Pubblicazione degli atti di moderazione
Tutto quello che accade (ogni singola segnalazione, ogni singola decisione e le relative motivazioni) viene verbalizzato dai moderatori, in modo da garantire continuità gestionale nel passaggio di consegne da un collegio all’altro. Di volta in volta, i tre moderatori in carica (che, lo ricordiamo, non si conoscono tra di loro, né sanno chi li abbia preceduti o chi li seguirà) registrano le proprie attività in una serie di documenti che lasceranno a disposizione dei collegi successivi. I documenti sono i seguenti:
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Verbale di moderazione: un documento dettagliato in cui vengono riportate le singole segnalazioni, le sintesi delle discussioni interne tra i moderatori e delle comunicazioni con segnalanti e segnalati, i provvedimenti eventualmente presi e le relative motivazioni;
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Storico delle segnalazioni: un elenco in ordine cronologico di tutte le segnalazioni, che riporta segnalato, segnalante, provvedimenti presi e sintesi delle motivazioni;
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Storico dei cartellini: un elenco in ordine cronologico delle sanzioni;
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Storico delle cancellazioni: un elenco in ordine cronologico in cui sono copiati i commenti rimossi dai moderatori.
Il parere dell’officina di hookii. Nelle ultime settimane, mentre cercavamo (come vi abbiamo spiegato qui) di mettere ordine tra le varie proposte di riforma emerse dal Lab, abbiamo avviato un confronto interno tra coordinatori e marmotte, cercando di concentrarci soprattutto sui potenziali punti critici di una pubblicazione - integrale o parziale - degli atti di moderazione. Ne riassumo qui i punti salienti, sperando che possa servire a stimolare la discussione. Ci tengo a precisare che non vuole essere un modo di indirizzare il dibattito in una direzione piuttosto che in un’altra: non sono delle conclusioni, ma degli spunti di riflessione, e l’obiettivo è discuterne con voi e capire cosa ne pensate, se e quanto condividete, e raccogliere i vostri pareri per metterli accanto ai nostri.
Va da sé che una pubblicazione integrale degli atti di moderazione non è praticabile, per comprensibili ragioni di tutela della privacy dei diretti interessati. Sarebbe possibile pubblicare gli atti dopo averli depurati non solo dai dati sensibili, ma anche dai riferimenti espliciti ai singoli commentatori in causa.
Innanzitutto, ci sono delle difficoltà pratiche: la sola verbalizzazione richiede molto tempo già adesso, e ne richiederebbe molto di più se fosse necessario renderla pubblicabile.
C’è poi una questione di opportunità, poiché per quanto i moderatori possano lavorare con attenzione nel rimuovere dati e riferimenti diretti, temiamo che l’identità degli interessati diverrebbe una sorta di segreto di Pulcinella: chiunque avesse assistito o preso parte alla discussione non avrebbe difficoltà a risalire all’identità dei soggetti coinvolti, e soprattutto per loro sarebbe automatico riconoscersi. Questo, nei nostri timori, potrebbe portare a un riacutizzarsi delle tensioni e alla nascita di un flusso continuo di processi su piazza non solo nei confronti dell’operato dei mod, ma anche nei confronti degli stessi commentatori segnalati e segnalanti. In uno spazio automoderato come hookii, che basa le proprie regole sul principio che la moderazione sia un elemento del tutto secondario e accessorio, c’è insomma il rischio che una pubblicazione - più o meno integrale - degli atti possa portare le discussioni sulla moderazione a farsi oltremodo invadenti, col paradossale rischio di dare vita a uno spazio teoricamente automoderato, ma nella realtà dei fatti dominato dai processi pubblici e più in generale da un infinito, sfinente dibattito sulla moderazione. In questo senso, probabilmente, la trasparenza avrebbe senso soltanto se accompagnata dalla preventiva esclusione della possibilità di discutere in pubblico sui singoli casi oggetto di moderazione. In altre parole, dovremmo compensare un maggiore accesso alle informazioni con una rinuncia preventiva alla possibilità di discussione pubblica sulle stesse. E come potete immaginare non è una scelta semplice.
Una soluzione potrebbe venire dall’adozione di forme di trasparenza più temperate. La pubblicazione di dati statistici e in forma anonima, innanzitutto: un documento periodico che riporti il numero delle segnalazioni, la quantità di commentatori coinvolti e una sintesi dei provvedimenti presi.
Accanto alla pubblicazione delle statistiche, potrebbe forse essere utile rendere più esplicite le linee guida interne di moderazione, di modo che tutti siano più informati su regole, prassi e procedure adottate dai moderatori (da questo punto di vista, le discussioni hanno più volte evidenziato quanto i commentatori siano poco e male informati sul ruolo dei moderatori e sul loro modus operandi).
Anche sul piano della pubblicazione degli atti è probabilmente possibile individuare delle vie di mezzo che garantiscano un maggiore grado di trasparenza, salvaguardando al contempo la privacy dei diretti interessati e il quieto vivere di hookii. Voi cosa ne pensate, e come vi comportereste? Cosa rendereste pubblico, e in che modo? Quali conseguenze pensate potrebbe avere la pubblicazione, sia per l’effettiva efficacia della trasparenza, sia per le eventuali ripercussioni sula discussione pubblica e sugli equilibri quotidiani del sito?