Eh, capisco, è difficile definirlo in anticipo, però una qualche forma di limite ci dev’essere. Non è che smettiamo di camminare perché tanto non riusciremo mai a raggiungere la tartaruga…
In che direzione devono andare gli interventi della moderazione?
rispondo qui per mia imbranataggine al tuo commento sopra.
Anch’io lascerei gli attacchi alla polizia locale. Però è ovvio che implica che restano anche i (presunti) razzisti misogini omofobi eccetera.
Perché se la sensibilità personale non può diventare la colonne d’Ercole che guai ad andare oltre, e concordo che no, deve valere per tutti. Compresi gli atteggiamenti sprezzanti e davvero privi di voglia di dialogare di parecchie persone qui dentro, che te la pongono come O mi dai ragione o sei un sottosviluppato.
ma non è politicamente connotata, lo dice bene @Qwerty, si trova dappertutto. per quello dico o tutti (ma è obiettivamente difficile trovare un limite e una quadra, qui siamo in 10 e non la troviamo figurati in 400) o nessuno e in questo caso o si modera alla maniera dei forum col lanciafiamme solo sulla forma e non sui termini o si lascia passare tutto tranne quello che può mettere in seri casini (reati, porno, gore)
no, ok, però se lo dobbiamo scrivere in un regolamento il limite ci vuole. la realtà può anche essere un continuum ma i regolamenti no, non sono fatti per quello
Mi pare di capire che dopo 667 e rotti commenti non siamo riusciti a venirne a capo con diversi equivoci tutta i vari utenti, primo tra tutti quello della "censura. E dubito che ne verremmo mai capo stando le premesse di questa discussione e differenze di vedute, anche importanti, tra i vari ari utenti intervenuti.
Quello che avevo da dire l’ho detto e ringrazio gli amministratori del sito per la pazienza,.
Sulle decisioni del sito, me le farò andare bene e continuerò la frequentazione del sito come ho finora fatto, cioè che la mia libertà finisce dove inizia quella dell’altro e viceversa, dato che sono un libertario e anarchico.
Ci sentiamo su hookii
Il suddetto stamattina ha ripostato l’esatto identico messaggio che era stato oggetto di moderazione cancellato 11 giorni fa, al tempo del mio commento. Anche stavolta in un articolo che nulla c’entra con la sua vomitata.
Quante altre dimostrazioni serviranno per capire che cancellare commenti e basta non serve a niente?
@martino quando dici a @francysar
Secondo me il punto sollevato da @Cediglia è sensato: la tua visione della moderazione è legittima ma è in contraddizione con le linee guida. Se prevale questa visione, vanno cambiate le linee guida.
Ora il punto H è:
L’utente accetta di non pubblicare commenti il cui contenuto:
(…)
H. degradi gli altri sulla base di sesso, razza, classe, etnia, origine nazionale, religione, orientamento sessuale, disabilità o altra classificazione di genere;
Secondo me bisogna intendersi su cosa vuol dire “gli altri” e cosa vuol dire “degradare”. Altrimenti il punto H, se inteso nel modo più largo possibile, diventa praticamente un manifesto politico. Mi sembra che fino ad adesso la moderazione non abbia mai inteso H in modo particolarmente largo, anzi l’interpretazione sia stata piuttosto restrittiva. Giustamente altrimenti è un gran casino e diventa mooolto opinabile cosa e quanta roba ci finisca dentro, altro che i commenti di epimeteo (e per me i peggiori erano giustamente moderabili)… Magari l’interpretazione attuale applicata dalla moderazione non è tanto restrittiva quanto la intenderebbe @francysar, ma è comunque piuttosto restrittiva, mentre @Flora e @Cediglia mi pare di capire che la vorrebbero molto più larga di adesso.
