Il Lab è aperto!

In che direzione devono andare gli interventi della moderazione?


#520

Salve a tutti.
Ho letto diversi thread sulla moderazione, ultimamente sono stato latitante essendo in ferie e mi sono goduto leie vacanze, questa è la ragione per cui non ne so molto su queste discussioni in Lab.
Su una cosa però penso di poter dire qualcosa:
Ho già visto discussioni simili e raramente hanno portato a qualcosa di buono. Se alcuni utenti richiedono un intervento più attivo e severo della moderazione secondo me questo creerà maggiore distacco, posto che comunque si tratta di un sito tenuto in piedi grazie al volontariato e che non può essere un lavoro. Io non blocco nessuno, se qualcuno scrive cose che non mi piacciono o non condivido passo oltre, questo posto non può sostituire la vita reale ed in effetti non lo è nemmeno.
Salvo casi di insulti e ingiurie secondo me la moderazione deve essere uno strumento usato con parsimonia, altrimenti il sito si svuoterà gradualmente per lasciare spazio ad un sito morto, con discussioni poco interessanti e attraenti.
Negli altri casi ci dovrebbe essere un po’ di tolleranza, nessun secondo me può pretendere in ultima istanza di detenere il monopolio della liceità dei commenti, più o meno offensivi in base alla propria sensibilità, quindi secondo me è più un discorso di consapevolezza e maturità di noi utenti.


#521

Per me è un grande problema e motivo della mia disaffezione


#522

Ti dico la verità: io volevo impostare il mio intervento su questo ma discutendo mi sono resa conto che quello che io davo per scontato non è condiviso e che quello che io vedo come razzista o omofobo è visto da altri come opinioni legittime.

Sulla base di questo, si può che decidere che questa comunità non ci piace più e prenderci una o più pause @ChiaraS, evitare ogni argomento potenzialmente caldo @Percival (non voglio dire che Percival eviti le discussioni perchè infatidito esattamente da quello che infastidisce me) oppure quando ne abbiamo la forza e la voglia ricordare che secondo noi (uso il noi perchè mi sembra che la nostra sensibilità sul tema è simile, dimmi pure se ti infastidisce) quella opinione è omofoba, razzista etc. Partendo dal presupposto che la nostra sensibilità in questa comunità non è universale


#523

Mi sono iscritta a Hookii (sia come utente del sito che come socia) condividendone gli scopi che sono dichiarati nell’articolo 2 dello statuto. La discussione è stata molto interessante per me e ringrazio tutti quelli che hanno avuto voglia di partecipare e che ancora scriveranno. Mi piace lasciare qui questo articolo, che spiega, meglio di come potrei fare io, come mai sono qui e perché mi piace lavorarci dentro. Personalmente, finchè questi scopi vengono perseguiti, vale la pena stare qui. Per me, se questi scopi passano di moda, vale la pena che io valuti se questa associazione fa per me (e, devo dire, l’ho già fatto in passato).

Articolo 2 – Scopo e oggetto sociale
2.1) hookii è una libera Associazione tra cittadini che nasce con lo scopo di concorrere a creare un’opinione pubblica critica e informata dei fatti.
L’Associazione ha come principi cardine la partecipazione attiva alla diffusione e all’analisi critica delle informazioni attraverso lo scambio aperto di informazioni, il libero confronto tra le diverse opinioni, e la verifica dei fatti intesi come strumenti essenziali per la salvaguardia della libertà d’opinione e della neutralità dell’informazione.
Tali principi sono ritenuti indispensabili per la costruzione di una società fondata sul pluralismo e sulla promozione della persona e la loro promozione è concepita come attività critica cooperativa, da svolgersi valutando, tra le notizie e le analisi pubbliche sulle stesse, quelle che più si attengano al principio di aderenza ai fatti e che meglio concorrano alla formazione di una pubblica opinione correttamente informata e consapevole.
La lettura, l’analisi critica delle informazioni e il libero scambio di opinioni, sempre intese come attività cooperative e non eterodirette, sono quindi il cardine dell’attività istituzionale dell’Associazione, e si concretizzano nella condivisione delle informazioni e nella creazione partecipata e cooperativa di uno spazio condiviso nel quale sia possibile e auspicabile il confronto tra visioni diverse e variamente declinate per forma e contenuti, sempre però nei limiti del rispetto del prossimo, della mediazione reciproca e della buona informazione.

