Il Lab è aperto!

Votazioni e processo decisionale


#1

Non esiste ad oggi un processo condiviso che permetta di rivedere le regole del sito. Discutiamo qui di quale dev’essere il processo legislativo di hookii.


#2

Supplicando, invoco una moratoria almeno per l’1 gennaio.


#3

Vabbè però. E gli asterischi no perchè se ne parla al lab, al lab no perchè per pietà è il primo gennaio. E poi sembra che il problema sia la mancata partecipazione…


#4

Mah, credo che la risposta sia dovuta ad una sovraesposizione, non ad un diniego reale.
Personalmente apprezzo tutte le proposte costruttive, e questa mi sembra che lo sia (quella degli asterischi mi sembra sia stata una proposta distruttiva, invece, ma ammetto di averla scansata per via delle vacanze).
Però dopo aver creato, anche ma certo non solamente per la polemica degli asterischi, un clima sgradevole e inacidito, una discussione e una votazione non sono la prima cosa che viene voglia di fare, specialmente a chi ci si trova coinvolto volente o nolente.

Detto questo, le regole del sito sono già state riviste una volta.
Il metodo è stato quello di una discussione al Lab, una rielaborazione delle proposte venute fuori dalla discussione, ed una votazione.
Vogliamo rimettere in piedi questo meccanismo o pensavi a qualcosa di diverso?


#5

Considerazione fuori dai denti: siamo tutti a perculare la democrazia diretta e lo svilimento del valore dell’esperienza nell’amministrazione della cosa pubblica. Poi tocca a noi amministrare una cosa, e cosa proponiamo? La democrazia diretta e i moderatori volontari a rotazione.

Vorrei che ci fosse (come c’è) un’assemblea che elegge il Consiglio, e il Consiglio poi amministra hookii nel bene e nel male (anche nominando dei mod palesi e con diritto di intervenire spontaneamente); e a fine anno si vota se tenerli o cambiarli. Vorrei che il Consiglio fosse composto di persone con una lunga e varia esperienza di community online alle spalle, oltre che giustamente di avvocati ecc. per le questioni più tecniche.

La democrazia diretta è quella grazie a cui dopo due anni siamo con regole che andrebbero bene per un club di lord inglesi, quali evidentemente non siamo. Cerchiamo di far tesoro dell’esperienza e passiamo a una forma democratica che preveda la delega a chi ne sa di più di come funzionano certe dinamiche online.

Scusate se sono andato un po’ OT.

EDIT: Si dice nel Bar che si sia pensato di togliere all’associazione la responsabilità di gestire il sito, per evitare che gli associati siano privilegiati nel determinare il corso democratico. Allora facciamo che si elegge (tramite Lab?) un comitato direttivo del sito.
Il Lab, dimenticavo di dirlo, rimarrebbe come strumento per discutere insieme dei problemi, lasciando al comitato la responsabilità di introdurre materialmente le modifiche.


#6

Io ti consiglierei molto serenamente di leggerti un pochino l’archivio del Lab, forse non ti rendi conto ma tutto quanto si è creato è stato fatto di comune accordo tra gli utenti e tra chi ha deciso (troppi pochi utenti per i miei gusti) in questo ultimo anno di partecipare alle discussioni al Lab, c’è tutto un percorso che è stato fatto, un organo direttivo votato, gruppi di lavoro che cercano di mandare avanti la fazenda, si è fatto il possibile con i mezzi e gli utenti a disposizione, mi sembri cadere dall’albero.
Chi non è associato o non fa parte di questo organigramma non può vedere, ma forse leggendo i trascorsi può comprendere che c’è molto movimento invece.
Tutti vogliamo un’infinità di cose, ma ci dimentichiamo che qui è tutto su base volontaria, persone che hanno una vita, a cui sottraggono tempo e che spesso, non mi riferisco a te, vengono trattate con sufficienza.


#7

Non cado dall’albero. Guardo semplicemente ai risultati che non ci sono. Il trollaggio aumenta, le discussioni mandate in vacca aumentano, i flame selvaggi aumentano, e gli utenti storici progressivamente perdono contegno.
“Si è fatto molto”: non è vero. Diciamo che sono stati spesi molti sforzi, ma il risultato è poco.


#8

Scusami Rhesus, ma non è questo il topic giusto dove discutere di questi temi. Grazie.


#9

Per me può andare bene, quello che però manca è un processo continuo. Ci dovrebbe essere un modo per modificare o integrare le regole senza che questo sia vista come un’eccezione.


#10

Non ho capito perché. Qui si chiede come si cambiano le regole, e io dico che bisognerebbe dotarsi di uno strumento diverso dall’attuale (anche) per cambiare le regole. È slightly OT ma c’entra. Poi fate vobis.


#11

siamo tutti a perculare la democrazia diretta e lo svilimento del valore dell’esperienza nell’amministrazione della cosa pubblica.

