Proviamo ad affrontare il tema qui al LAB il tema posto al bar da Botolone su scazzi e commenti urticanti.
Siamo nati come comunità del Post in esilio, poi siamo diventati qualcos’altro, oggi non tutti, compreso il sottoscritto, sono contenti di quel che siamo diventati e si auspica una riforma.
La base di ogni riforma è eliminare tutte le incrostrazioni e le deviazioni rispetto allo spirito originario.
Ora se non esiste un’età aurea in cui non ci siano stati scazzi anche pesanti si può dire che invece all’inizio quando eravamo la comunità del post, il dibattito era più interessante.
Ora cosa aveva fatto che intorno al Post nascesse una comunità più piacevole di quella del Giornale o del Fatto Quotidiano se non la linea editoriale della testata? Progressista, aperta ai cambiamenti ma contro il sensazionalismo sciatto, cercando articoli che suscitassero riflessioni non reazioni emotive.
A mio avviso anche hookii deve tornare a fare queste cose, bocciando innanzitutto gli articoli for da lulz (a meno che non siano volutamente umoristici), quelli solo provocatori, gli articoli sfogo, gli articoli complottisti (cosa che oggi come oggi forse dovrebbe fare anche il post) o i pezzi che provengano da certe fonti. Pinaz si è lamentato per una accusa di censura che lui non ha operato, peccato perché avrebbe dovuto rivendicare di non aver messo link a quei due siti.
Poi, e qui mi rendo conto di attraversare un campo minato, dove rischio di confondere i miei desiderata col bene del sito, penso che hookii dovrebbe tornare a priilegiare le voci di progresso, giustizia e libertà. Sì lo so, lo so, molti non sono d’accordo con ll’obiettivo e neanche nel metodo, anche perché sto chiedendo alle marmotte di fare opera di redazione e non più solo di gestione, cosa impegnativa per un gruppo che fa altro di mestiere e dove convivono sensibilità diverse però resto convinto che alla fine questo sia necessario.
Come si fa a sentirsi a casa in un edificio senza pareti?
Torniamo al Post
Potrebbe essere interessante una sperimentazione di linea editoriale più definita, se i tempi e le possibilità di chi sta dietro le quinte lo concedono.
Condivido il tuo auspicio di ritrovare le voci di progresso, giustizia e libertà
Sono favorevole a rendere ufficiale un minimo di filtro, che posso anche immaginare esista giá in modo implicito, verso fonti che vanno ben oltre il borderline.
Riguardo la “linea editoriale” la mia opinione da due soldi è un fermo no, per due motivi:
- le fonti “amiche” (credo) di chi ha proposto l’idea costituiscono giá la grande maggioranza delle segnalazioni.
Mi pare che la distribuzione politica delle segnalazioni sia sempre stata abbastanza specchio delle idee maggiormente rappresentate sul sito - Tenendo conto di alcuni paletti, come detto prima, ritengo che gente tutto sommato intelligente possa trovarsi meglio in un luogo dove sia data pari dignitá a diverse posizioni politiche. Negare l’opportunitá di dibattere un’idea di campo avverso per imporre una “linea editoriale” non credo aiuterebbe la crescita del sito sia per qualitá che per clima.
Aggiungo in ultimo che se si vuole migliorare il contenuto delle segnalazioni gli editor potrebbero fare maggiormente ricorso agli edit (del testo della segnalazione) in corso di discussione (se si aggiungono dati certi o si smentiscono quelli presentati).
Certo occorre capire quanto assorbirebbe nel carico di lavoro, forse si puó richiedere di allargare la colonia di marmott*, anche solo con un paio di marmottin* junior?
Vorrei specificare che il link ad ImolaOggi non sarebbe stato pubblicato anche se fosse stato inserito dall’utente che lo ha segnalato, semplicemente per evitar ulteriori polemiche ho evitato di sottolineare la cosa limitandomi a segnalare che non era presente alcun link.
