Rispondo qua anche per gli altri tuoi ultimi interventi. Non so se le mie saranno più risposte o pensieri in libertà, ma scrivo quest’ultimo pippotto, poi per me il thread è chiuso, è veramente lunghissimo ed è già emerso tanto della divergenza di opinioni fra gli utenti più attivi su questi temi.
Ripeto ancora che io ritengo il compromesso attuale piuttosto buono, ma aggiungo che non mi straccio le vesti se si ritiene di fare un pochino più o meno di moderazione (ma sarei meno d’accordo sul fare zero moderazione o sul cambiare completamente approccio e eliminare e censurare molto di più, anche se rimarrei comunque a vedere come va l’esperimento).
Sono d’accordo che le due anime di hookii siano quelle della “discussione di qualità” (interventi lunghi da parte di esperti sui temi più disparati, ad esempio andatevi a leggere i commenti usciti oggi e ieri nel thread sull’Ucraina riguardo al commercio agricolo e di fertilizzanti) e della discussione in libertà (che magari non è sempre di qualità elevatissima ma offre accesso a punti di vista molto alieni rispetto a quelli delle propria bolla sociale e lavorativa). A me piacciono entrambi gli aspetti. C’è un terzo aspetto, più taciuto ma validissimo, che è quello che a tanti qui piace fare la punta al cazzo (con rispetto parlando) e in qualche modo è uno sport intellettuale, sia come lettori/spettatori che come occasionali partecipanti (un’evoluzione della società di dibattito ottocentesca diciamo). Come tutti gli sport ha anche bisogno di qualche regola, che sia karate, boxe, o MMA… se è rissa da strada non è più sport ma solo un’indegnità.
Non mi straccio le vesti perchè secondo me i tre aspetti secondo me, con la moderazione attuale, sopravvivono. Rischiano di morire se facciamo zero moderazione (-> rissa da strada) o se facciamo una moderazione MOLTO più aggressiva, al punto da diventare censura delle opinioni non di maggioranza (-> forse sopravvive solo il commento di qualità in punta di fioretto, posto che sia l’unica cosa che interessa. Sarebbe interessante fare l’esperimento e vedere se quella modalità migliorerebbe o avvizzirebbe anch’essa. Credo migliorerebbe, ma chi lo sa…).
Secondo me un’applicazione forte ed allargata del punto H vorrebbe dire non avere un dibattito onesto e aperto sulle questioni lì elencate (razza, genere, religione, etc). Sono quindi sospettoso di questa mescolanza che c’è, nella richiesta di più moderazione, di mescolare il problema dei modi con quello dei contenuti. Il problema sono i modi aggressivi, contenuti che non piacciono, la sola intersezione dei due, o l’unione dei due?
Magari sbaglio io di lungo e sono acquiescente nei confronti dei misogini e dei razzisti, eh. Sono anche curioso di sapere da te (@martino ) se pensi che la moderazione attuale (una volta che interviene su segnalazione, secondo me in molti casi si è fatto l’errore di non segnalare) sia troppo tollerante su queste faccende o no.
Mi sembra sempre, come ho detto nel commento iniziale dieci giorni fa, che una moderazione può avere o un approccio liberale, o un approccio partigiano e le vie di mezzo sono più o meno impossibili. Resto della mia idea che fino ad ora hookii non se l’è cavata male ora che ha messo a punto un approccio liberale funzionante e penso che chi chiede più moderazione NON abbia chiarito se vuole un approccio liberale con qualche intervento in più contro l’aggressività, il turpiloquio e i flame che a volte per pigrizia tolleriamo, o se invece voglia proprio un posto in cui certe opinioni non hanno luogo in quanto da subumani e non le vuole vedere punto. Secondo me questo non l’hanno chiarito neppure quelli che si sono inalberati al punto da andarsene cancellando l’account per il motivo che il consenso al Lab non stava andando in modo inequivocabile verso “molta più moderazione” (ma per l’appunto, quale e con che criteri?) e non gli andava bene neppure di evitare di leggere le discussioni con i flame, o ignorare o bloccare i pochi veramente maleducati. Per fare un’altra domanda scomoda: qual’era il livello di moderazione che avrebbero richiesto madamechiara o ilrepubblicante per non cancellare l’account? Lei era mesi che diceva al bar che quando si parlava di questioni legate alle donne quello che diceva certe gente non lo poteva sopportare o vedere, e mi pareva si andasse ben oltre alle intemperanze di epimeteo (che però intanto non venivano segnalate). Da un altro lato abbiamo piti che dice che non commenta quasi più perchè la moderazione ha i bias nell’altro senso… Onestamente sono tutti utenti di cui ho spesso apprezzato i commenti migliori e preferirei rimanessero, ma se per loro è meglio prendersi una pausa che se la prendano. Nico se ne è andato perchè qualcuno dei (pochi) maleducati della squadra woke non tollerava i suoi commenti da esperto nelle questioni di disforia ed è stata una gran perdita. Del resto si è ben visto in questi anni e pure in questi mesi che occasionalmente maleducazione e aggressività (più o meno passiva) sono state impiegate pro o contro le cose più disparate e non solo a senso unico.
Io sono totalmente d’accordo con il fatto che l’oggettività sia una trappola. Era un po’ quel che cercavo di dire quando ho detto che secondo me è inutile stare a fare tanta teoria se poi non c’è modo di tradurla nella pratica. Ed è anche per questo che più allarghi i confini del moderabile, più fatica fai e più lamentele ti becchi. E al netto di tutto, sì, hai totalmente ragione nel dire pazienza, che anche se quello che fa la moderazione è opinabile sia che cancelli il messaggio X, sia che non faccia, in ultima analisi va bene così anche se magari ogni tanto si sbaglia.