Il Lab è aperto!

Cosa vorrebbe essere hookii (evo)


#1

Cari mucchi,
come avrete notato il lab è organizzato in tre categorie, che fanno riferimento ad una spartizione degli argomenti per organizzare meglio il tutto.
Ora, la categoria Evoluzione nasce dal bisogno di definire delle linee guida che sappiano orientare nel medio lungo termine le scelte che verranno fatte. In Evoluzione abbiamo cercato di raccogliere gli argomenti affrontati nei precedenti post sul futuro di hookii, per non perderli di vista nel tempo.
Questa separazione in categorie è tuttavia una forzatura: serve per noi, per capire qualcosa e per non parlare senza mai concludere alcunché. Quindi nei limiti del possibile, a seconda di quanto è utile a definire le idee, cercheremo di tenere divise le sezioni. Noi speriamo che funzioni e risulti una cosa gestibile.

Quindi, cosa conterrà questa categoria? Idee, riflessioni su chi siamo e dove vogliamo andare. Un luogo per metterci d’accordo su scelte generali. In linea di massima i risultati ottenuti qui forniranno le linee guida per le altre categorie ( e le altre categorie ci metteranno di fronte alle possibilità tecniche, legali, ecc… e ai nostri limiti reali ).

Risulta essere anche una categoria piuttosto libera: il punto da cui si deve partire è l’idea fondamentale del sito: che i contenuti che i lettori possono aggiungere sono informazioni preziose, pari o più degli articoli stessi.
Hookii è nato da questa idea, e dovremo tentare di fare in modo che le scelte che verranno fatte nel prossimo futuro puntino sempre in questa direzione, nella realizzazione di un sito che pone al centro i contributi degli utenti rendendoli fruibili nel modo più semplice.

Questo vorrà dire che ci dovremo concentrare solo sulle informazioni oggettive od opinioni date da esperti? Come dovremmo organizzare un confronto proficuo senza che il mare di commenti travolga tutto?
Hookii chi è? Chi ci mette soldi ed impegno ha più diritti dei lettori? Una eventuale Hookii.srl che relazione dovrebbe avere con la comunità? In che modo una comunità riesce ad organizzarsi per condividere esperienze interessanti? Siamo ancora una comunità solo su internet e come la conoscenza personale tra di noi influenza il fine di avere buoni commenti? Che cosa si vuole da Hookii, cosa si cerca quando si apre quella pagina? Eccetera eccetera.

Bene. Alcuni argomenti sono in preparazione per essere dibattuti e verranno pubblicati a breve, ma se pensate che ci sia una questione rimasta non affrontata, non esitate ad aggiungere il vostro contributo.

Questo post dovrebbe in un qualche modo coordinare e forse anche riassumere l’intera categoria Evoluzione, infine è dove proporre problemi che altrove non vengono affrontati.


L'automoderazione: norme e criteri
#2

####[Premessa inutile, per la ciccia vedi sotto]
Come già scritto sul sito, personalmente non mi riconosco più in hookii, in chi ci scrive e in cosa ci viene scritto. Cosa che già avviene per la gran parte del pattume internettiano, ma che non mi aspettavo accadesse (così in fretta) anche per hookii. Come da caso classico di dissonanza cognitiva, le mie aspettative non si coniugano più con la mia percezione di hookii, perciò, farò il salto del Mambo, già salto del Randle, già salto dell’Orgo, etc.
Dato però che non sono mai stato uno che si lamenta senza prima essersi dato da fare, vi lascio un ultimo contributo, non troppo convinto: francamente non ho più alcuna fiducia che questo sito possa tornare frequentabile. Forse tra qualche mese mi riaffaccerò, vedrò qualche cambiamento, un ambiente più sereno, e capirò che avevate ragione voi, ma a oggi non credo che andrà così.
####[Fine premessa inutile]

Secondo me tra tutti questi bei thread mancano i due elefante nella stanza: i contenuti e l’arruolamento.

