Il Lab è aperto!

L'automoderazione: norme e criteri


#26

È una cosa che può funzionare. Però devono essere molto bravi i mod a capire il contesto. Perché devono essere i mod, lasciamo perdere i gentleman agreement, se fosse per quello semplicemente le discussioni non dovrebbero degenerare mai. Da vecchio mod in altri lidi ti posso dire che quelle sono le situazioni più difficili da valutare: stanno veramente litigando oppure no? stoppiamo la discussione adesso prima che degeneri - rischiando un intervento eccessivo - o lo facciamo quando comincia a degenerare, anche se poi rischia di essere troppo tardi e questi non li fermi più dal postare?


#27

Ho capito…
Non so, rimango ancora scettico… basterebbe dire che si interviene nella questione perché una delle due parti sta violando il regolamento, e se quello ti manda a cagare segnali.


#28

L’automoderazione non sta funzionando per tre motivi, imho.

a) non ci sono regole certe. se insulti no, significa insulti no, stop. se si sgarra occorre punire, imho.

b) le sanzioni non ci sono. nel senso posso anche automoderarmi e non mi succede nulla. L’altro giorno io stesso mi sono accorto che stavo scrivendo un commento inutile e solo flammante, però l’utente al quale era rivolto mi aveva fatto incazzare e volevo tirargli quella frecciatina (niente insulti, eh). l’ho fatto coscienziosamente, perché sarebbe stato impunito, facendo parte di un gentleman’s agreement e nulla più.

c) le regole di automoderazione vanno segnalate, rese ben visibili e caldamente suggerite una sorta di linee guida dell’automoderazione (Che siano simpatiche come il decalogo fatto da un utente o che siano più formali). Perché se si dice DFTT, bisogna dont feed the troll e non dire/dirsi “eh ma solo questa volta, non l’ho fatto mai, poi giuro non lo faccio più” perché se lo facciamo solo una volta tutti, essendo in 300, ce ne sarà uno al giorno che gli da mangiare. Se si è deciso che darsi di gomito rispetto con un utente per percularne un’altro non è una cosa bella e provocatoria (esattamente ciò che ho fatto io nel fatto che mi sono autodenunciato sopra) non va fatto.
forse che qualcuno (siano i mod se si decide siano più presenti, siano le marmotte o non so chi) faccia presente le regole della automoderazione (basilari del commentare bene) credo sia auspicabile/utile.

ps secondo me un’altra cosa che sarebbe da evitare come la morte sono i battibecchi isolati tra due utenti. tu dici la tua, io dico la mia. argomentiamo entrambi, uno, due post ciascuno, dopo di che se la conversazione stagna, ciccia “we must agree to disagree”. anche qua qualcuno che lo ricordi a volte servirebbe.

è fattibile tutto questo in termine di energie da investire? non so.
fa cacare l’idea che dobbiamo avere una balia? probabilmente, ma forse ancora non siamo abbastanza maturi per non permetterci una balia.


#29

O un sito è moderato o non lo è.
L’automoderazione è wishful thinking, una via di mezzo difficile da definire (quello che è accettabile per uno può non esserlo per un altro) e da mantenere.
Quindi OK augurarsi che le discussioni rispettino sempre i limiti di civiltà e rispetto, ma a parte questo regole chiare e ferree


#30

L’automoderazione non funziona per un motivo principale. C’è chi si automodera e chi se ne sbatte. E ciò indipendentemente dalle sanzioni. Non siamo al parco giochi. Siamo adulti e vaccinati: dovremmo essere in grado di capire come e dove fermarci senza provare a tirare il collo ai mod per vedere dove si arriva.

a) Le regole certe ci sono. La segnalazione la deve fare l’insultato.
b) L’altro giorno al bar qualcuno si lamentava di essere ad un basso dal ban, evidentemente qualche sanzione ma il sistema non credo aiuti una facile risoluzione di alcuni problemi

c) d’accordo


#31

a) sono d’accordo, le linee guida attuali vanno decisamente rese molto più chiare; non ci deve essere possibilità alcuna di interpretazione personale. E’ utopico pensare che “l’automoderazione” possa essere una panacea a tutto.