Io parlerei per me. :slight_smile: (ok, perlomeno se si tratta di un po’ meno di tre milioni di persone)

In ogni caso permettetemi, mi sfugge lo scopo di questo thread (NB lo leggo come un “non esiste un processo PRECISO”, le discussioni hanno effettivamente causato modifiche del regolamento). Se questa cosa viene sentita, non sarebbe il caso di aprire un thread per discutere proposte concrete su come modificare la situazione? Se no finisce si discute sulla percezione della faccenda…


#12

Procederei in maniera speculare alle regole che ci sono per l’associazione. Una votazione all’anno, con ordine del giorno proposto al lab, in materie che possono creare problemi di gestione ordinaria si deve fare un salto di fiducia verso chi operativamente gestisce giorno per giorno la baracca e fidarsi dei loro argomenti se pongono il veto (una sorta di preverifica, per evitare che si proponga che ci sia uno schiavo che debba leggersi tutti i bar da mattina a sera).
Le proposte di modifiche vanno poste un mese prima della votazione, in modo che ci sia spazio di discussione ma non una confusione dei vocianti


#13

Un proposta coerente. Secondo me un intervento una volta l’anno darebbe al sito una struttura troppo statica, e si sarebbe nell’impossibilità di reagire tempestivamente a mutate condizioni. Mi sembra più ragionevole una volta ogni tre mesi.

Non sono d’accordo con il potere di veto: le persone che “operativamente gestiscono la baracca” cambiano in continuazione, hanno idee diverse e impegni diversi. Entrare nel merito di chi potrebbe mettere il veto su cosa è impossibile.


#14

Se proprio vogliamo formalizzare il processo attuale io direi di fare così.

Ogni utente può proporre modifiche al regolamento di hookii, per ognuna delle sue tre parti.
Per farlo deve aprire un argomento nel Lab con i nuovi articoli che propone e quelli che andrebbero a sostiuire.

La discussione in quell’argomento rimane aperta per due settimane, prorogabile a discrezione dei responsabili del Lab se la discussione non può dirsi conclusa.

A discussione chiusa, i responsabili del Lab comunicano quando si terrà la votazione, che avrà durata di una settimana, e le modalità.

In presenza di sufficienti proposte, i responsabili del lab devono garantire almeno 3 votazioni all’anno.


#16

La modalità di gestione delle decisioni finora seguita è stata:

  1. apertura di uno spazio di discussione (da quando esiste, al Lab)

  2. riassunto delle proposte emerse

  3. votazione (da quando esiste il Lab, la votazione è riservata agli utenti iscritti al Lab)

La procedura sembra sensata e nessuno ha posto obiezioni sostanziali in merito (vedi punto 2), perciò verrà mantenuta. Quindi faccio un riepilogo della situazione.

Chi propone cambiamenti:

  • tutti gli iscritti al Lab

Chi fa il riassunto delle proposte emerse:

  • tutti gli utenti di buona volontà o, in assenza, chi gestisce il Lab

Chi indice le votazioni:

  • l’Associazione, attraverso il Consiglio Direttivo, usando il Lab come spazio di votazione

Chi vota:

  • Dal momento che l'Associazione hookii è responsabile del sito (ma non coincide con esso), alcune decisioni possono essere riservate agli iscritti all’associazione. Le altre, fra cui la moderazione, continueranno ad essere aperte a tutti gli iscritti al Lab.

Le questioni aperte:

Mi sembra che l’unica modifica significativa di questo procedimento emersa da questa discussione riguardi la periodicità del processo decisionale.

Per quanto riguarda l’Associazione, sono previste per legge e verranno fatte le assemblee ordinarie.
Per tutto il resto, i cambiamenti vanno discussi, elaborati e votati quando servono, le revisioni periodiche servirebbero solo ad accrescere la burocrazia in mancanza di materiale su cui discutere.

Ha più senso porre delle tempistiche riguardo alla discussione e sintesi degli argomenti proposti, ma anche qui, vista la gran varietà degli argomenti che può spaziare dal color glicine dello sfondo a decisioni sui principi guida fondamentali, mi sembra difficile stabilire dei termini stringenti. Alcune decisioni vanno masticate a lungo prima di essere inghiottite.

Lascio quindi aperto questo thread per la discussione esclusiva sulla questione aperta, ogni altra divagazione verrà cancellata.


#17

Mi trovi d’accordo su tutto tranne che su due punti:

  • tempi certi: a mio avviso dovrebbero esserci dei tempi definiti, non necessariamente stringenti, entro il quale si deve procedere alla votazione. Altrimenti il CD ha un potere di veto camuffato da potere di calendarizzazione. A me personalmente può andare bene anche il potere di veto ma chiamiamolo così e facciamo in modo che sia esplicito in modo da responsabilizzare il CD. La calendarizzazione dovrebbe essere invece obbligatoria.