2.2) L’Associazione è legata al sito internet omonimo, inteso come spazio collaborativo, di dialogo e di divulgazione culturale, i cui principi generali sono la salvaguardia della pluralità delle opinioni e l’assenza di moderazione preventiva nel commento delle notizie. Attraverso il suddetto sito, aperto alla partecipazione pubblica anche di soggetti esterni all’Associazione sia per il libero contributo a commento delle notizie, sia per la proposta e la segnalazione di notizie e argomenti di discussione, l’Associazione intende sviluppare una cittadinanza attiva nella fruizione dell’informazione, stimolando il pubblico a esigere dal giornalismo pratiche di correttezza, puntualità, precisione, trasparenza nelle fonti e onestà intellettuale nella gestione e selezione delle notizie. Tale sviluppo si concretizza: nel commento delle notizie e nella promozione di una sana e costruttiva interazione tra i lettori e gli organi di informazione; tramite la promozione nei lettori della selezione delle fonti più accurate; nella critica dell’offerta informativa italiana e internazionale.

2.3) Finalità dell’Associazione, oltre a quelle sopra elencate, sono: la manutenzione ordinaria del sito omonimo e delle eventuali piattaforme tecniche ad esso correlate; la salvaguardia e la promozione, attraverso il suddetto sito, dei principi generali indicati ai precedenti paragrafi, sia attraverso il libero contributo dei singoli soci e della cittadinanza tutta sul piano dei contenuti pubblicati sul sito, sia attraverso l’installazione, la gestione e l’implementazione di strumenti che permettano lo sviluppo del sito e il sostenimento delle spese sociali correlate, sia attraverso la collaborazione con altri Enti, pubblici o privati, aventi medesimo fine istituzionale.


#524

Se per me concetti che sono pacifici (nel senso di scontati) vengono visti come assurdi e regolarmente minimizzati, con tutto il circo che ci va intorno da anni, ripeto, non ci sono gli anticorpi (moderazione, altri/e utenti ecc), non è aria per me, e non lo è per altre utenti con cui nel frattempo ho avuto uno scambio di pensieri.


#525

Altri utenti nel senso che non commentano più su hookii?


#526

A una certa, si arriva alla saturazione.


#527

non è giusto minimizzare il disagio, ma allo stesso tempo bisogna che tutti facciano un po di autocritica.
I flame, la violenza verbale, gli strawman non hanno un solo colore e una sola forma.

E non basta la bella prosa per essere meno stronzi.
Le discussioni si possono avvelenare in modi diversi.
Gli insulti alla Siviero in teoria valgono quelli a Renzi, Salvini e agli imprenditori.
Un merda vale un verme nella testa.
Un invito a tenere chiusa la bocca vale il desiderio di spaccare i denti.
I barbuti valgono le camomille.

Di nuovo, autocritica, gli unici commenti che possiamo sicuramente migliorare sono i nostri.
La moderazione invece spero sia ancora in fase di assestamento


#528

Mi fa piacere che usi la seconda persona plurale perché nelle tue sensibilità io mi ci rispecchio, ovviamente quelle che ho potuto percepire filtrate dal medium e dalla non conoscenza.
Rimanendo in tema, nel mio primo commento posso essere sembrato duro ed imperativo verso la moderazione e non è questo che volevo esprimere.
La premessa (mia, quella che cerco di ricordare ogni volta che sono iper critico verso hookii) è che dietro ad essa c’è una “banda” di volontari a cui io sono sinceramente grato per il lavoro che viene svolto e che non ritengo scontato. Come non lo è quello degli editor, del direttivo, insomma di chiunque investe del tempo personale per mandare avanti una roba che alla fine per me è speciale.
Ecco allora tutta la mia delusione se i moderatori non intervengono quando alcuni utenti si scagliano, con tutto il circo che li contorna e che muta a seconda degli argomenti (le dinamiche di approccio e attacco sono le stesse), sul malcapitato di turno. Sia essa una donna, un gay/lesbica/trans+, un migrante, un poveraccio, un romano, una milanese e via a continuare ché è chiaro il loro fine non è esprimere un’opinione ma attaccare il commentatore di turno, quello è l’obiettivo.
Infine vorrei che si andasse giù pesante con ban, sospensioni, quello che si vuole (proposte ne sono state fatte in questa discussione) perché la linea dura deve punire ovviamente non l’opinione dell’utente ma l’odio che riversa contro altri utenti, che poi siamo noi/loro.
Ho editato “obbiettivo”


