Ribadisco solo, visto che la discussione ha sterzato ancora in un’altra direzione, che del semplice feedback “i moderatori hanno ricevuto la segnalazione e ci stanno lavorando sopra” non me ne può fregar di meno, in quanto (a mio parere) inutile: attesta solo che la trasmissione email è andata a buon fine. Siamo nel 2017, e siccome non credo che fra i mod ci sia Di Maio, la ricezione dell’email posso darla per assicurata anche senza questo riscontro.
Quello su cui insisto è che finchè la moderazione si basa solo sulle segnalazioni (togliere questo limite aiuterebbe un casino, ma è un altro discorso), le segnalazioni vanno incentivate. Per esempio dicendomi cosa ne è stato fatto, della mia segnalazione, e a cosa ha portato. Non è necessaria la risposta individuale ad ogni segnalazione: qualcuno parlava di un report moderazione pubblico ogni tot tempo (io farei bimensilmente, se ne può parlare): nelle ultime due settimane, 40 segnalazioni, 15 commenti cancellati, 3 cartellini gialli, 7 bianchi, ecc. Una cosa così.
Invece il sistema come è adesso fa esattamente il contrario: tu segnali, non succede niente (perchè o i mod non ritengono di intervenire o se intervengono le azioni avvengono dietro le quinte: in entrambi i casi niente di osservabile), la volta dopo non segnali piu’ perchè la volta prima è stata inutile, il letamatore la fa franca.
La moderazione non funziona, reloaded
Sono stato fuori tutto il giorno e onestamente capirci qualcosa ora in questo sistema di discussione e’ un casino, roba da rimpiangere disqus.
Quindi mi limito a riassumere quel che penso.
Sulla moderazione c’e’ una segretezza che mi lascia stupefatto. Sembra che stiamo parlando di terrorismo islamico. I mod d’altra parte non conoscono chi viene prima, ne’ chi viene dopo, ne’ si conoscono tra di loro. A Parigi durante l’occupazione la resistenza aveva standard piu’ laschi.
Per ogni segnalazione c’e’ bisogno del consenso della segnalazione preventiva e della concordia tra i segnalatori, dopodiche’ tutto viene verbalizzato e protocollato. In questo modo e’ garantito che la moderazione non arrivera’ mai in tempo, visto che la vita media di un thread prima di esaurirsi sara’ di un paio di giorni salvo eccezioni. I mod non sono pizzardoni e questa mole di burocrazia lasciamola alla PA.
In conseguenza di cio’, e della mancanza di spiegazioni quando anche tutto il sistema ha fatto il suo percorso, non si e’ formata una netiquette condivisa (che e’ la ragione per cui chiedevo di prendere dei case studies in esame). Alcuni pensano che quasi tutto vale, altri hanno approcci molto piu’ restrittivi (ad esempio io, ma a volte il discrimine e’ su un piano diverso dalla pura e semplice severita’).
La moderazione dovrebbe funzionare esattamente come e’ stata usata qui, solo che andrebbe usata con i troll (sto parlando di un caso concreto e mi cancellate il messaggio? Sarebbe assurdo, intendiamoci). Quindi appoggio pienamente la proposta di Rhesus, che peraltro davvero e’ quella implementata praticamente ovunque.
Ricordo a tutti qual e’ lo spirito del sito: commentare con la possibilita’ di dialogare senza essere rallentati dalla premoderazione fino alla paralisi. Questo vuol dire che quel che su questo sito non ci dovra’ mai essere la premoderazione, ma non si vede perche’ invece la post moderazione non debba essere veloce, spietata e stringente. Fate conto che ogni thread sia quello di un simposio, sia pure con piu’ relax. Non ci si viene a sfogare le proprie frustrazioni e ad imporre agli altri le proprie ubbie, quindi, via si taglia. Si viene per imparare,riflettere e confrontarsi, nient’altro, e scusate se e’ poco. E per tutto il resto c’e’ il bar.