Se vuoi la mia domanda è: potenzialmente, a seconda di come si interpreta H, H è stato in conflitto con l’applicazione pratica della moderazione anche in passato. Sarebbe il caso di farsi una domanda su questo. Io mi sono letto tutte i pippotti che son stati fatti fin qui e vi lascio con qualche pensiero:
-
Ho letto con grande interesse l’ultimo scambio fra @Qwerty e @francysar sul fatto che si possa o non possa dire “femministe scrofe, padroni di merda, africani schifosi, sivieromerda renzimerda etc etc”. Tendo a concordare di più con @francysar e @Cassa, allo stesso tempo penso che commenti che dicono veramente solo quello aggiungano pochissimo alla discussione e siano più che altro uno sfogatoio quindi capisco la posizione di @Qwerty . Basta che siamo però tutti consapevoli che eliminare queste cose quando sono uno sfogatoio a zero valore aggiunto richieda un grosso grado di interpretazione del contesto da parte di chi ripulisce. Ci può anche stare ma è un lavoro farlo, e il cui risultato lascerà un sacco di gente scontenta, perchè tendenzialmente di queste cose tutti notiamo solo il sottoinsieme che ci da’ più da fastidio e non ci si rende pienamente conto di quante ne girino se incominciamo a trattarle in modo “neutro e allargato”; e aggiungo non ci rendiamo ben conto di quanti commenti contengano anche sfoghi di questo tipo in mezzo al resto.
-
Penso che quella dei limiti relativamente automatici sia un’illusione, sia che diventiamo più restrittivi sia che lo diventiamo meno.
-
Esempi di diventare più restrittivi: @Flora prima dice che il problema non è il turpiloquio di per sè, ma il fatto di usare un linguaggio escludente (negro lesbicona etc). Alla domanda ma quindi quale solo le linee guida e chi le stila la sua risposta è “Io chiederei ai moderatori del Post. Scherzo ma voglio dire ci sono ennemila spazi moderati in questo modo, non sarà una cosa impossibile.” Risposta secondo me indicativa: il post è andato in pre-moderazione, e secondo me tutti gli spazi che moderano così in realtà lo fanno con una linea politico editoriale precisa, che è proprio quello che hookii non vuole fare. Quindi boh, non so è impossibile, sicuramente è molto meno facile di come lo si dipinge e sopratutto non c’è una proposta pratica su come farlo. @Cediglia fa gli esempi con le frasi sui negri e secondo me dalle risposte si capisce molto bene che c’è comunque un grosso problema di valutazione del contesto. Da una parte censurare la parola “negro” è assurdo, e dall’altra quegli stessi concetti possono tranquillamente venire espressi anche senza usarla. Moderiamo solo l’intersezione delle due cose? Ovvero se qualcuno vuole esprimere concetti “spiacevoli”, almeno che si sforzi di farlo in modo educato e non verbalmente violento? Se ne può anche parlare, ma è molto lavoro, molto opinabile e non mi è chiaro che sia questo il risultato voluto, visto che il contenuto che io interpreto come razzista, misogino o vattelapesca anche se espresso con perifrasi ci sarà comunque. Chiedo esplicitamente: è questo che si immagina? E quanto è distante dalla moderazione attuale, che credo che molte di quelle frasi se segnalate probabilmente le eliminerebbe già? Tenete presente che è molto facile generare esempi di “questo fa proprio schifo”, molto più difficile immaginare tutti i contenuti ambigui che stanno sul confine dello schifo.
-
La moderazione meno restrittiva non è più facile in quanto più automatica, ma per un motivo molto più semplice: primariamente che c’è meno roba da valutare, secondariamente che anche i contesti da valutare sono in media un pelino più semplici. Più allarghi, più roba da valutare c’è e più i contesti e le intenzioni diventano ambigui.
-
Boh, io in tutto questo continuo a pensare che lo statuto vada benissimo cosi, e pure l’interpretazione attuale della moderazione sia tendenzialmente buona, nella pratica, sopratutto se la mole di lavoro è adeguata all’organizzazione. Le cose vanno immensamente meglio di qualche anno fa quando invece la moderazione andava inevasa, per me il gruppo che se ne occupa fa un lavoro a dir poco fenomenale. E anche allora c’era il problema dei flame, insulti, contenuti spiacevoli c’era tanto quanto, anzi peggio, io questa mitica età dell’oro che invece ora hookii fa schifo non me la ricordo proprio, anzi ricordo litigi dal giorno zero.