#Contenuti.
Se sul piano temporale è evidente che una pre-moderazione è un’enorme limite all’interazione, però chi crede che il problema di hookii siano solo i metodi per la post-moderazione - specie se da risolversi con un “gentleman agreement” tra commentatori o con qualche scossettina elettrica sui lobi delle orecchie dei cattivoni - per me, si illude molto. L’insieme eterogeneo di commentatori del Post precedente alla moderazione (PPM) è stato selezionato sulla base di un modello completamente differente da quello attuale di hookii. Ma è assolutamente indubbio che quello che ne è venuto fuori, in termini di qualità dei commentatori, era di eccellente qualità. Mi domando, apparte il cazzeggio e le risse al bar, qual’è la peculiarità di hookii rispetto a quello che era il PPM? All’inizio era evidente: le segnalazioni degli utenti. Ma da diversi mesi la qualità delle segnalazioni è calata a picco, complice l’anomalia (da me mai compresa) che consente la segnalazione multiaccount o anonima. E in questo il calo parallelo del Post non ha aiutato.
Senza contenuti di qualità i commentatori di qualità andranno a sparire. E per quanto sia lodevole l’idea che la pluralità di opinioni sia da ricercare, io trovo che questa pluralità vada messa nella giusta prospettiva. Io voglio frequentisti e bayesiani, stringhisti e particellari, organicisti e razionalisti, post-moderni e teorici della complessità e ci metto pure i teologi ortodossi e quelli di più ampie vedute. Avere gli anti-vaccinisti e i pro-stamina, gli urlatori, i piagnoni, gli irritabili, gente che non è capace di argomentare minimamente le proprie posizioni, non è un merito per nessun sito di commenti che si rispetti. E se veramente chi gestisce hookii ne è invece convinto, credo che le premesse stesse di ciò che fu il PPM siano venute meno. Lì ci si stava bene perché non c’era bisogno di nessuna selezione all’ingresso: era un’isola protetta da complottari, vittimisti, provocatori e troll. Perché? Perchè venivano bannati dopo poco? No, perchè erano selezionati dai contenuti. Non c’è altra strada, la fragile premessa di hookii era, esattamente quella: preservare l’isola felice, tenere alti i contenuti. Perché dai contenuti dipende la qualità degli interventi e la pacatezza degli stessi.

Di proposte per migliorare questo aspetto sul piatte ne ho messe tante. La blind peer-review secondo me risolvere parecchie pecche e consentirebbe di introdurre una maggiore trasparenza. Ma per reggere, questo sistema ha bisogno di attirare più utenti e più utenti di qualità.

#Reclutamento.
E qui si passa al secondo elefante. La dirò sinteticamente: i mhookiies non sono esseri straordinari, tra i pochi cum grano salis a aggirarsi sul web. Sono, sopratutto quelli più interessanti, poco più che l’intersezione di una serie di variabili socio-demografiche e valoriali. Certo, tutti con il loro piccolo quid personale, ma a non voler essere particolarmente ottusi ci sono decine di migliaia di persone che, se avessero conosciuto hookii at its best se ne sarebbero innamorate. Come si reclutano persone di questo tipo? Non ne ho idea. Dubito che ci si riesca con gli hastag su facebook però. Io, a suo tempo, ci provai su disqus, ma dal momento che ci sono su hookii diversi esperti di web e di marketing (o sedicenti tali) credo che su questo punto la palla debba stare a loro, che io, pure su questo ho già dato.

Buon tutto, e nel caso non ci rivedessimo buon pomeriggio buonasera e buonanotte.


Lo stato della qualità (evo)
Due anime di hookii, approfondimento e cazzeggio
Lo stato della qualità (evo)
#3

Interessante contributo.

Per punti ché si fa prima:

  1. schiettezza per schiettezza, Il Post che conobbi io aveva un livello medio dei commenti proposti enormemente superiore a quello attuale di Hookii, perché?
    A. perché i gestori non facevano parte anche dei commentatori, dunque non si imparanoiavano se i commenti non erano così o colà, dunque non volevano partecipare alla festa, dunque non cercavano di salvare capra e cavoli. i commentatori erano uniti nel non contare niente, erano nell’“arena virtuale” per discutere e confrontarsi e se volavano improperi non era uno scandalo, poiché non era una “community” ma una semplice sezione dei commenti di un sito che di per sé viveva d’altro.
    B. Perché c’erano molte molte più persone. Persone che lì non potevano creare rapporti d’amicizia o cazzeggiare più di tanto, dunque se passavano dal sito era per chiaramente commentare nel merito, ergo chi cercava lo svago o il cazzeggio andava altrove (vedi voce: chiudiamo il bar).

