Premessa (potete saltarla)
A mio avviso la moderazione, per quanto la si possa infarcire di regole e cavilli, rimane pur sempre un atto di autorità che mina le basi di una democrazia orizzontale autosostenuta nell’unico luogo dove, la scarsa importanza degli interessi in gioco, la rende possibile. Le regole non saranno mai condivise da tutti perché inevitabilmente contengono un’alta discrezionalità, sia nella loro scelta, sia nella loro applicazione concreta, ed implicano necessariamente la creazione di un “ordine costituito”. Un ordine che decide cosa è bene e cosa è male. Ciò che è giusto da ciò che è ingiusto. (Che si badi non deve confondersi con la diversa dicotomia “corretto” e “sbagliato”, che attiene al vero/falso rintracciabile su dati oggettivi).
Della moderazione si può fare a meno
dai dati riportati da Bigio, ma anche senza di essi, è chiaro come i problemi di moderazione siano del tutto marginali. 60 casi (forse meno) in 2 anni sono il nulla. In tutte le comunità c’è quello un po’ più problematico degli altri, la testa calda, ma basta un po’ di comprensione e di maturità degli altri componenti che il problema si ridimensiona. Insomma se un “bambino” mi chiama scemo, io non è che me la prendo, non sono mica scemo. Se un utente è solito usare certe espressioni che qualcuno considera eccessive, quel qualcuno lo blocca con disqus e finisce lì. Se il problema diventa più grosso (ma ne dubito) poi si vedrà.
Ovviamente per i troll conclamati è un altro discorso. Basta un moderatore che agisce senza alcuna procedura.
Se però non si riesce (riuscite) a fare a meno della moderazione, io userei questo sistema:
1.Moderazione immediata per i troll conclamati.
2.Per screzi tra commentatori:
- segnalazione pubblica
- procedimento assembleare all’interno di una sezione apposita nel Lab nel quale si accede su invito (utenti che frequentano da tot tempo il sito)
- dibattito (ognuno esprime le proprie idee)
- votazione finale (le idee vengono raggruppato da un coordinatore)
- provvedimento.
3.In caso di reiterazione da parte dello stesso utente che è già stato destinatario di un provvedimento sanzionatorio
- nel caso in cui l’utente che sia già stato ritenuto responsabile di commento inappropriato tiene una nuova condotta manifestamente simile a quella già censurata allo stesso (in termini di contenuto e modalità espressive), il Moderatore autonomamente o su segnalazione può de plano (ossia senza l’assemblea), emettere il provvedimento che ritiene più opportuno.
- contro questo provvedimento l’utente potrà fare opposizione, il coordinatore dell’assemblea laddove non ritenga manifestamente inammissibile l’opposizione (ad es. il contenuto del nuovo commento è palesemente simile a quello già censurato), indice una assemblea come quella di cui al punto 2, altrimenti respinge con provvedimento pubblico.
4.tutti i provvedimenti sono pubblicati in un apposito spazio all’interno del Lab.
(5.Eliminazione del ban permanente. La sanzione deve tendere tendere alla rieducazione del sanzionato)
Comportamenti da sanzionare
io inserirei tra le condotte sanzionabili il
- Editare i propri commenti senza avvisare (c.d. Edit anfamità) - ovviamente non si applica a piccole modifiche per correggere sintassi e grammatica.
- cancellare i propri commenti quando si hanno ricevuto repliche.
queste violazioni a mio avviso sono oggettive quindi rientrano nel comportamento inquadrabile nella categoria troll conclamati.