Per il resto sono abbastanza d’accordo con @cocom, ma vorrei sottolineare anche come spesso le segnalazioni di articoli complottisti/di sfogo/polemici siano inviate non da troll o da burloni ma da utenti “storici”… Il tema secondo me è un po’ lo stesso del punto che sollevavo qualche giorno fa in relazione ai commenti, ovvero: ce la facciamo, tutti quanti, a farci in primis un piccolo autoesame di coscienza evitando di scrivere o segnalare cose solo per alimentare e confermare le nostre prese di posizione un po’ aprioristiche?
Poi, se decidiamo di dare un taglio a determinati articoli/modi/argomenti in modo strutturato sono ovviamente a disposizione, come penso gli altri editor (comunque un filtro, magari insufficiente, c’è già anche se non potwte averne percezione)
Colgo anche l’occasio e per ricordare che unanintroduzione, anche breve ma ben scritta, invece che un link buttato lì o un copia/incolla di mezzo articolo ci aiutano (molto) nella gestione…
Grazie a @cocom per lo spunto, vediamo se anche altri contribuiscono con idee e suggerimenti!
Modifica introduzione segnalata da parte del gruppo editor
Il fatto che si tratti di utenti storici non dovrebbe essere una pregiudiziale in nessun senso e modo.
Credo di interpretare il pensiero di più di un frequentatore dicendo che allo stesso modo in cui rigetterei un articolo di Feltri dal titolo “Negri zozzoni sventrapapere” rimanderei al mittente anche un Manifesto col suo “Non sono cattivi, è colpa della società”, e questo da chiunque provenga.
Poi ci sono le sfumature e qui viene il difficile. Un lavoro del genere implica un livello di attenzione e di analisi che non è né lecito né di buon gusto chiedere a chi dovrebbe esercitarlo gratis, quindi tanto vale lasciar perdere da subito e tenerci la baracca così com’è, magari cercando di bloccare il livello più infimo tipo quella roba dei tifosi napoletani dell’altro giorno.
Siamo sopravvissuti fino a oggi, continueremo a farlo.
Sul sentirsi a casa. Non sono tanto d’accordo che sia la funzione principale, al netto di essere certamente un luogo familiare e quotidiano di molti.
Anzi, se devo dire quale sia il beneficio maggiore di frequentare la community, per me si tratta senz’altro della discussione, e in questo la pluralità di punti di vista è fondamentale. Non sono contraria a segnalazioni anche di parte, di tutte le parti, purché gestite con senso critico e onestà intellettuale. Il che vuol dire: laddove non arriva la buona fede e il senso critico del segnalatore, la’ arrivano gli editor.
A questo proposito avendo fatto fugacemente l’esperienza marmotta e aspirando anche a tornare a farlo, c’è tanto da lavorare e più si contribuisce meglio è.
È una pregiudiziale nel senso che hanno condiviso dei principi e, magari, due anni fa certi articoli non li avrebbero segnalati. In questo senso
Premessa: mi rifiuto non dico di agire, ma anche solo di prendere in considerazione rant come quello da te menzionato perché si tratta di accuse non circostanziate che servono a ben poco se non a permettere all’utente di manifestare la propria insoddisfazione. Ci sono gli strumenti appropriati per gestire utenti che scrivono commenti razzisti o comunque inaccettabili in base alle linee guida di hookii, si faccia ricorso a quelli invece di lamentarsi. Altrimenti l’unica conclusione che se ne può trarre è “qui c’è gente che scrive cose che non mi piacciono”: e quindi?
Detto questo, e mettendo da parte le diatribe infinite / litigate fra utenti di cui si discute nel thread sulla moderazione, mi sembra che il tuo post verta su due argomenti: qualità e linea editoriale. Per quanto riguarda la prima, sfondi una porta aperta, c’è stato un certo rilassamento sul fronte di quanto viene accettato e, per quanto sia certamente possibile che anche da una fonte schierata si possano trarre spunti di discussione, questo principio andrebbe maneggiato con cura estrema e questo tipo di articoli andrebbero introdotti con il contagocce. Quindi niente articoli che vengono da siti di propaganda, niente articoli “for da luls”, niente articoli complottisti etc. etc., salvo eccezioni che abbiano una loro ragione specifica.
