Tomaso Montanari su Huffington Post (http://www.huffingtonpost.it/tomaso-montanari/blog-montanari_b_12538752.html) contesta la riforma notando come l’elezione del Presidente della Repubblica potrebbe essere effettuata da un ridottissimo numero di parlamentari, dato che a partire dal settimo scrutinio il quorum dei tre quinti sarebbe calcolato sui parlamentari “votanti”.
Lemkin nota come: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2967878422)
“Quello di Montanari mi sembra un argomento strumentale per due motivi 1) con il quorum attuale la maggioranza poteva eleggere il presidente senza nessun concorso della minoranza (Napolitano), quindi che senso ha dire che un quorum che richiede il concorso di, ipotizza lui, 40 senatori della minoranza e’ nettamente migliorativo. Peraltro e’ assurdo pretendere che si coinvolga tutta la minoranza. La citazione dei verdiniani e’ ridicola: non ci piaceranno ma sono parlamentari, eletti dal popolo italiano, rappresentano chi li ha votati e votano in parlamento 2) riferire il quorum ai votanti e’ il sistema perfetto per invogliare la minoranza ad un’astensione costruttiva; con questo sistema sicuramente non passa un presidente voluto “solo” dalla maggioranza (che vedrebbe l’opposizione sulle barricate, altro che assenze…) ma facilita accordi basati su un via libera dell’opposizione quando il presidente gli vada bene ma non voglia assumersi la responsabilita’ di votarlo.
A me come sistema sembra funzionare perfettamente.
Ed anche Uqbal rileva che: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2967878422)
“Non solo: Montanari parte dal presupposto che, dalla quarta votazione, con 221 parlamentari si possa scegliere un presidente della repubblica, nel caso che a Camere riunite sia presente il numero minimo necessario per un’elezione, ovvero 367 persone (221=3/5 dei votanti).
Non ha preso in considerazione, questo inqualificabile incompetente, che in questo caso uno qualsiasi dei 146 parlamentari di minoranza potrebbe uscire dall’aula e far mancare il numero legale, e addio elezione.”
Dalla domanda di Broono secondo cui: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968698506 )
“Ovviamente alla domanda “Ma perché dovrebbero uscire tutti?” nessuno risponde se non che essendoci la possibilità di farlo l’eventualità diventa reale.”
D’altro canto, Sguenz (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968808843) ritiene invece che la critica mossa dall’articolo:
è un punto valido. La costituzione impone limiti e controlimiti al sistema di governo di un paese e dovrebbe considerare anche le situazioni limite. L’argomento per il quale “nessuna costituzione o nessuna norma prevede tutto” non è sostenibile nel momento in cui la riforma prevede espressamente la possibilità che un presidente venga eletto con 221 voti (con una legge elettorale che te ne da 340). La riforma scrive votanti (e per fortuna l’art. 64 prevede un quorum di presenza, non di votanti) e non si capisce cosa non funzionasse nella maggioranza assoluta dell’attuale costituzione. Si cambia per cambiare? o non ha tenuto conto della differenza tra membri votanti, presenti e quorum.
Quanto alla motivazione “storica” del cambiamento della disposizione, Lemkin rileva che (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968839560):
La si è voluta cambiare perché con una legge elettorale di stampo maggioritario ed il precedente quorum una maggioranza poteva eleggersi da sola il presidente (quello che è successo nel 2006 con Napolitano I se ricordi). Ora non è più possibile. La versione attuale della Costituzione è PIU’ garantista con le minoranze che devono essere NECESSARIAMENTE coinvolte.
E sempre sullo stesso punto Florian nota come (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968903411):
Col nuovo senato non toccando le proporzioni per l’ elezione del PdR sarebbero stati sufficienti 365 elettori, con la modifica ce ne vorranno circa 430 a meno che le opposizioni non decidano di lasciare l’ aula ( il che significherebbe che hanno fatto una precisa scelta/concessione politica. Oppure che c’ è un golpe in corso, e allora la costituzione conterebbe comunque il giusto )
Il punto che evidenzio è che il meccanismo attualmente vigente del 50%+1 andava bene col proporzionale per il quale probabilmente è stato pensato, con una qualunque legge elettorale ( passata, presente, o futura ) che voglia garantire governabilità assegnando maggioranze in parlamento, si finirebbe ( e difatti si è finito ) per dare il potere alla maggioranza di scegliersi il PdR senza che la minoranza abbia alcun modo di opporsi.