#529

La moderazione dovrebbe incidere quando vengono messi in discussione quei principi, che sono anche i miei. Da tempo ho capito anche io che non è più aria per me, eppure non riesco a staccare perché c’è un sacco di bella gente qua dentro e la mia speranza è che quegli anticorpi riusciranno ad avere la meglio.


#530

Ammesso che io capisca bene il grafico, ad Agosto 2023 c’erano circa 400 utenti attivi sul sito:

Un certo numero sono probabilmente lurker (tipo me), ma assumiamo pure che non sia così o comunque che il loro parere sia scarsamente influente visto che “non partecipano”.

Al momento in cui scrivo questo messaggio, in questo thread Discourse conta 42 utenti, diciamo il 10% del totale. (Ignoro quanti siano invece i soci regolarmente iscritti, di nuovo assumiamo che essere socio sostenitore conti poco o nulla ai fini di decidere cosa debba diventare il sito).

Non mi pare che il 100% degli interventi che ho letto qui siano concordi sul fatto che serva “maggior severità nelle segnalazioni” anche se c’è una maggioranza non tanto silenziosa che continua a ripetere che il clima è irrespirabile, se continuiamo così si vedranno costretti ad abbandonare, e che comunque il problema sono sempre quei 4, 5, 10 utenti “che sappiamo tutti benissimo chi sono” (ergo nessuno scrive i relativi nick).

Ovviamente non sappiamo ancora quali saranno le decisioni (mi pare che si sia concordi solo sull’illustrare meglio le decisioni dei moderatori, trasparenza sulla durata di eventuali ban etc.).

Ho qualche riserva sul processo decisionale, diciamo: un sito con 400 utenti cambia le proprie regole sulla base di reclami di una 30na di utenti (oltretutto manco tutti concordi, perché appunto qua è tutto un “perché non avete cancellato X?!”, “Volete cancellare X, ma invece Y e Z li cancellate subito”) e le fa votare a … boh? 80 soci?


#531

e che comunque il problema sono sempre quei 4, 5, 10 utenti “che sappiamo tutti benissimo chi sono” (ergo nessuno scrive i relativi nick)
Ti rispondo che non ritengo utile fare i nomi quando questi sono noti, da parte mia però, e lo ho scritto precedentemente, c’è sicuramente una colpa. Ho chiaro il regolamento e la prima forma di tutela non solo mia ma dell’intera comunità è la segnalazione via mail. Se non scrivo nulla ho poco da rimostrare, il più delle volte per reale mancanza di tempo ma troppe altre volte perché la reputo una battaglia persa in partenza.
Quindi ti rispondo in merito all’altro punto che hai toccato, i numeri di hookii. Il principio che vorrei applicato non è la dittatura di una minoranza ma la tutela di quelle opinioni che essa esprime e io credo che la piega presa sia sempre più una caccia alle streghe. Concordo con @Cediglia che forse è il caso di non intervenire proprio in post che potrebbero potenzialmente rivelarsi “trappole”. Questo a mio avviso impoverisce però la discussione critica generale all’interno del sito stesso, venendo quindi meno ad un altro dei principi fondativi/regole riproposti prima da @Kenmare.