Per quanto riguarda la linea editoriale, invece, dissento nel modo più assoluto: hookii deve restare aperto a contenuti e commenti di ogni genere, in modo da favorire il confronto fra posizioni anche molto diverse. E’ un obiettivo ideale, e ci sono posizioni di utenti storici (di destra e di sinistra, beninteso) che mi fanno rabbrividire, ma trovo comunque utile la diversità e penso che dovrebbe essere proprio questa la missione del sito. Nei casi peggiori non discuto con certi utenti, anche se magari leggo quanto scrivono o li blocco se proprio non li reggo, certo non mi passa per la testa di lamentarmi al Bar “c’è gente che scrive cose che non mi piacciono”.
Altra considerazione: hookii è piccolo e quindi “scalabile” con relativa facilità, non è forse probabile ma nemmeno impossibile che un gruppo organizzato di utenti che provengono da altri lidi arrivi a cambiare detta linea editoriale. Finiremmo così per passare da “Giustizia e libertà” a “Dio patria famiglia” o “La rivoluzione della democrazia diretta”. Non una prospettiva attraente IMHO.
Sulla qualità: sono d’accordo che si debba selezionare il più possibile, anche preferendo articoli meglio sostenuti da dati rispetto, ad esempio, agli editoriali. Certo, resta il problema di avere articoli molto lunghi, ben argomentati ma che non essendo controversi nessuno se li fila.
Direi che questo bilancio tra la necessità di generare commenti, raccogliere contenuti di valore e mantenere il livello di azzannamenti sul sito a livelli accettabili sia una questione importante ma di non facile soluzione; a naso, il livello ottimale si avrebbe tramite una sorveglianza e un impegno da parte della marmotte probabilmente eccessivi rispetto alle possibilità attuali.
Riassumendo: il meglio sarebbero articoli che portano una tesi argomentandola decentemente con dati. Se si esce da questo binario, ad esempio segnalando un editoriale della Boldrini completamente nudo di dati a supporto ma dal forte contenuto emotivo e retorico l’arena è dietro l’angolo (lascio perdere il caso in cui sia segnalato un articolo oggettivamente sostenente posizioni pretestuose ma condivise da una parte del sito, visto che le conseguenze sono facilmente intuibili).
E qui si viene all’altra proposta che ha innescato questa discussione al Lab: la linea editoriale.
Almeno per me, hookii è quello che ha detto @luigia, un luogo dove confrontare e formare le proprie opinioni, preferibilmente, aggiungerei, in maniera razionale.
Per altri, al contrario, la motivazione di cui sopra è confinata a determinati paletti posti in modo da non inficiare i princìpi condivisi dalla comunità fondatrice del sito.
E’ una posizione politica a mio avviso legittima, che scaturisce dalla necessità di appoggiare le convinzioni con cui ci si rapporta al dibattito di una parte non trascurabile dell’utenza: posizioni in generale ideologiche quindi di carattere emotivo (n.b. qui ‘ideologico’ non ha nessuna connotazione negativa): mi infastidisce vedere il mio totem violato perchè questo ferisce i valori profondi a cui mi riferisco, e questo mi fa reagire in maniera emotiva - alias di rigetto totale e disgusto.
Si vede molto bene in determinati commenti, come - si può dire? - alcuni passati al bar ieri e ancora prima, in cui si lamenta la svolta reazionaria di hookii.
Limitare la pluralità di vedute è un modo eccellente per limitare la conflittualità, ma anche se molto probabilmente in un sito molto ben tenuto e con un’utenza di livello molto alto come questo non porterebbe mai al peggioramento del commento medio, è probabile che possa creare camere di risonanza e financo, in seguito a particolari situazioni, a una tendenza un po’ da - mi si passi il termine - inquisizione, in cui commenti e utenti al limite rischino di volta in volta la censura.