Modi per valutare l’attivita’ dei mod A VALLE ce ne sono tanti, tra l’altro,
Abbiamo anche deciso che l’associazione e il sito devono rimanere per certi versi separati perche’ nessun utente si senta di serie b. Pero’ e’ anche vero che chi dell’associazione fa parte, e a maggior ragione chi vi contribuisce col proprio tempo, non debba vedere il sito trattato come una pezza da piedi da chi invece usa Hookii per i propri porci comodi gratuitamente e senza nessuna responsabilita’. Questo giustifica che l’amministratore scelga tra i soci un numero relativamente ampio (dieci, ma anche quindici) di moderatori proattivi, che siano tali per piu’ di tre mesi e possano cosi’ anche affinare l’esperienza. Se si vuole, si possono ammettere tra i moderatori anche quelli che a) non hanno mai preso cartellini (che si possono mantenere) e b) fanno segnalazioni (di articoli), cosi’ salviamo capra e cavoli (moderazione ampia e responsabilizzata ma aperta a tutti i meritevoli).
Dobbiamo anche superare il taboo per cui la cancellazione di un commento debba essere necessariamente un’extrema ratio. E’ un buffetto veramente leggero che non ammazza nessuno e aiuta a creare uno standard.
Si noti bene che questo non intacca in nulla la liberta’ di commentare. Se un moderatore e’ troppo restrittivo, lo si destituisce, anche abbastanza in fretta, e lo si dice pubblicamente (il che non vuol dire umiliarlo).
E magari cominciamo anche a rivedere belle discussioni, i mod la piantano di fare contravvenzioni, riprendono in mano la loro vita e il Bigio puo’ finalmente tornare a vedere la luce del sole.
Senza polemica, però dopo tutto quello che hai fatto in questi giorni di dimostrativo, potresti pure leggerti il Lab come hanno fatto gli altri che hanno partecipato. Magari non l’archivio, dove buona parte delle discussioni erano già state sviscerate, ma almeno le risposte alle tue istanze.
Biasimare porta via tempo ed energie. Sarò più che sincero: a me di stare lì a rispondere corrucciato alle varie scemenze che leggo non è che vada più di tanto. A schiacciare un tasto fai subito senza contare che, almeno per come sono fatto io, mettermi lì a rispondere implica regalargli una considerazione che non merita.
Se già lo facessero TUTTI magari la cosa sarebbe un po’ diversa ma non posso chiedere agli altri di fare qualcosa che a me per primo non va. Scrivi cazzate al veleno? Ti cancello. Il tuo ego si infiamma? Ti cancello di nuovo. Vediamo chi si stanca prima.
Avete scritto troppo e non ho letto tutto, comunque:
Non c’è stata nessuna pubblicazione di mail private, ma la semplice pubblicazione degli screenshot delle segnalazioni di un certo utente che si lamentava del fatto che le sue intro venissero modificare stravolgendo il senso della segnalazione stessa.
E sono state pubblicate perché, se dal lato della moderazione ci si lamenta di non conoscere gli esiti delle segnalazioni ai mod, lato editor sarebbe stato complesso spiegare perchè è come quelle segnalazioni venissero modificate.
Sono state messe integralmente per mostrare come la lamentela fosse pretestuosa, cosa di cui nessuno si sarebbe fatto un’idea se fosse rimasta la parola di un utente vs la parola delle marmotte.
E personalmente non mi pento di averle pubblicate, visto che si parlava di segnalazioni dove si metteva “coglioni” come tag.
Capisco il punto, io prospettavo una reazione corale che al momento secondo me manca.
E continuerà a mancare perché, anche se a volte non sembra, la gente ha una vita vera fuori di qui. La mia proposta non ha mai preteso di essere perfetta ma se non altro era distribuita, semplice, veloce ed efficiente. Poi se non piace amen, mica muore nessuno.
Senti, sono stato in giro tutto il giorno (per turismo, a dio piacendo), e mi sono letto 178 risposte tutte insieme. Mi perdonerai, vero, se non rispondo a tutti o se qualche botta e risposta mi e’ sfuggito. L’archivio, visto che lo menzioni, me lo sono letto.
Appurato questo, hai qualcosa da dire riguardo alle proposte che faccio?
Qualcosa del genere sarebbe ESATTAMENTE quel che si vuole ottenere. Netiquette, in una parola.