qua ci leghiamo al tuo secondo punto, ciò che tu chiami reclutamento. Ecco, trovo quest’idea come minimo singolare. Ovvero, questo è un sito di commenti, non un movimento politico/religioso. Hai visto bene come sia quasi impossibile convincere chi non ha passione per il commento on-line a passare di qua, semplicemente non è come il sesso, non è qualcosa di incredibilmente bello e appassionante, è solo un modo tra i tanti di esprimersi. Modo costoso in termini di tempo e energie, modo che nello specifico non sempre è interessante o profittevole intellettualmente.
Vi sono forum medici/scientifici/videoludici/cinematografici frequentatissimi e il motivo mi pare ovvio, persone con interessi comuni si ritrovano per parlarne. Non puoi però pretendere che le persone che TU ritieni meritevoli di stima si ritrovino nel tuo personale club virtuale per parlare a turno delle materie in cui sono “competenti” e allo stesso tempo di cronaca nazionale, di geopolitica, di sport, di donne/uomini nudi. Questi luoghi, come ho detto più volte, già esistono, si chiamano veri bar, veri locali, veri circoli, vere università, veri luoghi di aggregazione.


Lo stato della qualità (evo)
#4

[nota del coordinatore]
Commento che merita indubbiamente spazio, ma che pur essendo collegato al tema della moderazione rimane, per temi trattati, OT. Stiamo lavorando per individuare uno spazio idoneo in cui trasferirlo, in modo da non disperdere il contributo. Grazie.
[fine nota del coordinatore]


#5

Sono abbastanza d’accordo su tutto.

Premessa generale.
Per me hookii dovrebbe essere un posto dove 1 10 100 bressanini del caso vengano a commentare e confrontarsi con gli utenti. dove apprezzino l’acutezza ed il clima che c’è. vorrei che hookii fosse un faro di luce nell’informazione ed approfindamento italiano

Contenuti.
Non so, qui occorre chiarsi le idee. O valgono tutte le segnalazioni oppure si forma una sorta di redazione o qualcosa del genere per poter scegliere e selezionare gli articoli. Nel mio hookii ideale vorrei trovare solo articoli interessanti, ma non so quanto sia effettuabile. Mi immagino i disastri ogni volta riassumibili con “perché questo articolo è passato mentre invece avete cassato il mio?” L’unica idea che mi viene in mente è una redazione. ma come farla? la composizione? dovremmo fare le quote per schieramento anche lì? e soprattutto ci sono volontari a sufficienza?

Reclutamento.
Sogno un hookii dove esperti o persone competenti di ogni argomento siano pronti a dare spiegazioni, chiarimenti, approfondimenti. La pluralità non la vedo per forza come un fatto positivo, anzi. Avere antisemiti, razzisti o quello che volete voi, che commentano ed argomentano puntualmente le loro idee, non rendono hookii un posto migliore, imho. Se voglio sentire quello che dice la ggente vado ai bar veri, oppure mi leggo il FQ e così mi risparmio anche il lavoro all’account fb di hookii.
Capisco il punto: chi e come si decide quale oppinione sia accettabile e quale no.
anche qua non ho una soluzione, sorry. spero in mucchi più illuminati di me.

insomma secondo me c’è da decidere insieme la direzione che si vuole dare ad hookii. cosa deve diventare? come sarà hookii da grande?


Lo stato della qualità (evo)
#6

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#10

Allora forse sono un po’ OT, ma secondo me è sempre collegato al discorso “futuro di hookii”.