A queste due obiezioni Sguenz obietta (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2969504003):
a chi dice che napolitano era stato eletto con i soli voti della maggioranza, questo è vero. Ma era anche una maggioranza (l’Unione) che andava da Mastella a Bertinotti e che quindi era espressione di sensibilità molto diverse tra loro (tutti ci ricordiamo come andò a finire l’esperienza dell’Ulivo). Invece con la nuova formula che va anche proiettata con la legge elettorale in vigore, permette al PD o a Grillo di votare il proprio presidente e renderlo meno figura di garanzia.
Sul funzionamento della nuova formula, rileva gg che comunque la riforma innalza il quorum dei voti necessari per eleggere il Presidente (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968845724):
“Guarda ti darei ragione SE la riforma cambiasse da 3/5 degli aventi diritto a 3/5 dei votanti, diminuendo quindi il numero necessario. Invece porta i voti necessari per quelle votazioni da maggioranza semplice ai 3/5, quindi comunque un netto miglioramento. Non so come dire, anche se uno considerasse l’ottimo i 3/5 degli aventi diritto, c’e’ comunque molto piu’ vicina la proposta di modifica che la costituzione vigente. E’ questo che rende la critica assurda e strumentale.”
Spiega Sguenz: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968856968)
Io vedo questo:
Prima: maggioranza assoluta (la metà più uno dei componenti del Parlamento riunito in seduta comune);
Ora: 3/5 dei votanti, che alza “nominalmente” il quorum, ma permette alla maggioranza di votarsi un presidente.
Replica gg che l’effetto della riforma è: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968867531)
dare piu’ garanzie alle opposizioni, cosa secondo me giusta e corretta: un rafforzamento della maggioranza parlamentare sulle leggi ordinarie, e un rafforzamento delle opposizioni per le votazioni di garanzia.
Poi proprio non si capisce perche’ i rappresentanti delle opposizioni debbano andarsene se sta venendo eletto qualcuno che non gli va bene come PdR: basta che stiano dentro. Prima invece sia che stessero dentro o fuori una maggioranza poteva votarsi il suo presidente comunque. Adesso basta che stiano dentro e la maggioranza e’ costretta a mettersi d’accordo con loro. E’ un miglioramento netto rispetto alla situazione precedente.
Il timore di Sguenz è che (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968880026):
Se ne potrebbero stare in aula e non votare per un mero calcolo politico di convenienza, ti faccio votare il “tuo” PdR che dovrebbe essere una figura di garanzia e poi ti attacco proprio lì perchè il PdR non è una figura di garanzia. Possono stare dentro e non votare, mentre prima erano necessari i voti del 50% +1 degli aventi diritto al voto, quindi non vedo dove sia il miglioramento.
Ripete gg: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968890248)
Il miglioramento e’ ovvio ed evidente: prima la maggioranza poteva scegliere da sola, adesso le opposizioni hanno piu’ potere, un potere che sta attivamente nelle loro mani: con la loro sola presenza in aula, si rende automaticamente necessario accordarsi con loro.
Se poi tu continui a essere convinto che il 50%+1 degli aventi diritto al voto sia maggiore dei 3/5 dei votanti, non so come convincerti altrimenti, veramente. (edit: sul serio, come non saprei convincere qualcuno che sostiene che fuori c’e’ il sole se io fuori dalla finestra vedo nuvoloni e una gran pioggia).
Il numero di 221 inventato da Settis e’ puro delirio: perche’ mai l’opposizione dovrebbe andare via dall’aula (edit: TUTTA QUANTA, nessuno escluso!!) e cedere il suo potere? Non vi e’ motivo alcuno. La gente normalmente non si mangia le braccia quando ha fame e non stiamo a discuterne come se fosse un caso reale.
Chiude Sguenz: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968903285)
A te sembra assurdo che grillo non voti il PdR proposto da renzi e il giorno dopo inizi a demolirlo proprio su questo? A me questo non pare. Ti pare una motivazione politicamente valida per non votare? A me si.
Questo sistema prevede proprio la possibiltà per la maggioranza di votarsi il presidente, quindi non c’è garanzia, anzi.