Il Lab è aperto!

La trasparenza


#1

La trasparenza

Fin qui si è deciso di operare nella massima discrezione: una volta ricevuta una segnalazione, si avvisa l’autore dell’avvenuta ricezione, si decidono gli eventuali provvedimenti da adottare, e nel caso li si comunica solamente al diretto interessato. Tuttavia, quello della trasparenza è un tema che salta ciclicamente fuori nelle discussioni attorno alla moderazione. Fermo restando che il modo migliore per comprendere le dinamiche della moderazione (e di conseguenza capire meglio quel che succede, e perché succede, quando i moderatori sono chiamati ad intervenire) sia farsi avanti e proporsi come moderatori a propria volta, proviamo ad ipotizzare dei differenti “livelli di trasparenza”, per individuarne assieme i pro e i contro e capire se e quanto sia il caso di rendere più trasparente l’attività di moderazione.

Report dettagliato. Un documento periodico all’insegna della completa trasparenza, indicante destinatari e motivazioni dei provvedimenti disciplinari (una sorta di verbale pubblico).

Report parziale. Un documento non dettagliato che elenchi il numero di provvedimenti presi e, a grandi linee, le motivazioni, senza specificarne i destinatari.

Intervento pubblico. Il moderatore risponde al commento che ha portato alla sanzione, indicando il provvedimento preso e le ragioni dello stesso.

Comunicazione privata. I moderatori scrivono in via privata alle due parti, spiegando a entrambe natura e motivazioni dei provvedimenti presi o non presi. In questo modo, anche l’autore della segnalazione, e non solo il destinatario dell’eventuale provvedimento, è messo a conoscenza dell’accaduto.

Nessuna comunicazione. I provvedimenti sono comunicati ai soli destinatari degli stessi, senza nessuna comunicazione pubblica, neppure all’autore della segnalazione.

N.B. Le soluzioni proposte sono puramente indicative. Siamo qui apposta per discutere!
Inoltre, in questo spazio è essenziale che il dialogo sia orientato al pragmatismo e alla discussione di proposte concrete e realizzabili. Nell’interesse del progetto, vi prego di restare in topic e di evitare battibecchi e discussioni sterili. Tanto gli OT quanto gli scontri tra utenti saranno cancellati senza pietà. Grazie a tutti!

[Questo è un post introduttivo che può essere soggetto a modifiche]

ATTENZIONE: qualunque contributo che faccia riferimento a episodi di moderazione, fatti o utenti specifici sarà cancellato senza colpo ferire.


Gli strumenti di moderazione
#2

A mio giudizio, la soluzione migliore è la comunicazione privata per la gestione delle segnalazioni, e la comunicazione pubblica, con verbale del processo decisionale per quanto riguarda i ban.
Nel primo caso può trattarsi di una semplice bega tra utenti, risolvibile in modo privato e pulito, nel secondo, un ban, specie di un utente visibile, ha un impatto anche sulla community, che quindi è bene che venga resa partecipe (ma rigorosamente non coinvolta) nel processo decisionale


#3

Condivido in pieno.
Anche secondo me, se la segnalazione parte da un utente, l’ eventuale moderazione del commento va comunicata alle parti coinvolte, sia chi ne ha fatto richiesta che l’ utente segnalato, ma in forma privata.
Solo il ban definitivo deve essere reso pubblico.


#4

Beh, è quello che succede adesso, no?
Le decisioni dei moderatori non sono rese pubbliche ma quando ho segnalato mi hanno risposto.
Presumo anche che uno straccio di mail lo mandino anche a chi riceve il cartellino.


#5

L’ho scritto in un’altra risposta e non avevo visto questa, quindi ripeto, secondo me il moderatore dovrebbe essere visibile. Nel caso intercettasse una discussione che si sta scaldando troppo, potrebbe anche intervenire cercando di riportare i contendenti all’ordine.


#6

Sono d’accordo.
oltretutto vedere che i moderatori “girano” per il sito e possono richiamare qualcuno, far abbassare i toni o intervenire pubblicamente può far abbassare i toni in generale a tutti.

Ovviamente non potrebbero prendere decisioni come cartellini o ban da soli e senza consultarsi.
Ma se vedono due che si picchiano o si insultano dovrebbero poter intervenire “in diretta”, anche senza aspettare di avere il parere degli altri due, procedura che allunga i tempi di intervento e fa prendere provvedimenti solo quando ormai i buoi sono scappati.


#7

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#8

Perfettamente d’accordo. I moderatori dovrebbero essere figure terze, ben visibili (con nomi quali MOD1, MOD2), sempre presenti e così i loro interventi. Nessuna comunicazione “dietro le quinte”, poiché 1) se non c’è nulla da nascondere allora che lo si faccia davanti a tutti, si eviteranno sospetti e si potranno eventualmente rendere edotti gli altri su quali siano le dinamiche concesse e quali no 2) non si dovrebbero sanzionare le persone ma i commenti


#9

Purtroppo in molti abbiamo lamentato che le segnalazioni inviate non ricevevano risposta alcuna.


#14

Ricordiamoci sempre però che vogliamo essere un sito automoderato, e che l’uso della moderazione DEVE essere l’extrema ratio.
Mi piace più l’idea di elena… quella degli utenti che riconducono gli altri all’ordine.


#20

Il punto è questo: l’automoderazione è importante, e va incentivata. Se interviene un normale utente invece che il mod a calmare gli animi meglio, anche se deve farlo senza pedagogismo, e non è facile, infatti io evito di farlo. Però non ci si può fare affidamento totale. Le community più funzionanti sono community dove non ci si offende perché si è un po’ tutti “amici virtuali”, e quindi non è il massimo offendere gli amici. Però sono generalmente community piccole, omogenee, con poco turn-over di utenti. Hookii non è piccola, ed è sempre meno omogenea. Ed il Bar è un amplificatore nel trasformare rivalità su certi argomenti, confinate in certe discussioni, in rivalità personali tout-court.