#32

Un anno fa a quest’ora non la pensavamo così.
Evidentemente abbiamo avuto troppa fiducia in noi stessi o nell’umanità…


#33

unica nota. “far da paciere” ha senso in uno scontro alla pari. faccio un esempio classico: entrare tra xxx e yyy, o tra yyy e zzz per dire “su calmatevi” non rappacifica, mette sullo stesso piano aggressore ed aggredito facendo passare il sentimento che chi è più aggressivo ed attacca passi alla pari di chi subisce. la cosa non può che portare a un progressivo livellamento verso l’aggressione. non a caso yyy, che subì l’infame attacco di xxx tempo fa, nel giro di poco tempo ha ribaltato il proprio ruolo nei confronti di zzz.
lo scontro spesso alla pari tra unit e meis è una cosa che può rientrare spesso nella tua visione, ma io di casi come quello ne ho visti pochi e un “calmatevi entrambi” se entrambi non sono sullo stesso piano, alla lunga crea grossi problemi di livellamento verso un tasso di aggressività alto.

edit. credo di aver risolto, la citazione di meis e unit non mi sembra compromettente, ma un esempio neutro.


#34

Il tuo ragionamento fila, bisognerebbe pensarci bene su come agire in casi di aggressione da una sola parte. E’ anche vero che comunque spesso anche l’aggredito (a torto o a ragione, non siam qui a disquisire nel merito dei singoli casi) reagisce in maniera violenta, che é quello che vogliamo evitare: l’escalation di violenza.

A latere, per favore non tirare in ballo casi specifici (come da regolamento del Lab), perché senno’ temo il tuo messaggio verrà moderato. Puoi editare togliendo i riferimenti? :smile:


#35

Io la penso ancora come allora. Le regole o sono precise allo sfinimento o meglio che non ci siano, come ho avuto modo di spiegare allora e come puntualmente si verifica continuamente. E’ un po’ quello che succede con i mansionari nelle aziende, per chi sa di cosa parlo.
Se la regola, ad esempio, dice che viene condannato l’insulto personale, occorre definire gli insulti personali, e via così.


#36

Molti fanno finta di non vedere e non capire che la provocazione iniziale è quella che fa degenerare tutto.
Spesso si parte con un’ondata di supponenza atta a far reagire la vittima.
E’ una forma di trolling e non è poco diffusa.


#37

[Nota di servizio: ti ringrazio per aver provveduto autonomamente alla correzione dei riferimenti personali, innanzitutto, e ringrazio anche @elena per avertelo suggerito]

Il mio riferimento è a quello che, quantomeno negli auspici di tutti, dovrebbe essere il clima di collaborazione generale all’interno di uno spazio che ami definirsi automoderato. Capisco l’obiezione sul rischio di “appiattimento” dello scontro a favore di chi attacca, ma anche qui: occorre intendersi innanzitutto sulle intenzioni. Spesso si è portati a ragionare in termini di torto/ragione, ed è normale. E si percepisce un eventuale intervento esterno come un tentativo di stabilire una ragione “terza” e in qualche modo superiore a quella dei due contendenti. Ma un invito alla distensione, quando arriva, non dovrebbe essere considerato come un intervento nel merito degli argomenti discussi, ma come un semplice campanello d’allarme con cui un membro terzo avverte i due litiganti che c’è il rischio di degenerare e li invita a stringersi la mano. (è poi così importante, alla fine, chi abbia ragione?)

In questi ultimi, agitati giorni ho visto arrivare da più parti (e l’ho caldamente condiviso) l’invito a fare un respiro profondo e a tornare allo “spirito originario” di hookii. Ebbene, lo spirito originario era proprio questo: l’idea che si potesse collaborare alla distensione, e che gli scontri più accesi, talvolta inevitabili, potessero essere ricondotti alla ragionevolezza grazie a una sorta di meccanismo automatico di compensazione. Due baruffano, arriva un terzo e dice loro “ragazzi, diamoci una calmata, per favore”.

La mia impressione è che negli ultimi mesi si sia in qualche modo sdoganata, al punto da renderla “eticamente” accettata, l’abitudine di ricorrere al bar come a luogo pubblico di esposizione degli attriti personali. Così il bar, da spazio libero di discussione e cazzeggio qual era, si è gradualmente trasformato in terra franca per il regolamento di conti. Verso altri utenti, innanzitutto, ma talvolta anche verso i moderatori (abitudine che, come ho già avuto modo di dire, trovo molto controproducente oltre che poco corretta, essendo i moderatori, alla luce del regolamento attuale, impossibilitati a difendersi pubblicamente senza trascendere il proprio ruolo). Assieme a questa deriva, s’è fatto gradualmente strada un cambiamento di percezione nei confronti degli interventi terzi, che sono di volta in volta giudicati o come illegittime intromissioni (quasi che il bar non fosse uno spazio di discussione pubblica, ma tant’è) o come tentativi di stabilire d’imperio una verità d’ufficio, a nome e per conto della comunità tutta.