Qua (ed io per primo) vedo parlare di mod più presenti, baristi, ipotetica redazione etc etc. il problema è: ci sono abbastanza persone che siano disposte a dare una mano? e se sì, il sito ne risentirebbe? mi spiego meglio. un giorno le marmotte erano solo due. poi si è aggiunto pinaz, poi elena. poi è partita la hookii srl (che sinceramente non so quanto tempo risucchi a chi gli sta dietro) poi fb hookii, poi ci sono i mod e poi non so cosa. Per dire, fare un paio di post al giorno su fb, contando che ho da fare al di fuori del pc, mi porta via un sacco di tempo che inevitabilmente porto via al commentare gli articoli (perché no, del cazzeggio al bar -anche per staccare, non è tempo sottraibilie, imho-). non vorrei che si arrivasse al punto ipotetico che ci siano più persone che lavorino rispetto a quelle che commentano o che cmq la sottrazione di utenti al commento si veda e si senta nel sito. soluzioni? boh o si trovano soldi per pagare qualcuno che lo faccia al posto nostro o si aumenta considerevolmente il numero di utenti.

[Edit del coordinatore] ti posso dire che anche se fare due post stupidi su fb, richiede molto più tempo di quello che pensavo fosse necessario. occorre leggere l’articolo, seguire la conversazione, i botta e risposta. bisogna perderci del tempo a stargli dietro.


#15

Credo che questa dovrebbe essere la discussione principe, la più importante e la prima dalla quale trovare una sintesi comune, in quanto dalla forma che vogliamo dare ad Hookii dipendono tutte le altre decisioni che prendiamo.

Per gli stessi motivi credo sia la più difficile da affrontare, più che altro perchè qui la carne al fuoco è tantissima, ed almeno per me la sensazione è di annichilimento.

Per quanto mi riguarda i punti di forza di Hookii, i motivi per cui mi piace tanto sono due:

  1. Ricerca della qualità
    In tutti gli aspetti, dalla scelta degli articoli agli interventi
  2. Autogoverno e decisioni comunitarie (per quanto possibile)
    E’ un sito che fa della pluralità il suo centro, cerca di usare tale idea anche nella sua gestione. Consci comunque che esistono situazioni in cui qualcuno deve farsi carico di prendere una decisione netta e che sebbene tutte le opinioni siano importanti vadano anche pesate con il giusto metro.

Personalmente vedo tutti gli altri aspetti in funzione di questi due elementi.
Contenuti? Il modo miglio per selezionarli affinchè sia garantita la loro qualità.
Utenti? Non vedo al necessità di andarli a cercare. Buone segnalazioni porteranno buoni utenti.


#16

Forse mi manca qualche passaggio, se è così mi perdonerete (e magari mi aggiornerete…), ma io mi sento davvero fuori asse rispetto a questa discussione. E non è la prima volta che mi ci sento e che lo dico.
Cerco di spiegarmi, che spiegandomi cerco di dare il mio contributo.
Lo hanno scritto molti e lo sappiamo tutti: ci sono persone che su questo progetto mettono denaro (non so se poco o tanto) e lavoro (questo lo so: certamente tanto). Queste persone oggi cercano anche di organizzarsi in modo imprenditoriale, nasce la hookii srl o similari e via dicendo.
In questo scenario, che senso ha che io, un utente che oggi è qui e domani la (cit.) mi metta a dissertare su come vorrei che fosse il sito?
La prima cosa che devo sapere è: che cosa “i capi” vogliono da questo sito? vogliono guadagnarci? e se si, con che strumenti? in che modo hookii srl (o quel chel’è) è legata al sito?
Faccio un esempio, che sempre li attorno giriamo. Un eventuale business plan parla di espandere i numeri (visitatori) o i margini (qualità)?
Quando so queste cose, se mi sento di avere preparazione ed intelligenza sufficienti, posso dare un contributo sul COME andare nella direzione scelta. Discutendo invece di DOVE andare mi parrebbe di dare aria alla bocca.

Mi diletto di musica, come alcuni sanno, anche per professione (se pur secondaria).
Se un musicista vuole vivere facendo moltissime serate, posso aiutarlo ad organizzarsi in quel senso, se al contrario vuole fare poche serate ma buonissime, idem posso tentare di organizzargli un piano per riuscire. Al limite, se vuole solo divertirsi spendendo invece che guadagnando, ma con soddisfazione, posso aiutarlo pure li.
Ma come posso fare a decidere per lui quale strada prendere, se non so nulla di lui?


