Una doverosa premessa: lo spettro delle criticità, delle proposte e delle obiezioni avanzate sui singoli temi è talmente vasto e vario che è umanamente impossibile operarne una sintesi esaustiva in tempi brevi. Per questa ragione mi limito a descrivere sinteticamente le proposte e vi rimando ai link tra parentesi per una consultazione dettagliata sia delle stesse, che delle obiezioni che hanno ricevuto in risposta. Salteranno alcune sfumature e il rischio è che la presente sintesi possa apparire sbilanciata nei confronti delle proposte avanzate. Me ne scuso e mi affido alla vostra volontà di approfondimento. E’ anche possibile che, a dispetto dei miei sforzi, nello stilare questa sintesi io mi sia lasciato sfuggire alcune delle proposte. Se così fosse, mi scuso con gli autori delle stesse e li invito a segnalarmi la cosa, di modo che io possa porre rimedio.
I moderatori e i collegi##
Alcuni propongono che la moderazione sia affidata a elementi terzi anziché a normali utenti (1), e che quindi il loro diventi un ruolo in qualche modo professionale; altri che debbano essere fissi e riconoscibili (2, 3), dunque normali utenti con addosso la “targhetta da mod”.
In merito alla composizione dei collegi, ci sono proposte di aumentare il numero dei moderatori in servizio (4), eventualmente istituendo una suddivisione dei ruoli all’interno dei collegi (5) o istituendo dei turni per fascia oraria (6).
In relazione alle proposte di ampliamento dei collegi e alle conseguenti necessità di avere una maggiore quantità di candidati a disposizione, si pone anche la questione delle modalità di selezione dei moderatori (7) e della possibilità di istituire una procedura di espulsione dai ranghi.
Autonomia di intervento
Sono presenti interventi in favore di una maggiore libertà di intervento da parte dei moderatori, sia nelle sanzioni, allo scopo di disincentivare le delazioni incrociate causate dall’intervento su chiamata (8), sia per garantire una maggiore tempestività negli interventi (9), sia, sotto forma di intervento pubblico all’interno delle discussioni, per riportare la calma e disinnescare sul nascere potenziali problemi (10). Degna di nota, tra le obiezioni sollevate all’ultimo punto, è quella sulla necessità di garantire comunque la maggiore collegialità possibile in caso di provvedimenti (11), e dunque di limitare le facoltà di iniziativa autonoma dei moderatori ai soli casi di intervento sui commenti, e non alle sanzioni disciplinari sugli autori degli stessi (ad eccezione dei casi già previsti da regolamento).
Le sanzioni
In merito alle sanzioni, da alcuni interventi traspare l’impressione che l’attuale attività di moderazione sia orientata a intervenire sul commentatore (attraverso le sanzioni) più che sul commento (attraverso la rimozione o la modifica). Di qui l’invito di alcuni a una moderazione manifesta dei commenti (12), che intervenga motivando le proprie scelte e riportando al buon senso l’autore con un richiamo pubblico (13).
Sul piano delle sanzioni, vi sono proposte di abolizione del ban (14), oltre che di istituzione di sanzioni intermedie quali la sospensione temporanea (15) o la premoderazione temporanea per il singolo utente (16). Degna di nota anche la proposta di istituire una differenziazione per gravità delle segnalazioni (17) e di collegare i differenti gradi di sanzione al numero di segnalazioni ricevute da utenti differenti (stesso link).
Le regole
Emerge da più parti (a mero titolo d’esempio: 18 e 19) l’idea che all’eventuale concessione di maggiori margini d’autonomia ai moderatori vada affiancata un’opera di revisione delle regole e delle linee guida di moderazione, che porti a un quadro normativo e procedurale più chiaro, più definito e meno soggetto a margini di interpretazione individuale. Tale esigenza, seppure diffusa e sentita, non si è fin qui tradotta (a meno di clamorose distrazioni dello scrivente) in concrete e specifiche proposte di modifica. A tal proposito, sarebbe forse utile la creazione di uno o più thread strettamente tecnici, dedicati alla sola discussione di proposte concrete.
Menzione a parte merita una specifica proposta di radicale riforma dell’intero assetto normativo attuale (20), i cui singoli punti ho preferito non “spalmare” all’interno delle voci della presente sintesi, non perché volessi darle maggiore o diversa visibilità rispetto alle altre proposte, ma perché ho ritenuto, vista la sua complessità, che fosse più appropriato che ciascuno la valutasse nella sua interezza.
Varie ed eventuali
Si segnala la proposta di introduzione di una “war room” con lo scopo apposito di confinare gli scontri più accesi in uno spazio delimitato e libero da regole (21).
All’interno della discussione sull’automoderazione, i cui contributi contenenti suggerimenti pratici preferisco riportare qui per ragioni di sintesi, si propone la formalizzazione di norme di comportamento che possano scongiurare il ricorso ai moderatori, quali l’istituzione di un tentativo di conciliazione obbligatorio da porre in atto prima di procedere alla segnalazione (22), o l’istituzione di una sorta di procedura standard di sospensione delle ostilità da parte di uno degli utenti coinvolti nel diverbio (23). Al contempo, si propone di rendere sanzionabili le segnalazioni pretestuose (24, 25), e più in generale emerge l’esigenza di individuare misure che aiutino a scongiurare il ricorso strumentale alla segnalazione (26, 27, 28).
Più in generale, anche in questo caso, come in quello delle regole e procedure di moderazione, da più commenti traspare la necessità di una maggiore codificazione delle linee guida di automoderazione (29), che renda le norme di comportamento più chiare e meno soggette all’interpretazione dei singoli (30).
N.B.
All’interno di questa discussione, come nelle altre della categoria “Moderazione”, si sono toccati molti argomenti che sono per loro stessa natura trasversali, e che in alcuni casi hanno già trovato spazio in altre sezioni del Lab (quali ad esempio i temi della trasparenza e del rapporto di fiducia tra moderatori e utenti, o quello degli equilibri tra natura comunitaria e esigenze editoriali di hookii). Per quelli, come per altri temi di mia competenza, ma troppo “filosofici” per tentarne una sintesi per punti, vi rimando alla consultazione dei rispettivi thread di discussione.