Ecco: io dico (ed è un invito che faccio anche a me stesso) che se tutti noi si facesse un passo indietro, e si smettesse di ragionare di ragioni e torti per tornare a ragionare di collaborazione alla “pulizia” del luogo, ci sarebbe tanto da guadagnarci.
Se vogliamo parlare di automoderazione, secondo me dobbiamo partire da lì.


#38

Ciao
Mi presento, anche se mi conoscete già. Sono uno dei moderatori di hookii.
Su mia richiesta, che Ale ha accordato, ho avuto il permesso di entrare nel Lab in incognito.

Premessa, che varrà per tutti i miei post a seguire: PARLO A NOME MIO E DELLA MIA ESPERIENZA DI MODERATORE, NON PARLO A NOME DI TUTTI I MODERATORI, NON SONO UN LORO RAPPRESENTANTE O QUALCOSA DI SIMILE. E soprattutto, Ale mi ha autorizzato l’account, ma non sa ciò che scrivo, quindi NON PARLO NEMMENO A NOME SUO e non è responsabile di quel che dico io.

Ho fatto questa richiesta perché, avendo la possibilità di vedere entrambi i lati della medaglia, ho realizzato che ci sono alcuni aspetti della moderazione e del suo funzionamento che non sono noti ai più, per ovvi motivi.

Forse qualcuno riconoscerà lo stile, forse alla fine questa identità mascherata sarà stata inutile e capirete chi sono. Ma non ha importanza. Se fosse un problema posso sempre smettere di fare il moderatore. Se ritenete che sia necessario, posso anche palesarmi senza problemi.

Però ci sono alcune cose e alcune difficoltà che si capiscono solo quando si è fatto il moderatore per un po’. Si capiscono cose su internet, ma anche sugli utenti e sulla psicologia umana. Sembra esagerato ma vi assicuro che per me è stato istruttivo.

Cercherò di diluire la discussione in vari interventi, cercando di non buttare troppa carne al fuoco tutta insieme e cercando di raccontarvi (senza nomi) alcuni episodi su cui ci è capitato di dover decidere. Spero che questo aiuti tutti a capire almeno alcune delle difficoltà che abbiamo avuto.
La cosa che mi spiace di più, e forse il motivo per cui sono qua, è che ho avuto modo di vedere certi atteggiamenti che non mi sono piaciuti a livello personale ed episodi che non hanno aiutato affatto i moderatori ma, soprattutto, la crescita di hookii. Se abbiamo dei problemi (e ne abbiamo) mi sono fatto l’idea che non siano da imputare a moderatori molli, regolamenti o altro, ma alla rottura del patto di buona fede di molti utenti di hookii.

Le regole hanno delle evidenti zone grigie, che a volte legano le mani ai moderatori, ma vi assicuro che per quello che ho avuto modo di notare la maggior parte dei problemi non è in quelle zone grigie.
Si è rotta la buona fede e l’automoderazione. Non siamo capaci, come singoli, di automoderarci.

Le regole sono state pensate come estrema ratio per utenti che in buona fede si sappiano moderare e che siano onesti e trasparenti l’un l’altro. Un po’ ingenuo, col senno di poi, perché invece…

C’è chi sfrutta quelle zone grigie provocando gli altri, ma essendo abbastanza bravo da non produrre commenti passibili di moderazione.

C’è chi si è rivolto alla moderazione segnalando un commento solo perché contenente idee contrarie alle sue, e a suo dire non adatte al sito.

C’è chi non si rivolge ai moderatori perché “non gli piace”, si fa giustizia da solo a suon di insulti, gli insulti vengono segnalati e a quel punto i moderatori non possono far altro che procedere.

C’è chi usa la moderazione come personale strumento di battaglia contro un singolo utente, segnalandone a raffica interventi indipendentemente dal loro contenuto.