#17

Questo è il punto, senza alcun dubbio.
E’ chi manda avanti questo posto che deve decidere se hookii è una chat dove si discetta amabilmente di ricette e giardinaggio, o se invece è un luogo per dibattere, anche animosamente ma sempre con cognizione di causa, dei più svariati temi, dalla politica a salire. Forse non ci si rende conto che anche la questione automoderazione e moderazione discende da questo unico input: o siamo una chat o un sito di commenti. E’ ovvio che la moderazione di una chat non può essere quella di un sito di commenti. E l’automoderazione neppure: si era detto, più volte, che la comunità aveva il pregio di isolare gli elementi incapaci di argomentare senza battute, nomignioli, straw-man, vittimismi o complottismi vari. Farli stancare, ignorarli. E’ stato così, all’inzio, quando hookii era un sito di commenti. Oggi non funziona più in questo modo, mi pare evidente.
E dev’essere chi manda avanti tutto a decidere, per una volta, dove vuole andare il sito. Vuol diventare “al femminile 2.0”? O il piano ambizioso di un luogo in cui i contenuti sono selezionati dai commentatori e i commenti alle segnalazioni sono il centro del progetto è sempre valido? Io vedo la prima strada come ormai segnata, anche perché questo è l’ennesimo spazio di discussione senza alcuna prospettiva, destinato ad andare avanti ad libitum fino a che non verrà semplicemente a noia. E allora ne aprirà un altro, per discutere le magnifiche sorti in modo ancor più diffuso e capillare.


#18

Provo a darti il mio punto di vista. Lo faccio: senza alcuna velleità di farmi interprete delle volontà altrui, sia chiaro. Quali idee e intenzioni abbiano i gestori del sito riguardo al futuro del sito sta a loro, e soltanto a loro dirlo, eventualmente.

Ma io una mia idea, in questi mesi, me la sono fatta.
Io credo che l’intenzione sia chiaramente quella di fare di hooki la seconda cosa che hai detto (che poi era il progetto originale): un luogo in cui i contributi sono segnalati e commentati dagli utenti, nella ricerca di un confronto magari acceso, ma il più possibile all’insegna della qualità degli interventi e dell’apporto costruttivo dei singoli. Credo anche, però, che accanto a questo progetto originario si sia andata sviluppano (inevitabilmente, per certi versi) una componente social, e che la stessa, credo anche al di là delle reali intenzioni di chi la abita e la nutre quotidianamente (il sottoscritto, tra molti altri) abbia finito col farsi parte centrale del progetto. Un po’ perché è inevitabile che le relazioni personali tra gli utenti tendano ad assumere maggiore peso specifico rispetto a dinamiche più asettiche e impersonali (dopo che io e te ci siamo conosciuti, sebbene solo virtualmente, tornare indietro e ristabilire una neutralità dei rapporti è impossibile, e quel nostro conoscerci, e accanto ad esso il poter prevedere l’uno dell’altro entro quali binari andrà avanti una discussione sui temi specifici non potrà che influenzare il nostro modo di confrontarci). Un po’ perché, come ho avuto più volte modo di dire, hookii, lungi dal divenire community, tale è stato sin dalla sua gestazione: dal nostro conoscerci, riconoscerci e ritrovarci siamo partiti, e sopra a quello abbiamo tentato dapprima di ricostruire uno spazio di confronto di cui eravamo orfani, poi di trasformarlo in qualcosa di diverso, più complesso, più grande, più ambizioso. Ma l’aspetto comunitario è scritto nel genoma di hookii. Il che non significa che quell’aspetto comunitario debba essere, oltre che anima, anche corpo. Ma significa, almeno dal mio personale punto di vista, che una rinuncia, una mortificazione o una limitazione dall’alto di quell’anima comunitaria non nutrirebbe i risultati sperati, ma si limiterebbe probabilmente a scatenare una diaspora.

Ecco, per concludere, e provando a riannodare i fili: io credo e sono convinto che l’ambizione sia quella di rilanciare il progetto originario e fare di hookii innanzitutto una fucina di contenuti e proposte. Ma credo che vi sia il timore di rinunciare all’aspetto social, distaccandosene senza un tentativo strutturato di farlo convivere con gli altri, e auspicabilmente più centrali aspetti del progetto. Di qui, ad esempio, l’idea di questo spazio di discussione, che vuole essere innanzitutto un tentativo di distaccarsi dalle consuete dinamiche di confronto puntando a un dibattito centrato sui contenuti più che sulle persone che li propongono.