-
Per me l’interpretazione attuale è: eliminazione certa di attacchi, insulti e qualificazioni personali diretti, intervento in altri casi per fermare flame e sfogatoi senza contenuto solo in casi particolarmente smaccati - e così si interviene o si limita anche qualcuno dei casi peggiori descritti da @Qwerty.) Qualsiasi ragionamento teorico, invece, a parer mio è lettera morta fino a quando non ha un meccanismo di traduzione nella pratica che non sia peggiore della situazione attuale e che non generi una mole di lavoro ingestibile.
PS. Secondo me restano valide alcune proposte e suggerimenti fatte in lab la settimana scorsa: chiarimento degli interventi di moderazione in testa alla discussione e/o agli interessati se vengono comminate pene; allargamento degli strumenti di azione, con sospensioni orarie e con uso funzioni di “raffreddamento” delle discussioni, etc etc.
Ciao, quando ho fatto l’esempio che esistono molti altri forum moderati cosi’ penso a certi subreddit che seguo dove regole simili sono applicate. Non so pero’ con che meccanismo esattamente e non sono sicura che ci sia una “linea editoriale dietro”. Sono comunque consapevole che una interpratazione più estesa del regolamento implica una maggior mole di lavoro - anche di interpretazione del contesto, chiaro.
Mi è venuta in mente una cosa, sulla questione “gente che si pone in maniera irritante ma restando dentro i limiti della moderazione”: tipo molte cose (così faccio nomi e cognomi, prendi nota Marisa!) di @Omotto e @ToscanoIrriverente, o stamattina c’era uno che aveva postato un tweet della Siviero nella discussione dell’articolo sulla preistoria. In quei casi, si potrebbe dare mandato ai moderatori di intervenire lo stesso, senza cancellare i commenti, semplicemente con uno di quegli avvisi “vi ricordiamo di blablabla”: insomma, una sorta di “aoh, stai rompendo 'r cazzo” della moderazione. Però bisognerebbe aggiungerlo al decalogo, perché giustamente non puoi intervenire su cose che non sono oggettivamente delle violazioni del regolamento esistente.
Citazione
“gente che si pone in maniera irritante ma restando dentro i limiti della moderazione”
ma è impossibile, lo dici pure tu, valutare la maniera irritante in modo oggettivo. Proprio impossibile, dipende da chi legge
In realtà la moderazione avvisi così li da’ già (o proprio fatto ieri due segnalazioni di commenti che scadevano nell’insulto personale e hanno deciso di non cancellare ma di avvisare). Le linee guida già suggeriscono di astenersi da commenti con poco contenuto e alto tasso di litigio, forse avrebbe senso portare i suggerimenti su flame war, off topic, e commenti di sola botta e risposta senza contenuto aggiuntivo anche in un nuovo articolo del regolamento.
Eh ma che tipo di subreddit sono? Di solito sono posti in cui si parla a tema e chi è fuori tema gli viene mostrata la porta. Magari anche relativamente omogenei per opinioni, o comunque con un’idea precisa di quali siano le posizioni fuori dal coro che di nuovo vengono subito accompagnate alla porta. Sono luoghi di scambio generalisti in cui sono discusse anche opinioni molto lontane fra loro?
Però lo vedi quando si crea quel sottothread dove ce ne sono due o tre che si rimbeccano all’infinito e ti verrebbe da buttare una granata per farli smettere.
Mica c’è da imbastire una tesi accusatoria e con regolare processo definire i termini secondo i quali hanno rotto il cazzo. Li si avverte gentilmente che hanno rotto il cazzo, che non stanno aggiungendo nulla di costruttivo alla discussione o se nel mezzo di questa c’è qualcosa da salvare non si riesce a capire, perciò se vogliono continuare che lo facciano via mail o altro.
Poi vabbè, Toscano Irriverente andrebbe avvisato al primo post, ma è un caso speciale.