C’è chi non si rivolge ai moderatori perché lui certe cose non le fa, ma poi si mette a seminare zizzannia con commenti al bar, con commenti che da regolamento non sono sanzionabili, ma ogni volta creano un putiferio contro i quali i moderatori non possono nulla. Nulla.

C’è chi non accetta un verdetto della moderazione e, invece di provare ad auto moderarsi, a provare ad abbassare i toni, sventola arringhe contro la moderazione al bar, perseverando a mo’ di sfida nei commenti che hanno portato alla prima sanzione.

C’è chi contesta pubblicamente le decisioni della moderazione, accusandole di comportamenti scorretti, negligenza, malafede o, ridicolmente, di antipatie e simpatie (ma credete davvero che uno si proponga come moderatore di hookii per mettersi a fare il dittatoretto nei commenti? Per fortuna la vita mi offre di meglio, volendo)

Credetemi: non andiamo in giro a bannare o cartellinare gente a caso, sulla base delle opinioni che scrivono. Non usiamo i nostri super poteri con antipatie e simpatie. Siamo persone normali, con le loro idee, ma parlando per me, credo di essere abbastanza in grado di valutare alcune situazioni con il regolamento alla mano invece che con la mia pancia.
E vi posso assicurare che è così, visto che mi sono ritrovato a prendere decisioni come moderatore per le quali mi sono espresso in modo contrario come utente.
E questo non è per ipocrisia, come qualcuno potrebbe facilmente pensare. È che pur riconoscendo le ragioni di qualcuno, da moderatore non si può agire altrimenti, a volte.

C’è chi scrive al bar “ho segnalato ai moderatori ma non hanno risposto” senza sapere che in quel momento stava parlando con un moderatore in carica, che sapeva benissimo che nessuna segnalazione è stata fatta ai moderatori da quell’utente. Questa cosa l’ho trovata particolarmente fastidiosa, in quanto getta discredito veramente gratuito su chi cerca di barcamenarsi tra queste e altre schifezze.

In generale tutti si lamentano della moderazione, ma alla moderazione si rivolgono (rispetto agli utenti presenti) generalmente molti pochi utenti (spesso sempre i soliti) e molte poche volte.
In molti casi cose gravi non vengono segnalate da nessuno, mentre ci si rivolge alla moderazione per commenti, magari forti, magari discutibili, ma che non fanno altro che esprimere un’opinione, di fatto non sanzionabile.

Vorrei impostare una discussione costruttiva su problemi e soluzioni riscontrati (a mio avviso veramente chi non è fra i mod non può avere il quadro chiaro della situazione) e spero di avere la possibilità nei prossimi giorni di fare qualche esempio di problemi riscontrati e come, da mod, avremmo voluto poter agire.

In generale ho visto, facendo il moderatore, un lato nascosto di alcuni utenti, e del web, che non immaginavo e, come me, molti altri non immaginano.

Forse è il caso di ripensare con umiltà a quella storia della comunità più fica del web, se vogliamo che hookii continui a rimanere un progetto in crescita e in salute.

Un deluso ma non ancora arreso moderatore.

PS: Chiedo al @bigio di spostare questo intervento, se ritiene non sia nel posto giusto.


Gli strumenti di moderazione
#39

Cito solo questo esempio, per dire che secondo me in questi casi bisognerebbe procedere con provvedimenti nei confronti di chi ha segnalato, un po’ come il cartellino giallo a chi ha simulato un fallo nel calcio.
Il quadro che fa il moderatore è abbastanza desolante ma ovviamente alcuni aspetti di quel che dice erano già evideti senza bisogno di essere moderatori.
Ci siamo forse davvero illusi di poterci automoderare? Io che in un anno ho segnalato solo una vignetta (non un utente) antisemita vorrei ancora rispondermi di no, vorrei augurarmi che quello che viene descritto sia veramente lo 0.1%.
Ma poi, anche se fosse lo 0.1%, come risolvere? Come gestire i tanti casi citati sopra?
Fosse per me bannerei tutti e resteremmo 4 gatti, possibile che un sito web dove commentare le notizie debba suscitare tanti attriti ed attirare tanti personaggi che amano lo scontro (peraltro fine a se stesso) piuttosto che la discussione, per quanto questa possa essere accesa?