#532

tra parentesi (non so più dove questa cosa era venuta fuori) il numero di utenti si assesta al numero pre-pandemia. più o meno siamo sempre gli stessi, utenti vanno e utenti vengono. sarebbe una bella considerazione da fare, quanto il periodo di questi ultimi anni/mesi con una guerra e una pandemia abbia contribuito a fomentare il clima meno tranquillo che è percepito da alcuni, anche se nei thread specifici sul covid e sulla guerra forse la moderazione non interviene o non è dovuta intervenire più di tanto


#533

Il mio punto, tra gli altri, e’ che se chiedi ai 42 utenti che si sono espressi finora qui una lista di 10 nomi di utenti che andrebbero sanzionati sulla base del pregresso, se non addirittura espulsi, sono pronto a scommettere otterresti… 42 liste diverse. Non totalmente diverse, certo, alcuni saranno presenti nella maggioranza delle liste, credo, ma dubito che ce ne sia anche uno solo votato da tutti e 42.

Per cui questo artificio retorico in stile “i continenti del pianeta terra sono 5 e non e’ il caso di stare a nominarli tutti ogni volta” mi pare far leva su una certa ambiguita’: tutti sono convinti che il problema sia causato da una minoranza anche molto piccole di teste calde. E allora perche’ non facciamo una bella lista condivisa, li banniamo per sei mesi e vediamo se magicamente l’aria torna respirabile?

Sei mesi sono troppi? facciamo un mese.

Le comunita’ si “autoregolano” anche con provvedimenti come l’esilio o la sospensione (temporanea) di certi privilegi. Qua mi pare che invece si insista sul cesellare all’infinito lo statuto associativo (e le regole di ingaggio dei moderatori). In questo modo si continua a portare avanti questa narrazione condivisa che il posto sarebbe il Paradiso In Terra se non fosse per quattro mele marce.

Che prima o poi, a forza di rivedere la punteggiatura del regolamento sicuramente si ravvederanno (anche se sotto sotto preferiremmo che si levassero dai coglioni) in modo che noi Utenti Illuminati potremo continuare serenamente il nostro civilissimo dibattere su quanto Salvini (e chi lo ha votato) non siano nemmeno veramente esseri umani.


#534

Io ti direi che una guerra o una pandemia sono eventi di portata tale per cui - pur mantenendo un ampio spettro di opinioni sul tema - sono un po’ difficili da prendere alla leggera o semplicemente ignorare: ci toccano tutti, che sia l’obbligo della mascherina o l’aumento dei prezzi di certi beni.

Non so se “La vittimizzazione secondaria”, giusto per citare il tema caldo del momento (secondo qualcuno che non e’ manco su Hookii, ma che in qualche modo ci impone la propria agenda), abbia proprio le stesse caratteristiche.


#535

Scusatemi l’aziendalismo.
Chiedo a chiunque: il processo decisionale per decidere “come andare avanti” è prerogativa dei soci? (secondo me dovrebbe esserlo, d’altronde loro ci mettono i dobloni).
Se è così immagino che il loro scopo, oltre a mantenere la community, sarà quello di allargarla e attirare nuovi utenti.
Date queste premesse, che io per primo non so quanto siano corrette ma che al momento tengo per assodate, che tipo di utenza pensano o cercano di attrarre?
Mi sembra di essere in una di quelle ditte con la cassetta per i consigli.
Sicuramente da questi 500 messaggi sarà venuto fuori qualche spunto. Chi può decidere decida, gli altri si adegueranno.


#536

Sulla lista non ho altro da aggiungere, scusami è un mio limite.
Da utente illuminato mi aspetto che la moderazione intervenga se viene apostrofato come subumano un utente perchè salviniano. Esprimersi invece su Salvini stesso anche in maniera volgare la ritengo una opinione, personale, non condivisibile ma sicuramente non sanzionabile.


#537

quindi si puo fare lo stesso con una femminista e la Siviero?


#538

E’ pacifico per la Siviero come per qualsiasi personaggio pubblico, che sia femminista, fascista, pastafariano o crudista.


#539

La lista di Schrödinger, insomma: sappiamo tutti che sono sempre i soliti 5 (o 8 o 12) utenti, ma finche’ non apriamo la scatola non possiamo dire chi siano veramente.

Possiamo almeno piantarla di usare l’argomento del “sappiamo tutti benissimo chi sono”?