  • riassunto: questo punto non mi è chiaro. Come si giunge ad una proposta di legge condivisa? Se a me non va bene come è stata riassunta la discussione, magari segando una proposta sgradita che non si vuole far arrivare al voto?


#18

Sono d’accordo, ma trovo difficile formulare una definizione che dia tempi certi e contemporaneamente lasci la dovuta elasticità. Si accettano proposte.

Risposta mia: col tempo.
Quello che ho scritto sopra è un esempio di riassunto. Non ho chiuso la discussione ma ho tirato le fila, e da lì si può ripartire, se qualcuno crede che non vada bene l’interpretazione o che ci sia da aggiungere altro: lo fa e se ne tiene conto, al limite anche con un processo iterativo. Alla fine chi indice le votazioni fissa un testo su cui votare, ma il riassunto è uno step intermedio, non quello finale.
Mi dira: non c’è comunque un margine di discrezionalità lasciato al CD in tutto questo? certo, è così. Non vedo come potrebbe essere diversamente.
Ma i soci possono sempre cambiare il CD alla prossima assemblea.


#19

Sui tempi certi la mia proposta resta quella di cui sopra: garantire un numero minimo (2,3 o 4) di votazioni all’anno, piuttosto che delle scadenza “ogni tot mesi”. In questo modo chi poi deve gestire le procedure di voto ha più libertà nel farle coincidere con i propri impegni nella vita reale.

Introdurrei anche un limite annuo al numero di proposte che ogni utente può avanzare, o in alternativa, la facoltà da parte del CD di revocare questo diritto.

Sulla questione riassunto, definizione del testo su cui votare, proporrei di resposabilizzare il proponente in questo modo:

L’utente che apre la discussione proponendo la riforma aggiorna, in chiusura del dibattito, il proprio post originario includendo il testo definitivo sul quale vuole che si voti. Eventuali proposte di segno diverso o che comunque il proponente non vuole includere nella propria proposta, devono essere esplicitate nella stessa maniera ed evidenziate come proposte su cui si chiede di votare nella discussione stessa.

A questo punto, il CD valuta le proposte e applica o meno il suo potere di veto, in modo da evitare che vengano messi ai voti proposte che se approvate costituirebbero un grave danno al sito (ad esempio creando un regolamento autocontraddittorio e quindi inapplicabile), e indica uno o più responsabili per la votazione.

Se la proposta è una sola, si vota quella con un semplice si o no. Se ci sono proposte concorrenti, vengono votate come alternative e ne può quindi essere approvata solo una. In ogni caso deve essere prevista l’opzione di conservare il regolamento esistente.

In questo modo, mi sembra, diventa interesse di chi propone cercare un consenso ampio e un preventivo parere del cd.


#20

Ecco, io proprio questa esigenza di votare regolarmente, addirittura fino a 4 volte l’anno, proprio non la capisco. Per quello che posso vedere ci sono due tipi di votazioni:

  • votazioni su regolamenti dell’associazione, e in generale riguardo la gestione del sito
  • votazioni su modifiche ai suddetti, per eventi nuovi e imprevisti

Per il primo tipo, una volta che ci saremo assestati, perché mai dovremmo votare ancora? Che facciamo, rivotiamo lo stesso set di regole, che sperabilmente funziona, ogni tre mesi, giusto per verificare che siamo tutti d’accordo nel mantenerle? Mi sembra del tutto assurdo.

Per il secondo tipo, proprio per il fatto che si tratta di modifiche o decisioni da prendere in seguito a fatti nuovi, che senso avrebbe stabilire votazioni regolari ogni tre mesi? Di nuovo, abbiamo già un percorso condiviso che si basa sull’accertamento del problema (es. la moderazione), sulla discussione di nuove regole, sulla votazione di proposte specifiche e sul loro enforcement se approvate.

Quindi eviterei nel modo più assoluto di legarci mani e piedi a una burocrazia così opprimente, ma soprattutto inutile. Anche perché abbiamo già in programma due incontri annuali, se ci sono cose da votare quello è il momento.


#21

Per la verità nemmeno io vedo la necessità di normare la regolarità del voto, ma visto che era emersa come esigenza provavo a dare una risposta che non legasse a delle scadenze troppo rigide.

L’idea chiaramente è di votare solo in presenza di proposte di riforma che abbiano il benestare del cd. Onestamente dubito che ne avremmo per riempire più di due votazioni l’anno. Forse una potrebbe pure bastare.

Infine, chiarisco che la mia idea vale solo per i regolamenti del sito e non per l’associazione e prevede diritto di voto anche per gli utenti non soci. Quando l’associazione e il meccanismo di iscrizione sarà compiutamente avviato si può vedere se restringerlo ai soci.