@unodeimoderatori quanti sono questi casi? Quanto tempo vi fanno “perdere”

Scusate lo sfogo (@bigio edita o cancella a piacimento, io non mi offendo)


#40

Non c’è necessità di cancellare, tranquillo :smile:
Per linearità della discussione, io sposterei il suggerimento di provvedimenti contro le segnalazioni strumentali nel thread sugli strumenti di moderazione. Ma è molto meglio che lo faccia tu stesso, magari argomentandolo un po’ meglio e provando a proporre qualche soluzione pratica, se ti va.
Grazie :slight_smile:


#41

Questo è un caso di ciò che citavo prima del caso che ho censurato: alla fine si finisce per scambiare per “baruffa” qualcosa che tale non è. Si parla di giorni agitati, ovviamente sapendo a cosa ci si riferisca. Io invito te e chiunque altro a rileggersi i messaggi delle varie giornate e vedere cosa sia questa “baruffa tra due”. Spesso ci sono stati messaggi di distensione, ma non da parte di “terzi” ma da parte di “secondi” perchè nessuno ha fatto rissa. C’è stato il caso di xxx che se l’è presa con tutti, compresi coloro i quali si stavano comportando come suggerisci tu qui. nessuno ha “baruffato”, non c’era alcuno scontro a due. Solo che ora, come nel celebre caso di cui parlavo ora, pare che si sia svolta una specie di rissa tra due (e il bello è che il secondo è come se fossi io, che con l’utente del casus belli non parlo da quando ho ricevuto le minacce e insulti che sono valse un cartellino, e non tre. poi ho evitato come la peste ogni thread dove si trovava lui). Non c’è stata alcuna baruffa. Come tra gli yyy e zzz di cui parlavo sopra non fu baruffa, fu solo un attacco personale ed unidirezionale.
Il clima che auspichi te è facilmente sostenibile all’inizio e in scontri che siano veramente baruffe alla pari (ricito meis-unit poichè quasi sempre sono casi del genere). Non può funzionare ora, perchè questo forum ha visto alzare il “tono” medio di moltissimo per regole di moderazione lasche che hanno permesso a pochi di alzare continuamente l’asticella e farsi poi leggermente raggiungere da tutti. Ad oggi puoi chiedere di non rispondere all’insulto (e io di gente che risponda agli insulti ne ho vista poca, da inizio sito) ma alcune aggressività non le puoi ricondurre all’educazione dicendo “calmatevi” perchè l’aggressore si sentirà alla pari come l’aggredito e la sola cosa che puoi ottenere è che l’aggredito se ne vada o porti il livello a quello dell’aggressore. Di certo non resta a farsi aggredire. L’automoderazione non basta con determinati caratteri, è solo che per ora la moderazione è stata poco efficace, servono regole nuove, l’automoderazione non è altro che l’educazione del vivere civile e l’invito a pensare “questa cosa la direi così anche a voce a mike tyson?” se uno pensa di sì, poi occorre che una moderazione decida cosa sia più giusto. Ma a mettere sullo stesso piano aggressori ed aggrediti, semplicemente lasci per buona l’asticella alta, e lasci ad altri l’unica alternativa di alzarla a loro volta.


#42

Questo è l’esempio di un caso che, per quanto ho avuto modo di vedere nei miei turni, è stato singolo, ma ci ha messo piuttosto in difficoltà.

Utente A e Utente B “si azzuffano”.
Utente A è più attento a stare dentro i confini della moderazione. Non offende nessuno, non usa parolacce ma il tono chiaramente non è amichevole.
Utente B ad un certo punto sbaglia e alza ulteriormente il tono, offendendo.
Utente A invia nell’arco di 3 giorni decine di segnalazioni su commenti fatti dall’utente B, anche in conversazioni con altri utenti a cui A non partecipa, alcune contenenti sarcasmo o qualche offesa sanzionabili (ma che nel 90% dei casi non vengono segnalate) altre del tutto pretestuose e non segnalabili.

Alla fine, però, quelle offese ci sono. Quindi i moderatori sono costretti a sanzionare e richiamare l’utente B. Invitano all’automoderazione e a distendere i toni anche l’utente A, ma non hanno nessun modo di intervenire contro il suo comportamento, in quanto non ha fatto nulla per violare il regolamento e, fra le tante segnalazioni sull’utente B, alcune erano effettivamente valide.
L’utente B, in tutto questo, non si è mai rivolto alla moderazione.

Tralasciando il caso specifico appare chiaro in generale come lo strumento delle segnalazioni possa essere usato dagli utenti (e non dai moderatori) per far sanzionare o alla lunga espellere qualcuno con cui hanno particolari attriti.