Io spero sinceramente che si riesca a dargli respiro, a questo luogo. Che si voglia dargli un’occasione. Lo spero perché ci credo fortemente (del resto non sarei qui a curarmene, se così non fosse) e perché ritengo che non ci sia strumento migliore, qui e adesso, per provare a immaginare insieme un progetto di sviluppo. Anche perché, faccio notare: questo spazio sta a voi (a noi) riempirlo. E sta a voi decidere se sarà uno spazio di discussione senza prospettiva. Siamo qui per esprimere, accogliere e valutare assieme tutte le idee, anche le più dirompenti. Siamo qui anche per invocare o reclamare decisioni concrete e immediate, volendo. Basta proporre.


#19

Il punto è che, come si dice dalle mie parti, ‘manca il manico’. Qualcuno dovrà sciogliere quest’ambiguità in modo chiaro: è un social o è un sito di approfondimento lato commenti? Perché una parte, ad oggi, si è già mangiata l’altra. I commenti di qualità sono oramai un fenomeno raro. Le discussioni interessanti, magari anche spigolose, sono 1-2 al mese, contro le 3-4 quotidiane dei primi giorni. Il resto è giardinaggio e ricette, appunto. Il fenomeno di cui mi parli, c’è, ma è figlio di quest’ambiguità e di questo immobilismo. E la nascita di questo spazio ‘senza termine’ ne é l’ennesimo esempio. Non si è detto ‘hookii deve cambiare, parliamone tutti e tra 10 giorni si decice come’. Si è, di nuovo, detto ‘parliamo di hookii, raccogliamo idee’, così, tanto per, come sempre successo.
Non c’è un progetto, non c’è un obiettivo, c’è solo un’idea collettiva che ogni giorno perde un pezzo. La s.r.l. che scopo ha? Gestire un forum? Che problema ha a intervenire con chiarezza chi ci mette i soldi?


#20

nessuno, prometto che nel pomeriggio di lunedì o martedì rispondo.
dei flash rispetto a quello che ho letto da @Aghi_di_Pino e da te:
-come già detto altrove l’idea del progetto srl è di mantenere ampi spazi di manovra per far sì che i frequentatori del sito determinino la direzione in cui si vuole andare
-il modello di business non è basato sulla crescita a tutti i costi delle visite
-questo spazio serve per raccogliere idee ad libitum, certo, ma l’obiettivo è quello di estrarre informazioni che servano da subito a modificare certi aspetti del sito. Lo si farà per la moderazione, lo si farà dal punto di vista editoriale e tecnico


#21

A questo punto io attenderei la risposta più articolata di Ale prima di proseguire su questa discussione, in modo da fornire alcune risposte agli interrogativi di Vittu e Aghi.
Anche secondo me chiarire il punto social vs commenti è fondametale


#22

Quello che scrivi sul fatto che la conoscenza anche solo virtuale influenza il modo di confrontarsi, essendo, tra utenti che si confrontano spesso, facile prevedere come le discussioni stesse si incanaleranno, è quello che sostengo da sempre. Felice di leggerlo anche da te, dato che il punto “commentiamo solo quello che si scrive” vs il mio “commento quello che si scrive ma inquadrato in quello che si scrive di solito” è stato ed è motivo di flame.
Lo scrivo non certo per battibecco o polemica, ma perchè è un tema a mio parere legatissimo alla moderazione e alle sue regole.