[Ho letto questa discussione e alcune di quelle precedenti sulla moderazione, ma essendo questo il mio primo intervento sul lab forse mi sono perso qualcosa, e nel caso mi scuso]
I dati sulla moderazione
Sei mesi fa @bigio pubblicò dei dati statistici sulla moderazione molto interessanti. Condivido l’idea espressa da molti altri che sarebbe utile pubblicare i dati in modo essenziale (anche per non appesantire ulteriormente il carico di lavoro dei mod) ma regolare. Sarebbe utile per tre motivi:
- I dati sono un punto di partenza imprescindibile per parlare di moderazione;
- Gli utenti possono avere una conferma (pur mediata dalla statistica) dell’efficacia delle segnalazioni;
- Ultimo motivo, ma in realtà il più importante. Ci sono un po’ di gruppi di persone che lavorano per tenere la baracca in piedi: le marmotte, i moderatori, i tecnici, il gruppo social, i coordinatori del lab, il direttivo. A tutti voi, grazie, davvero, per l’impegno e il tempo che dedicate a hookii. Impegno e tempo che sicuramente io e molti altri utenti con meno responsabilità sottostimiamo, e di gran lunga.
Probabilmente è però il lavoro dei moderatori il più sottovalutato e bistrattato, anche a causa della segretezza e della discrezione con cui lavorano. Penso che possa quindi essere utile una vetrina in cui si mostri (in modo mediato e anonimo) l’estensione del loro lavoro. E in tal caso, scommetto che alcune accuse di mancanza di efficacia della moderazione perderebbero di forza.
Non facciamo le cose di fretta
E’ interessante leggere i commenti ai dati pubblicati da Bigio (ma anche altre discussioni passate sulla moderazione). Nonostante le segnalazioni non fossero tantissime, sei mesi fa la priorità numero uno sembrava essere: ci sono persone che segnalano troppo! Adesso, la direzione sembra essere quella di una maggiore severità verso alcuni tipi di comportamenti. Sono un po’ perplesso, e temo che le discussioni tendano a seguire l’onda del momento senza una visione di medio-lungo termine. Forse prima di fare cambiamenti bisogna prendersi, tutti, un po’ di tempo per lasciare decantare la situazione.
Cose sparse
Ci sarebbero poi altri argomenti di cui mi piacerebbe discutere, tipo:
- Le segnalazioni ai mod: vanno incentivate (come alcuni oggi pensano), o disincentivate (come alcuni pensavano 6 mesi fa)?
- Ho apprezzato molto il contributo di @PiGTr, su cui però ho dubbi simili a @Omotto e @Rehdon . Ma forse il gioco vale la candela.
- Come osservato da @SerMonaPaperina, ho l’impressione che la cosa sensata da fare per disinnescare utenti fastidiosi e troll (ricordiamocelo: sono due cose diverse) sia ignorarli. In tal senso, potrebbe essere addirittura utile rendere sanzionabile l’interazione volontaria con troll palesi.
Ma il messaggio è già lunghissimo e l’ora è tarda. Buonanotte
Ecco, questa mi piace parecchio. Facciamo in modo che chi si diletta coi vari “Ti stavo aspettando” o “Che onore essere clonato” inizi a pagare dazio.
Però deve avvenire in un quadro di “riforma” generale. Perché poi non facciamo che io vengo sanzionata se rispondo ad un troll e chi mi dice “hai problemi di comprensione di un testo in italiano elementare” è ancora in giro a dispensare perle di saggezza.
Per chiarezza: io trovo che quella pubblicazione sia stata un’ottima idea. In un minuto si è capita la situazione e non c’era altro da aggiungere.
E però qui si dice che in seguito a discussioni personalizzate come quella finirà tutto in flame infiniti. Rilevo questa incongruenza.
I flame infiniti li eviti solo se hai situazioni lampanti:
Tizio: “scusa Caio, mi spiegherai di nuovo il tuo pensiero?”
Caio: “Tizio vaffanculo”.
In tutti gli altri casi condivido anche io il fatto che diventi un flame infinito (e d’altronde i pochi casi in passato in cui sono stati discussi casi specifici di moderazione si sono trasformati in un flame con due tifoserie pro e contro il sanzionato)
Mi chiedo però se un commento del genere non sia già sanzionabile: è diffamatorio, aggressivo e un insulto, cioè va contro i punti 2,3,4 della prima parte delle norme di condotta.
Il fatto che l’utente in questione (non so chi sia) sia ancora in giro potrebbe dipendere dal fatto che:
- Non sia stato segnalato
- Abbia avuto un numero di sanzioni non sufficiente a farlo bannare.
Se c’è la sensazione diffusa che sia troppo difficile farsi bannare, si potrebbe ridurre il numero di sanzioni che servono per far scattare il ban (o una sospensione prolungata). Ripeto, però, che queste sensazioni variano molto a seconda dell’umore della comunità (ecco, sei mesi fa sembrava l’opposto).