#23

Macchè pedagogia!
Basta dire che stai violando le regole.


#24

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#25

Non è facile “fare pedagogia”.
Putroppo ho notato che il livello è molto più infantile di quello che pensavo possibile e auspicabile all’inizio.
L’automoderazione non funziona perchè c’è sempre qualcuno che non si automodera.
E se mentre sta discutendo con qualcuno gli vai a dire di abbassare i toni, inizia a insultare anche te e ti manda a quel paese, altro che abbassare i toni.

Io poi non ho voglia di fare la maestrina col mio account.
Ho un livello di sopportazione alto e tante volte quando vedo che i toni si alzano non mi da fastidio e passo avanti. Non mi va di mettermi a fare la mamma chioccia di adulti grandi e vaccinati perchè alla terza o quarta volta che lo faccio divento la maestrina o “quello che pensa che il sito sia suo”.

Bisogna che a richiamare pubblicamente siano i moderatori, con l’account dei moderatori, che ti chiedono di moderare i toni e non puoi mandare a quel paese, perchè hanno il potere di prendere provvedimenti più gravi (cartellini, ban) e a quel punto dopo la discussione pubblica sarebbero legittimati a farlo.


#26

lo scrivo anche qua: secondo me la cosa più corretta sarebbe che sia le segnalazioni che l’intervento (o il non intervento) dei mod fosse pubblico, così si sviluppa una sensibilità comune su ciò che è lecito/non lecito.


#27

Mi permetto di dissentire: il BAN deve essere l’estrema ratio, non la moderazione. L’automoderazione ha i suoi limiti, e mi sembra che siano stati esposti in maniera assai evidente, per cui sono d’accordo con chi sostiene che ci deve essere una maggior presenza dei moderatori che scoraggi, in maniera discreta ma ferma, certi comportamenti. Soprattutto al Bar.

Una delle regole da introdurre dovrebbe essere che i diretti interessati NON devono discutere della moderazione stessa nel Bar o comunque in pubblico.


#28

Credo che il livello di “trasparenza” vada rapportato alla gravità dell’azione, provo a fare qualche esempio:

  • Scaramuccia: comunicazione in forma privata agli utenti coinvolti per cercare di chiarire la cosa.
  • Flame in un articolo: intervento pubblico del mod per richiamare all’ordine commenti o atteggiamenti ritenuti fuori luogo (su questo mi piace lo spunto di @UmbertoEquo sul [punire i commenti][1], non il commentatore. A meno di evidenti reiterazioni però). Questo come suggerisce @gordon aiuta anche a formare una coscenza comune e magari “istruisce” gli utenti pian piano a diventare più partecipi nell’automoderazione, e limita l’effetto “maestrina” che fa notare @Yoda (ci sarebbe un precedente riconosciuto, non è più l’iniziativa personale di qualcuno)
  • Ban (temporaneo?) o definitivo: Dovrebbe essere motivato e spiegato alla community (bastan due righe) chi e come mai è stato bannato, per evitare l’insorgere di voci o dicerire, che sono le fondamenta di malanimi futuri.

A margine penso possa essere interessante, anche se a titolo puramente informativo, mantenere delle statistiche (sarei propenso a mantenerle anonime) sulle segnalazioni aperte, interventi presi ecc.
Anche se parziale potrebbe aiutare a capire se effettivamente stiamo cercando di automoderarci o stiamo facendo i bambini litigiosi.
[1]: http://lab.hookii.it/t/la-trasparenza/38/8?u=piwakkio


#29

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#31

Prima ancora di parlare di trasparenza nel futuro, io parlerei di trasparenza nel presente.
Non vedo come sia possibile impostare una discussione produttiva sulla moderazione e i suoi meccanismi, senza prima aver a disposizioni dati reali sul (non) funzionamento della stessa.
Per come la vedo io, i moderatori dovrebbero fornire dei dati sintetici (quante segnalazioni, magari divise in categorie: insulti, segnalazioni ripetute contro uno stesso utente, etc) e le loro opinioni/impressioni su come hanno vissuto/stanno vivendo quest’esperienza, un po’ come fecero mesi fa qui.
Non so quale sia il modo migliore per fare ciò: un articolo su hookii (a rischio rissa nei commenti), uno o più commenti sul Lab, un nuovo argomento sul Lab.
Secondo me, avere queste informazioni è imprescindibile per portare avanti la discussione.


#32

Parliamo dei mderatori cone fossero figure terze. Dimenticando che i moderatori di oggi sono gli utenti che flammano di ieri. Se riteniamo che non ci sia negli utenti del sito un livello di intelligenza sufficiente a comportarsi degnamente, come possiamo chiedere agli stessi utenti di essere guida e giudice, una volta diventati mod?
E dico di più. Come possiamo fidarci di un giudice ex giudicato, soprattutto con l’attuale regolamento che lascia livelli di discrezione molto alti.
Infatti non ci fidiamo, da li l’estrema difesa dell’anonimato dei mod, come solo ostacolo alle furibonde recriminazioni. Laddove la garanzia divrebbe essere la credibilità del mod, e non il suo lavorare nottetempo nell’ombra.
Se vogliamo che i mod si trasformino da capiclasse spernacchiati a figure credibili, dobbiamo pensare a regole più certe ed indiscutibili e mod incaricati con altre metodologie diverse dal “dai lo faccio io che nessuno vuole farlo”

Io, intendiamoci, non vedo nessuna necessità di moderatori e di moderazione, l’ho scritto dal primo giorno di hookii, ma se la si vuole andare, occorre andarci così,
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