Se toni e parole che di solito sono regolarmente tollerate se le usa un altro utente qualsiasi, vengono invece segnalate ai mod quando ad usarle è l’utente B, è chiaro che si crea uno squilibrio.

I moderatori hanno avuto le mani legate. Hanno una segnalazione, alcuni interventi di B sono effettivamente sanzionabili, e sono costretti a sanzionare B anche se altri utenti, a parità di toni e comportamenti, non subiscono la stessa sanzione, solo perchè nessuno li ha segnalati.

Il sistema delle segnalazioni, così com’è ha il grave difetto di porre troppa discrezionalità non nelle mani dei moderatori, ma degli utenti stessi. Che è esattamente ciò che credevamo giusto quando ragionavamo in buona fede pensando che nessuno ne approfittasse.

Se si ha la fortuna di battibeccarsi con uno che ha le spalle larghe e non si rivolge alla moderazione (la maggior parte degli utenti, bisogna dire) allora si potrà dire quasi quello che si vuole, avendo la ragionevole certezza che non si verrà segnalati dall’altro in una sorta di accordo fra gentiluomini.

Se invece dall’altra parte si trova qualcuno che decide di segnalare ogni commento appena sopra le righe (ma solo di un certo utente, puntandolo, non segnalandone altri simili da altri utenti) allora la moderazione cosa deve fare?

Non accettare più segnalazioni dall’utente A, dicendo che sono pretestuose?

È in parte vero, e abbaiamo dovuto decidere a lungo il da farsi con parecchi scambi di mail anche notturni (ahh…i tempi lunghi, che non si capiscono senza tutta questa storia raccontata, vero?) ma alcune delle segnalazioni erano oggettivamente “valide” quindi non potevano essere ignorate dai mod.

Alla fine, magari a malincuore, come utente parteggiavo per B, ma come moderatori abbiamo dovuto sanzionarlo (ah…le simpatie e le antipatie!!) A si sente offeso, segnala, l’offesa c’è, cosa dovevamo fare? Che altro strumento avevamo? Cosa altro potevano fare i mod? Richiamare ad una maggior tranquillità l’utente A non è servito. In fin dei conti lui non stava facendo niente di male: segnalava commenti, buttando la palla nel campo dei mod.

Ovviamente questa non deve suonare come una difesa di B, che i suoi commenti offensivi e moderabili li ha fatti (automoderazione sempre gli altri) e se non dici niente di sanzionabile e stai nel regolamento i moderatori ricevono la segnalazione e rispondono al segnalante che non c’è niente da moderare.

Io sono pronto ad accettare consigli, per questo e altri casi che spiegherò in dettaglio.
Giusto per darvi un’idea dei problemi a cui ci si può trovare di fronte.

Quale regolamento potrebbe tener conto di un caso simile?
Come potrebbero i mod risolverlo senza essere accusati di partigianeria (ovviamente chi non sa tutta la storia vede l’utente B sanzionato mentre tutti intorno fanno le stesse cose che fa lui e la passano liscia)?
Come si può evitare una disparità di trattamenti che è fissata soltanto dalla sensibilità dell’utente in cui si trova a parlare in un dato momento?

PER FAVORE NON PENSIAMO A CASI SPECIFICI, NON SONO QUA PER FARE POLEMICHE SUI SINGOLI CASI. PRENDETE QUELLO SOPRA COME UN ESEMPIO DI SCUOLA.
GUARDIAMO ALLA COSA IN TERMINI GENERALI ALTRIMENTI AUTORIZZO I COORDINATORI A BANNARMI CON QUESTO ACCOUNT IN QUALSIASI MOMENTO RITENGANO NECESSARIO E A CANCELLARE IL TUTTO. GRAZIE