E’, insomma, una scelta.
Il fatto che come dice @pinaz81 passino più facilmente articoli dubbi di di utenti storici non è una pregiudiziale, ma diciamo che fa abbassare il livello di attenzione nel filtro: se l’articolo è di un utente che già in precedenza ha dimostrato di proporre fonti buone e verificate, guardi quel che propone con un po’ meno di cautela, quindi ti “frega” più facilmente la volta che la fonte invece non è buona.
Sul discorso di migliorare il filtro, non è possibile: non tanto perché si tratta di volontari (la gratuità non è scusante per un lavoro fatto male), ma perché non ne abbiamo capacità e competenze.
Chi si occupa di editor è intelligente, ma non tuttologo. Si sbagliano i quotidiani blasonati, si sbagliano (un po’ meno) quelli del Post, è normale e fisiologico che ci sbagliamo di più noi che non abbiamo competenze giornalistiche.
Per ridurre la possibiità di errore possiamo tornare a usare il solo feed del Post. In questo caso se ci saranno articoli sgraditi la colpa non sarà nostra ma della nostra unica fonte.
L’alternativa è sicuramente una selezione più stretta e questo si potrebbe fare: magari non facendo uscire molti articoli ogni giorno ma solo uno o due ben ponderati. Tutto questo però non impedisce che ci siano in ogni caso errori di valutazione.
D’accordo con la proposta di ridurre il flusso di pubblicazioni suggerite, ma non segarle completamente. Anche perché molte segnalazioni sono di qualità ed è un peccato rinunciare a questa che è una bella cosa di “rassegna stampa” tra pari.
Mi fareste pf un po’ di esempi di segnalazioni di basso livello? Io non ne ho presenti molte.
Intendi quelle pubblicate o quelle che abbiamo cassato?
Per le prime non devi chiedere a me, ma a chi le ha giudicate di basso livello.
Ecco, per me questa è in parte una soluzione. L’ideale sarebbe affiancare altre fonti al Post, così da non andar dietro a una voce sola. E ricordo che di tentativi ne son stati fatti, ma che c’erano dei problemi. Magari si potrebbe tentare ancora. E poi ridurre drasticamente il numero di segnalazioni pubblicate.
Per me contare solo su uno o due feed significherebbe snaturare hookii in manera irreparabile. Non è che si debba necessariamente passare da un eccesso (troppe segnalazioni di dubbia qualità) all’altro (nessuna o poche segnalazioni di utenti): bambino, acqua sporca, etc. etc. In medio virtus.
Chiarisco: io sarei, in generale, favorevole a una riduzione del numero di articoli pubblicati in home. Però mi piacerebbe che si potessero pescare più cose (da più fonti) dal boxino dei feed.
Posso portare anche diversi esempi,erano quelli a cui pensavo quando ho scritto l’articolo ma come faccio a citarli senza che chi le ha fatto la prenda a male?
Apriamo un flame anche al Lab?
Nessun problema a citare gli articoli.
Chi li ha proposti e chi li ha pubblicati non deve prendersela a male ma semplicemente portare le proprie ragioni.
Tanto mi sembra che i due limiti fra cui ci dibattiamo siano validi per tutti e che nessuno dei due sia “cattivo” in assoluto:
-
anche da un pessimo articolo può venire una buona discussione, ma è più facile che si generino flame
-
anche da un ottimo articolo può venire un flame, ma è più facile avere buone discussioni
Un ulteriore filtro, ma mi rendo conto di sollevare un problema, sarebbe quello di poter contattare il segnalatore in caso di dubbi prima della pubblicazione. Sono un po’ influenzata dal mio mestiere.Non credo che si userebbe molto come strumento ma certo le segnalazioni troll calerebbero.