratica. Un po’ come la Cina nei confronti della Corea del Nord :smiley:

Ad ogni modo, fermo restando le considerazioni di principio, per poter discutere della moderazione di hookii con effettiva cognizione di causa e senza, forse, inutili modelli astratti bisognerebbe avere più dati sul come e su cosa è stata svolta la moderazione fino ad oggi. Ossia avere accesso a tutti quegli atti da te indicati. In attesa di un hookiileaks mi congedo da questa pagina.


#72

Provo a ricollegarmi all’elenco per esporre una considerazione che mi è stata suggerita dal caffè mattutino. Mi rendo conto che non si tratta tanto di una proposta pratica, quanto (come per il punto relativo al principio di autorità) di un principio generale che secondo me dovrebbe rientrare tra quelli che ispirano norme e procedure di moderazione e automoderazione:

7. Accettazione del principio di maggior interesse.
Occorre accettare il principio che scopo ultimo della moderazione non è difendere l’onore offeso del singolo o stabilire d’ufficio ragioni e torti, delitti e pene. Scopo ultimo della moderazione, semmai, è garantire che la qualità delle discussioni non sia compromessa da duelli di cappa e spada.
La moderazione è al servizio della qualità degli scambi d’opinione, della loro piena fruibilità. E’ lì per assicurarsi, nei limiti dell’umanamente possibile, che le discussioni non deraglino, non per tirare le orecchie ai cattivi né, tanto meno, per preservare l’integrità delle dinamiche comunitarie. Perché hookii è un sito in cui si commentano notizie, non è un forum. La moderazione è al servizio dei commenti, non della community. Anche in questo senso, l’ideale è che, come suggerito da @Rehdon, è importante che gli interventi di moderazione si concentrino sui commenti più che sui commentatori.


#73

Sono completamente d’accordo a metà con il mister, nel senso che Hookii di fatto è (o ha) una community, quindi “preservare l’integrità delle dinamiche comunitarie” mi sembra comunque un obiettivo ragionevole. A meno che non si vogliano introdurre standard di comportamento diversi per i commenti agli articoli e quelli alle sezioni comunitarie (bar in primis, ma anche g/audio, s/coperta etc.), che non penso proprio che sia quello che vogliamo. Per il resto, sottoscrivo senza se e senza muu.