#43

Mi sto chiedendo davvero una cosa, a questo punto dello sviluppo del ragionamento. Noi, voi, insomma qui si sta cercando di definire delle regole generali, domandandosi se quelle finora in essere abbiano funzionato oppure no, e cosa si può decidere per migliorare l’aspetto delle -chiamiamole- liti su hookii.
Il punto, mi sto facendo la convinzione, è che parliamo di regole generali -che poi come diversi interventi hanno sottolineato con acume, rimane il fatto di toni non amichevoli, di supponenza provocatoria, di roba insomma che a filo di regolamento non potrà mai essere sanzionata, ma è il punto di partenza di un sacco di litigate omeriche- dicevo il punto è che parliamo di regole generali da applicare poi in riferimento a una community che presenta ormai storicamente degli scazzi fissi. Io li ho avuti e li ho con XXX o saltuariamente con YYY, un altro li ha fissi con ZZZ e talvolta con LLL, eccetera. Secondo me il punto è che cerchiamo, abusata metafora, di sparare ai passerotti col cannone. O di togliere i fiori dalle aiuole perché qualcuno ci piscia sopra (magari io, non sto accusando nessuno in particolare, spero si colga).
Diciamoci francamente, senza astio e senza reticenze, chi litiga e perché litiga con chi (lo scazzo episodico ci sarà sempre, ma non cambia sostanzialmente la fisionomia di hookii).
Perché tutto questo mi ricorda, con una certa tristezza di fondo, devo dire, certe situazioni da scuola media (inferiore), quando su tot compagni di classe e un numero teoricamente elevatissimi di relazioni possibili in base al calcolo combinatorio, in realtà gli scazzi erano sempre fra tre-quattro persone, e nove volte su dieci per le stesse ragioni.
Mi metto dentro anch’io, e per primo: attesa la regola che non si deve personalizzare in questa sede, credo che per sé medesimi si possa fare (non litigherò mica con me stesso!). Mettiamo da parte la clamorosa permalosità che è motore primo degli scazzi e vediamo di risolvere il chi contro chi nei casi concreti che questo anno ha evidenziato.
Ovvero, facciamo volare gli stracci, piti litiga con, tizio con caio e sempronio con mevio eccetera: troviamo una soluzione centrata su quei casi, parliamone con franchezza invece di rischiare di imbozzolarci dentro regole che per la maggior parte delle molteplici relazioni possibili, ed effettive, su hookii, sarebbero inutili, non credo risolverebbero il problema della provocazione subdola e forse toglierebbero solo spontaneità.
Poi, non so, eh.


#44

Suggerirei, nel caso non sia già stato fatto, di copiare, o almeno di linkare, questo commento su hookii e metterlo pinnato all’inizio del Bar.
Le cose dette da @unodeimoderatori non sono una critica all’attuale sistema di moderazione, ma piuttosto al comportamento della comunità e in quanto tale dovrebbero interessare chiunque, non solo quei pochi che stanno partecipando al Lab.
Ancora meglio sarebbe se fosse creato un articolo apposito in cui i moderatori attuali aggiungono la loro impressione, analogamente a quanto fatto da @unodeimoderatori : è già stato fatto all’inizio, mesi fa, direi che è il caso di rifarlo oggi.
E’ un passo verso la trasparenza: è vero che non abbiamo ancora deciso se e come attuarla, ma penso che sentire il parere dei moderatori, non in relazione a casi specifici o a come migliorare il sistema, ma piuttosto riguardo allo stato attuale delle cose (come sia usata e, a quanto pare, abusata la moderazione), sia fondamentale per decidere come proseguire.
L’automoderazione è fallita? Un conto è se lo diciamo noi come utenti, per quel che vediamo in giro, un conto è se lo dicono i moderatori, con l’esperienza del dietro-le-quinte.
C’è il rischio che il post di @unodeimoderatori se messo al Bar o in un articolo apposito faccia riscaldare gli animi e accenda una sequela di commenti “io non ho mai fatto così” etc? Sì, secondo me è molto alto, ma che succeda: se dopo un J’accuse così forte (perché alcuni dei comportamenti riportati sopra io non saprei come definirli se non meschini e ipocriti), la gente continua a comportarsi esattamente allo stesso modo, allora sarebbe un’ulteriore prova del fatto che l’automoderazione, oggi, in questa comunità, con questi utenti, non è possibile.

Scusate lo sfogo.


#45

Preferirei personalmente che la discussione rimanesse qui. Mi pare il luogo più appropriato.
Quello che mi premeva, più dei casi specifici, era far notare che ci sono delle difficoltà oggettive che le regole di moderazione non riescono (e non riusciranno mai, per quanto precise e puntuali siano) ad affrontare se non c’è una collaborazione degli utenti. La famosa automoderazione, appunto. Che non significa solo evitare di dire le parolacce.
Significa comportarsi in modo corretto verso tutti, in primo luogo.