#23

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#24

Credo anch’io sia un tema centrale anche per la moderazione, oltre che per il corrente e futuro assetto di hookii. Di qui i miei ripetuti inviti (a te come ad altri, e silenziosamente a me stesso) a rispondere al commento e non al commentatore: non era certo per negare l’esistenza del fenomeno, ma per cercare, per quanto nelle mie piccole possibilità, di arginarlo.
Il che ci riconduce al succo del mio tentativo d’analisi: pensare che sia ipotizzabile liberarsi dell’aspetto sociale e comunitario di hookii con una decisione dall’alto è, a mio avviso, pura utopia. Quel che si può tentare di fare (ciascuno nelle proprie personali forme di partecipazione, e chi gestisce il sito facilitando il fenomeno) è ricondurre quella dimensione sociale ad aspetto laterale (ma comunque prezioso) della vita di hookii. E credo che individuare modi e strumenti per farlo sia una delle ragioni d’essere di questo luogo.
Ecco, io spero che il porre l’accento sul lato social possa diventare qualcosa di più articolato e propositivo di un memento mori, e che di contro la difesa di quel lato social sappia farsi difesa consapevole e collaborativa. Che poi è il fondamento dell’automoderazione, che certo non riguarda soltanto il rispetto per il prossimo e gli equilibri nei rapporti tra utenti, ma anche un uso consapevole e responsabile di hookii.


#26

E qui veniamo a un altro tema, che è purtroppo (non me ne voglia il coordinatore di questo spazio, e provveda a cancellare o spostare, se necessario) trasversale: riguarda l’automoderazione, riguarda il futuro di hookii, riguarda il suo presente. Il tema dell’accoglienza.

Nella lunga fase di costituzione e crescita di hookii, uno era il principale elemento di forza: lo spirito di accoglienza, vivissimo sia nei confronti dei dispersi e ritrovati (quali siamo stati più o meno tutti noi della cosiddetta vecchia guardia), sia nei confronti dei volti totalmente nuovi, capitati su hookii per “reclutamento” o per caso. C’era la bella abitudine di salutare i nuovi arrivati “offrendo da bere”, presentando sé stessi e lo spazio, indirizzandoli alla consultazione delle linee guida e del “chi siamo”. Un modo per tramandare costantemente lo spirito di hookii e rammentarlo a sé stessi.

Questa bella, bellissima abitudine è andata purtroppo perduta, sostituita dapprima da una pur cordiale e generalizzata indifferenza, poi addirittura, in taluni casi, da aperta e manifesta diffidenza. Come si sia giunti a tanto io non so dirlo, ma credo sia mancata, forse proprio da parte degli utenti più anziani (e quindi più responsabili, proprio perché più consci dello spirito originario del luogo) un’opera di bonaria vigilanza sulle dinamiche di socializzazione all’interno di hookii. Non dico che avremmo dovuto fare i cani da guardia o i maggiordomi, intendiamoci. Dico che forse spettava a noi tenere vivo quello spirito di accoglienza, tramandarlo, far sì che restasse vivo e presente e che diventasse riflesso automatico per tutti. Questa è una cosa per la quale mi sento in parte responsabile, e alla quale dovremmo forse provare a rimediare tutti insieme.


Lo stato della qualità (evo)
#27

2 posts were merged into an existing topic: Piccoli miglioramenti


#35

Per entrare nel concreto, mi pare che le possibilità siano due: o decidiamo/decidono che lo sviluppo in senso “comunità” è positivo, o al contrario preferiamo/preferiscono rimanere/diventare un organizzato ed efficiente sito di commenti senza personalismi (più o meno forbito e/o specializzato, questa è altra e successiva scelta)
Nel primo caso si tollerano/incentivano tutti gli strumenti in grado di costruire la comunità, si accetta che le discussioni possano nascere tra commentatori, e non solo tra punti di vista (con misura ed intelligenza naturalmente), si punta ad una automoderazione totale, ne più ne meno quella che regola la discussione durante le mie leggendarie cene tra amici, dove se uno si trova male semplicemente non viene più, o non viene più invitato se rompe, senza inutili e bambineschi orpelli.
Nel secondo caso si scrivano regole indiscutibili, si utilizzino gli strumenti della moderazione già utilizzati in altri siti analoghi, magari certamente filtrati con il nostro/vostro sovrappiù di intelligenza e democrazia, si scoraggino tutti i comportamenti “social”, a partire dal bar fino ad arrivare ai raduni e convention vari, al contrario si incentivino tutti gli strumenti atti a difendere l’anonimato, ivi compresi i frequenti cambi di nick.
Dal mio punto di vista e per l’esperienza di comunità anche non virtuali che ho, tertium non datur.